Allucinante quello che succede nell'intervallo di Picerno - Taranto, valida per la 32a giornata di campionato: i giocatori rientrano negli spogliatoi quando un soggetto, identificato dai Carabinieri presenti allo stadio, ha aggredito, sembra, con una cazzottiera i giocatori Favetta, Manzo e Croce. I giocatori non sono rientrati in campo e sono stati trasportati in ospedale, mentre Croce è stato espulso per essersi difeso dall'aggressore. Il secondo tempo è iniziato con oltre 30 minuti di ritardo, con il Taranto in 10 uomini.
Naturalmente l'episodio ha scosso i giocatori rossoblù, condizionando il secondo tempo. La società del Presidente Giove ha adesso l'obbligo morale di sbattere i pugni e presentare ricorso per questo vergogno episodio: per quanto una potenziale vittoria a tavolino possa portare temporaneamente gli jonici al secondo posto (il Cerignola ha pareggiato a Mugnano contro il granata), eventualità che non cambia nulla nell'economia del campionato, è necessario dimostrare nuovamente di avere la voce grossa, importante.
Abbiamo raccolto attraverso il sito ilposticipo.it i precedenti di partite decise a tavolino per episodi di violenza sui giocatori. Il Taranto si è espresso con il direttore generale Gino Montella che in diretta tv ha già preannunciato ricorso.
Atalanta-Napoli (1990)
E l’8 aprile 1990 allo stadio di Bergamo. Terz’ultima giornata, Napoli e Milan si contendono lo scudetto. Alemao viene colpito in testa da una monetina: soccorso dallo staff medico, il brasiliano rimane a terra anche se secondo diverse versioni le conseguenze furono accentuate per poter sfruttare il regolamento e il conseguente 2-0 a tavolino. Che puntualmente arrivò, annullando lo 0-0 del campo e sancendo l’aggancio del Napoli al Milan. Lo scudetto, quell’anno, lo vincono i partenopei.
https://www.youtube.com/watch?v=GkRW02-4uDc
Milan-Roma (1987)
E’ l’inizio del secondo tempo a San Siro, quando due petardi lanciati in successione dalla curva del Milan colpiscono prima al ginocchio e poi in pieno petto Franco Tancredi, portiere di Roma e Nazionale con un passato anche in rossonero. Attimi di terrore in campo con il massaggio cardiaco effettuato dal dottor Alicicco al portiere privo di sensi, nella ripresa entra Angelo Peruzzi che debutta in A ad appena 17 anni e deve arrendersi a un calcio di rigore trasformato da Virdis. Il Giudice Sportivo, successivamente, decreta l’inevitabile 2-0 per i giallorossi.
https://www.youtube.com/watch?v=cfXDo_WKfjA
Juventus-Cesena (1987)
La prima Juve del dopo Platini vede lo spettro della crisi già a metà del girone d’andata. Il 22 novembre ’87 però arriva il neopromosso Cesena, avversario sulla carta facile. Finirà 2-1 per la Juve, che sbloccherà il risultato solo nella ripresa grazie a un’inedita doppietta di Sergio Brio, ma quanto successo sotto al tunnel che porta agli spogliatoi dopo la fine del primo tempo porta a rovesciare l’esito della partita: il centrocampista del Cesena Dario Sanguin viene stordito da un petardo esploso vicino sotto la curva Filadelfia e non rientra in campo nella ripresa. Il Giudice Sportivo decreta il 2-0 a tavolino per i romagnoli, ribadito anche dopo i ricorsi di un’avvelenata Juventus convinta che Sanguin avesse accentuato le conseguenze dell’accaduto.
https://www.youtube.com/watch?v=tfKJ0bvj3nQ