SPORT

Inseguendo i Giochi di Tokyo, le Millennial fanno sognare lo sport italiano

Nell'articolo di Repubblica, si cita anche la tarantina Benedetta Pilato
   Redazione MRB.it

08 Marzo 2019 - 19:18

Tempo di lettura: 4 minuti

Aspettando Benedetta, Larissa, Martina e tutte le nuove stelle dello sport. Sono le Millennial d’Italia, le teenager e quelle da poco maggiorenni. Sono le ragazze che tra bracciate e colpi di fioretto, slalom e salti molto in lungo spingono nel futuro tutto il Paese. Verso i grandi appuntamenti, a cominciare dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 ma anche quelle di Parigi 2024 (e nel frattempo le Invernali a Pechino 2022). Scherma e nuoto le discipline più remunerative per la nazionale ai Giochi estivi, l’atletica tra le più importanti e purtroppo la più carente di nomi azzurri. Finora. Ma chissà che non arrivi dove si sta già lanciano la piccola Iapichino-May, la figlia dell’ex astista Gianni e di mamma Fiona. Ha già saltato in lungo più di sua madre alla sua età, la 16enne d’arte. E si candida a voli importanti.

Non è la sola donna che verrà. Come Larissa, alcune sono già emerse dal buio delle fatiche: la campionessa europea di tutto il mezzofondo del nuoto, Simona Quadarella, 20 anni, romana, erede di nostra signora del cloro la 30enne Federica Pellegrini. Benché le distanze che copre, dai 400 ai 1500 stile libero con i quali ha vinto tre ori agli Europei a Glasgow nell’estate 2018, la pongano dal punto di vista tecnico sulla scia di Alessia Filippi. Ma Simo, detta Veleno quando era piccola dalla stessa mamma, sembra voler accorciare tutte le misure: prima o poi arriverà alla gara regina della Fede nazionale, i 200 stile libero. E allora sì che i paragoni dovranno essere fatti coi fenomeni, cioè con l’americana Katie Ledecky, la dominatrice dello stile universale, detentrice di quasi tutti i titoli e i record, tranne appunto quello sui 200 stile che rimane ancora legato al 2009 e al nome azzurro di Pellegrini.

Con Simo, l’arrembaggio in corsia porta le firme di Ilaria Cusinato, 19 anni, padovana di Cittadella che si allena col coach Stefano Morini a Ostia e il campione olimpico dei 1500 stile Gregorio Paltrinieri e il bronzo 2012 Gabriele Detti (bronzo nei 400 a Cinque Cerchi a Rio 2016). Agli Europei 2018 si è presa due argenti (200 e 400 misti) come antipasto. E ha molta fame. Poliglotta, gran lavoratrice, buon umore da spargere sull’avvenire, è lei che trascina il gruppo maschio dei mezzofondisti che faticano sul litorale romano. A Roma città, all’Aniene la stessa società di Pellegrini, ha trovato casa anche la veneta Margherita Panziera, 23 anni, dorsista, oro nei 200 agli Europei in Scozia, laureata in Economia. Ci sarà da fare i conti, con lei.

E un giorno anche con le nuotatrici che vanno ancora alle medie: Marina Cacciapuoti, napoletana, 14 anni e la coetanea Benedetta Pilato, tarantina, quest’ultima protagonista di una favola ai campionati italiani di aprile 2018: bronzo nella rana dietro le “vecchie” specialiste, Martina Carraro (25 anni) e Arianna Castiglioni (21). Dovranno pedalare, ma ci sono. Come le cicliste Elisa Balsamo, 21 anni, piemontese di Cuneo, campionessa mondiale su pista e su strada, diplomata al classico con ottimi voti e per sei anni pianista al conservatorio. Sarà musica. Anzi concerto in bici, con Letizia Paternoster, 19 anni, altoatesina con papà australiano, che ha appena vinto l’argento nell’omnium del mondiale su pista di Pruszkow, in Polonia. Un preludio alla Chopin.

Le ragazze sanno fare tutto e lo faranno sempre meglio: i pugni di Irma Testa (napoletana, 21 anni); le curve dello slalom di Lara Della Mea, friulana, 20 anni, bronzo a squadre al mondiale d’esordio a febbraio in Svezia; le palombelle dell’attaccante del Setterosa, la 20enne romana Domitilla Picozzi; il giavellotto di Carolina Visca, 18 anni, figlia di un ex martellista romano e di una ex giocatrice di basket colombiana; le corse del mezzofondo della 18enne di Cles (Trento) Nadia Battocletti, figlia del “crazy horse” dell’atletica Giuliano che adesso l’allena e di mamma Jawhara Saddougui, ex atleta sulle piste marocchine, oro under 20 agli Europei di cross nel dicembre 2018 a Tilburg (Olanda), prima medaglia individuale di sempre per un’azzurra in questa manifestazione; la velocità della 23enne con mamma domenicana Johanelis Herrera Abreu; le stoccate delle eredi di Valentina Vezzali, a cominciare da Giulia Amore, figlia di Diana Bianchedi classe 2003, fino alla fiorettista veneziana classe 2000 Martina Favaretto e la collega delle spada di un anno più vecchia, Federica Isola. Le ragazze calano l’àncora sul futuro.

fonte: ALESSANDRA RETICO - Repubblica.it

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