Emiliano Fraccica | |
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C'è fermento a Gravina per un derby che può costituire un viatico fondamentale per il prosieguo del campionato: da una parte il Taranto, favoritissimo a settembre per la vittoria finale ma che oggi si trova a inseguire la schiacciasassi Picerno, e sa che non può più sbagliare; dall'altra c'è il Gravina che sicuramente ambiva ad altri traguardi per questa stagione e che adesso si trova invischiato nella lotta salvezza, a soli 3 punti in più sulla zona playout.
La squadra, dall'avvento di mister Loseto, è cambiata molto: a dicembre è avvenuto un ridimensionamento dell'organico importante, ma i risultati hanno premiato i murgiani, che ora non perdono da 9 partite (3 vittorie e 6 pareggi). La differenza tecnica fra le due compagini è evidente, ma il Gravina è consapevole del fatto di dover giocare col sangue agli occhi per cercare di ottenere almeno un punto dalla gara di domenica.
Potenza e Caponero non saranno della partita, per acciacchi a lungo termine, mentre Elio Nigro, ex rossoblu, stringerà i denti per esserci almeno in panchina. Il modulo iniziale dei gialloblu quasi sicuramente sarà il 4-3-3 che tante soddisfazioni ha dato a Loseto e compagni, i titolari probabilmente saranno i seguenti: Loliva (U), Dentamaro (U), Romeo, Carrieri, Tarantino (U); Chiaradia, Mbida, Forò; Mangiacasale, Santoro, Guida (U).
È uno solo il precedente in terra murgiana tra le due squadre, e risale all'1 novembre 2017, nella scorsa stagione di Serie D. In quell'occasione i rossoblu, guidati da Cazzarò, faticarono contro i gialloblu, squadra rodata e con tante individualità di spicco (tra cui Loliva, portiere classe 2000 che si ritrova ancora oggi a difendere i pali del Gravina), ma al 74' arrivò il gol di Ancora, un gran sinistro di controbalzo sugli sviluppi di calcio d'angolo, che consentì al Taranto di tornare a casa con i 3 punti in saccoccia.