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'Taranto Scalcio siamo tutti noi tifosi del Taranto'

Intervista alla pagina satirica del momento
   Roberto Orlando

20 Febbraio 2019 - 14:01

Tempo di lettura: 6 minuti

Abbiamo azzardato. Ci è costato qualcosa, ma ce l’abbiamo fatta. La vita del cronista non è mai semplice e alle volte per giungere ad un obbiettivo occorre sacrificio. Abbiamo intervistato i personaggi misteriosi che si celano dietro la pagina ironica “Taranto Scalcio” che su Facebook spopola, tra i tifosi di fede tarantina, per riportare il loro originalissimi punto di vista.
In un articolo recente su MondoRossoBlù.it parlavamo delle tante anime del tifo tarantino; un aspetto non secondario dell’essere tifosi del Taranto è anche l’ironia e l’autoironia; sostanza che si manifesta ogni domenica sugli spalti dello Iacovone nelle battute sull’avversario e sui nostri giocatori e che, con un profilo “social” si ripresenta oggi in modo più raffinato e articolato sotto forma di satira nei confronti dell’ambiente rossoblù. TarantoScalcio non ha un obbiettivo, una mira, particolare: stempera l’ambiente, cerca di far sorridere tutti, con una narrazione singolare che ricorda un po’ il “Menefotto” del GB di TarantoSupporters primi anni 2000, ma in dimensione social.
Col timore di essere presi in giro per la richiesta di intervistare qualcuno che ha il vantaggio di non avere un volto, ci abbiamo provato. Il Gran Consiglio degli Scalcianti, ovvero chi regge le sorti della pagina (e del profilo Instagram) ci ha fatto delle richieste, che noi abbiamo esaudito. Quindi sappiamo che prima o poi pubblicheranno un video in cui Marcello Fumarola parla per citazioni musicali e un video dove il sottoscritto parla male del libro di Franco Valdevies, che a sua volta parla male del mio e del suo libro. Un siparietto al quale ci siamo volentieri prestati per essere i primi autoironici verso il nostro mondo, quello del calcio a Taranto, dove molto spesso e con troppa facilità si scaldano gli animi, si accendono polemiche.
Pubblichiamo integralmente l’intervista ringraziando gli “scalcianti”, che invitiamo a ritirare in sede, davanti ad una birra, la maglietta con sopra la foto di Carletto che mostra una maglia con sopra una foto di Carletto che mostra una maglia. Che tanto, anche se non si presentano, noi sappiamo chi sono.

Come è nata l’idea di una pagina ironica sul calcio a Taranto?
La verità è che l'abbiamo fatta nascere solo per fare l'intervista con Mondorossoblù e perchè i posti per le pagine seriose sul calcio a Taranto erano finiti proprio il giorno prima. Siamo stati costretti a buttarci sul cazzeggio.
Come tutti sanno, la vita del tifoso è dura, segna profondamente e forse a Taranto questo succede più che in altri luoghi. Abbiamo deciso di provare a concentrarci sul bello, cercando di coglierlo ovunque, anche dove forse qualcuno non riesce più a vederlo con l'intenzione di riportare tutto ad una dimensione più romantica, sognante e meno esasperata. La nostra è un'esigenza terapeutica: combattiamo l'ansia e la noia. Ma lo facciamo per noi stessi. Non abbiamo nessuna pretesa.

Sulla vostra pagina di copertina ci sono calciatori, direttori sportivi, presidenti, allenatori. Chi è “personaggio”, in senso di bersaglio, più degli altri?
Il Gran Consiglio degli Scalcianti vuole bene a tutti i personaggi di cui si occupa. Taranto Scalcio non ha bersagli.
Quella copertina rappresenta solo una minima parte della nostra fucina pallonara. È una sorta di pellicola promozionale, uno spot della nostra mission che inizialmente avevamo pensato di cambiare con frequenza regolare. Il problema è che, come tutti i cazzeggiatori, siamo tremendamente pigri e alla fine non l'abbiamo mai cambiata.
Parlando dei protagonisti delle nostre vignette, se proprio dobbiamo indicare il nostro preferito, indichiamo senza dubbio Cobelli, personaggio leggendario che veneriamo e a cui dobbiamo la nascita di questa pagina.

Alcuni personaggi famosi vengono narrati come incalliti tifosi del Taranto: il Papa, il Presidente Mattarella… come è nato lo spunto per questa narrazione?
Il Gran Consiglio vi assicura che è tutto vero.
Nel mondo scanzonato e sognatore degli scalcianti tutto gira attorno alle vicende del Taranto. Papa Francesco, Sergio Mattarella, Trump... tutti sono tifosi del Taranto. Tutti sono in grado di parlare un fluente dialetto tarantino e ognuno di loro potrebbe rappresentarci.

Giocatori, allenatori, giornalisti, nessuno viene risparmiato dalla vostra critica…
Il Gran Consiglio non critica nessuno. La nostra è solo una dimostrazione di amore.
Non c'è mai alcuna cattiveria in quello che pubblichiamo. La narrazione satirica prende spunto dalla realtà, la deforma, crea paradossi, rielabora fatti e cerca di rompere dei tabù.
Prendiamo in giro un mondo che è incline a prendersi sempre troppo sul serio.

I TarantoSupporters, dopo qualche vignetta su di loro, hanno chiesto di palesarvi. Vi stanno ancora cercando?
Si, ma pare stiano usando la cartina a caposotto.

“Gioca con i fanti ma lascia stare i santi”. Qualcuno si è sentito offeso da voi: avete avuto lamentele, minacce?
Mai ricevuto nessuna minaccia. Probabilmente siamo riusciti a trasmettere lo spirito della pagina o forse non ci legge nessuno, dobbiamo ancora capirlo.

Cosa rispondete a chi si "risente" dalla vostra ironia?
Come scrivemmo in un post tempo fa, siamo solo un manipolo di cazzeggiatori di professione. La mission scalciante è quella di scontentare tutti, auspichiamo che nessuno ci prenda mai sul serio, perchè non ne vale la pena.
Se qualche volta abbiamo esagerato è perchè ci siamo distratti, può capitare. Siamo però sempre disposti ad ascoltare e a volte abbiamo fatto convintamente delle retromarce, chiedendo scusa. Siamo fessi, è vero, ma sappiamo essere anche molto autocritici.

In città c’è una taglia su di voi per conoscere la vostra identità e il cerchio si è ristretto a 3-4 persone. Vi sentite braccati?
E perché mai? Il gioco dell'indovina chi regala sicuramente fascino alla pagina. Immaginiamo che ogni post, ogni video, cambi di volta in volta l'elenco dei sospettati e la cosa ci diverte. E poi diciamolo, non sapere chi si cela dietro Taranto Scalcio ci assicura libertà di narrazione e impedisce di vedere personalismi nelle stupidaggini che pubblichiamo.

Vi aspettate che qualcuno vi “spoileri”?
Praticamente impossibile. Noi non esistiamo. In fondo, in fondo, Taranto Scalcio, siamo tutti noi tifosi del Taranto. È una rappresentazione farsesca della nostra più grande passione. Siamo tutti degli attori inconsapevoli.

Ironia, fantasia, risate a denti stretti. Uno stile particolare per raccontare cosa? Qual è il vostro messaggio?
L'unico obiettivo che ci siamo dati quando siamo nati è quello di non prenderci e di non prendere mai nulla troppo sul serio. Ci piace pensare che, in minima parte, riusciamo a svelenire un mondo esasperato e prevedibile che vive di cliché stantii e noiosissimi tabù.
Siamo tifosi del Taranto e se proprio dobbiamo soffrire, cerchiamo almeno di farlo divertendoci.

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