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L'ultimo Taranto-Fasano, ovvero la carica dei 18.000

Riviviamo la cronaca dell'ultima sfida allo Iacovone tra i rossoblù e i biancazzurri
   Redazione MRB.it

20 Febbraio 2019 - 12:11

Tempo di lettura: 4 minuti

In un campionato esaltante e seguitissimo dai tifosi rossoblù (punte di 20.000 spettatori per la sfida contro la Puteolana, 5.000 in trasferta a Campobasso e la festa promozione contro il Catanzaro vissuta da 25.000 spettatori), la sfida contro il Fasano, che aveva vissuto degli strascichi polemici all'andata, arriva alla 32a giornata: il Taranto potrebbe raccogliere la promozione in C1 già in quella giornata, ma il Campobasso, mai domo, vince in  rimonta contro la Turris e lascia le distanze invariate. La promozione arriverà la domenica successiva, col pareggio di Castellammare di Stabia, bagnato dalle lacrime di gioia e dalla pioggia, mentre i rossoblù molisani cadono proprio a Fasano, complice il grande ex Insanguine, autore della prima rete biancazzurra (seconda rete di Facciotto).
Abbiamo ripescato dall'archivio personale l'articolo che uscì sul sito di TarantoSupporters e le foto della curva, sold-out per l'occasione.



Riviviamo il racconto di quell'ultima sfida contro il Fasano.

"I preparativi per la festa sono rinviati, speriamo almeno di una settimana. Domenica si è sfiorata la promozione, grazie ad un gol di Dell'Orzo (Turris) che stava già facendo sognare i tifosi di Taranto. Ma lo spettacolo deve ancora cominciare. Gran sole e caldo allo Jacovone, gremito come in tante altre occasioni quest'anno e in ebollizione per il prossimo futuro. Grande la tifoseria casalinga, 90 minuti di canto e coreografia, molto deludenti invece i fasanesi, attesi in cinquecento e arrivati in quaranta, silenziosi dal 1° all'ultimo minuto. L'unico momento di movimento l' hanno avuto all'ingresso nella sud, dove uno striscione riguardante i fattacci dell'andata (17-12-00 IlLEGAlità garantita, campionato falsato) è stato subito gelato dallo striscione esposto nella nord dal Gruppo Zuffa "Chi diserta per protesta coniglio resta". Li salutiamo e li ricordiamo con affetto, come tutte quelle tifoserie minori che hanno provato a misurarsi con i tarantini, giusto per raccontare qualcosa ai nipotini quando, anziani, racconteranno davanti al focolare le epiche gesta di tempi lontani che – speriamo – non rivedremo mai più. Spettacolo anche in gradinata, dove sono state vendute bandiere rossoblu agli spettatori con l'incasso devoluto in beneficenza.
La partita comincia subito nel segno del Taranto che, pur privo di Riganò, Vitali e Procopio, al 9° passa già in vantaggio con un gol di testa di Di Nardo, abile a sfruttare l'occasione propostagli. La partita continua sulla falsariga dell'inizio con un Taranto pimpante ed un Fasano che si affida alla velocità dei due laterali ma che non riesce mai ad impensierire Gori. Il Taranto è più pericoloso in fase offensiva, ma non ha mai il guizzo vincente per chiudere definitivamente un match già in tasca. Da sottolineare la grandissima prova di Marco Sesia. Tutti i palloni che passano dai suoi piedi si trasformano in vere minacce per la squadra ospite. Purtroppo i suoi compagni del reparto avanzato non sono riusciti a concretizzare alcune palle che il formidabile centrocampista jonico ha distribuito. Si chiude il primo tempo con il Taranto con un +6 in classifica che significa praticamente C1, e nel secondo tempo ricomincia con un forcing più placato, complice il sole che ha letteralmente sfinito alcuni giocatori. Secondo tempo con pochissime emozioni. Il Taranto così coperto non rischia più di tanto, mentre in Molise il Campobasso pareggia. Partita finita, mentre il pubblico dello Jacovone, in trepidante attesa, non abbandona il suo posto. Purtroppo il Campobasso al 95° sigla il gol vittoria, che non sminuisce la festa jonica. Tutti a imprecare contro la fortuna sfacciata che accompagna i molisani in questa stagione: vittorie in zona Cesarini con Cavese in casa e fuori, Con il Gela, con la Turris… troppa grazia Sant’Antonio… Ora tocca la trasferta di Castellammare di Stabia, dove anche la matematica potrà sancire la squadra più forte (Campobasso e Juve Stabia permettendo). Sarà un'altra invasione? L'aria che respiriamo in città è carica di elettricità e di voglia di riscatto che oramai ci perseguita da 8 lunghissimi anni. Forza Taranto, con noi non sarai mai solo!"

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