Roberto Orlando | |
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Che la sfida contro il Savoia sarebbe stata difficile lo si sapeva fin dalla vigilia, ma in campo è stata anche più dura. La formazione di mister Campilongo ha mostrato di possedere carattere e spessore tecnico e nel primo tempo ha avuto anche le migliori occasioni. Quasi sicuramente la superiorità numerica ha agevolato i rossoblù e sono proprio questi episodi a decidere, molto spesso, campionati interi.
Aggiungiamo, alle difficoltà occorse, anche una “frenata scioltezza” degli uomini di Panarelli, che nel primo tempo non hanno trovato spazio né giocato al meglio, cosa avvenuta invece nella ripresa grazie anche alle maggiori sovrapposizioni sulle fasce. Concludiamo con il terreno di gioco, convalescente ma ancora lontano dagli antichi fasti.
Sugli spalti il pubblico ha sofferto in maniera partecipativa ma attenta: forse si sta insinuando una maggiore consapevolezza dell’importanza del momento. Al di là delle ataviche e croniche difficoltà macro-gestionali (leggasi debiti di bilancio), la società del presidente Giove sta raccogliendo attorno a sé “mattoni di consenso”, da parte di istituzioni, sponsor e tifosi. In settimana il Sindaco Melucci in persona si è presentato allo Iacovone, nella ricerca definitiva del problema della gestione dei terreni di gioco dell’impianto comunale. Ci sarà dietro anche la ricerca del consenso elettorale in vista delle prossime elezioni europee ma anche, c’è da riconoscerlo, una reale volontà di rimettere in sesto lo stadio. I lavori di miglioria sono iniziati e proseguono da mesi e certo non può tutto ridursi a semplici operazioni “acchiappa-voti”.
Un altro “mattone di consenso” è dato dagli sponsor, che seppur senza essere big-spender, stanno aiutando la società nella costruzione di un importante obiettivo. Sarà davvero un segnale spicciolo, ma anche i palloncini allo Iacovone o i premi ai tifosi a fine gara sono un’azione di fidelizzazione del tifoso necessaria creare gradimento. Rispetto al nulla cosmico degli scorsi anni è un buon viatico verso politiche di comunicazione più efficaci e meglio pianificate.
E i tifosi, quelli soliti e coloro che fisiologicamente si riavvicinano alla squadra quando questa va bene, fa divertire ed emoziona, sono il “mattone di consenso” più importante. Sono loro che danno senso alle prestazioni dei calciatori, sono loro che creano e condividono le emozioni di una rete al 93’. Tifosi che molto probabilmente domenica al “Degli Ulivi” non ci saranno, in una sfida che si preannuncia calda già dalla vigilia, ma che sapranno far sentire la propria vicinanza ai calciatori di Panarelli, perché sono proprio i tifosi a dare senso ad un pallone che rotola.