Roberto Orlando | |
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A poche ore dall’importante successo di Bitonto, i tifosi rossoblù si risvegliano con un bel sole ad illuminare il primo posto. Non accadeva dalla sesta giornata di questa stagione e anche se il Picerno deve recuperare la gara contro il Nola è un segnale forte al campionato vedere la squadra di Panarelli in cima alla classifica.
La sfida di Bitonto era sulla carta insidiosa e averla posticipata a soli tre giorni dal big match contro il Cerignola aveva fatto maturare alcune preoccupazioni per la tenuta atletica dei calciatori jonici: nonostante la strategia societaria (più o meno voluta) di rimandare la gara a fine mese, quindi a fine mercato, sperando nell’indebolimento della formazione neroverde (Patierno era in procinto di accasarsi in Lega Pro), in terra degli ulivi è stata gara vera. Mister Panarelli ha dimostrato con i fatti di avere a disposizione 20 titolari, pronti a dare il proprio contributo alla chiamata. Ecco che Lanzolla parte titolare al posto di Bova, a centrocampo Marsili e Massimo avvicendano alla grande Manzo e Bonavolontà, in attacco Salatino e Di Senso sostituiscono in modo eccellente Oggiano ed Esposito. Cinque giocatori su dieci, quasi metà squadra, con il risultato che il Taranto resta una squadra compatta, sicura, di carattere.
Il tecnico Panarelli evidenzia la serietà nel lavoro dei suoi ragazzi e di come l’entusiasmo sia alto, come quello dei tifosi. Ma il campionato è ancora lungo e occorrerà massima concentrazione ad ogni gara, perché le insidie sono sempre dietro l’angolo. Ad iniziare da domenica a Nola, formazione che sta costruendo la sua salvezza proprio tra le mura amiche (5 vittorie in 11 gare) per proseguire poi con un tour de force davvero impegnativo (Savoia in casa, trasferta ad Andria e Fasano di nuovo allo Iacovone).
A proposito di lavoro e perseveranza, siamo soddisfatti che il pessimo stato dei terreni di gioco dell’impianto comunale sia diventato di pubblico dominio, magari adesso chi dovrà lavorare per sistemare la faccenda lo farà in maniera più celere. Sono diverse settimane che dal nostro giornale suoniamo il campanello d’allarme, perché essere dalla parte del Taranto significa evidenziarne le lacune per superarle e non già essere strumentali megafoni. Fortunatamente abbiamo trovato nel presidente Giove interlocutore attento, che ha saputo ascoltarci e, sembra, attivarsi istituzionalmente per risolvere la questione. Dall’altro lato vogliamo stigmatizzare chi ha deviato il discorso sulla politica, perché non è il terreno migliore per affrontare e risolvere i problemi. Chi condivide i nostri articoli per una sua strumentalizzazione politica lo faccia pure, ma non è un problema nostro: abbiamo coscienza pulita e nessuna mira a criticare (ma neanche ad osannare) l’attuale amministrazione comunale. Allo stesso modo, facessero attenzione coloro che alzano scompostamente il polverone politico tanto per qualche clic in più, senza davvero pensare al bene del Taranto. Non è così che lo si aiuta.