Una partita da non sottovalutare. La trasferta di Gragnano è da prendere con le pinze per una serie di motivi: i pastai sono reduci da 7 risultati utili consecutivi (5 pareggi e 2 vittorie); non perdono dal 25 novembre (2-0 in casa dell'Andria); hanno fermato sul pari domenica scorsa la capolista Picerno in terra lucana, riuscendo a non subire gol contro il migliore attacco del campionato; hanno giovani di valore e un allenatore, Campana, che sa il fatto suo; il Gragnano ha bisogno di punti per uscire quanto prima dalla zona playout.

Per Campana rosa ridotta all'osso, pesa anche il recente addio di Gassama, ma non ci dovrebbero essere assenze di sorta: un paio di influenzati dovrebbero rientrare per domenica, nessuno è squalificato.

Il 4-3-3 con cui il Gragnano dovrebbe iniziare l'incontro è il seguente: Russo; Ammendola, Chiariello, Martone, Elefante; Cavaliere, Tascone, La Monica; Sorriso, Qehajaj, Achaval.

L'unico precedente al San Michele è quello della scorsa stagione, quando il Taranto di Cazzarò si impone 3 a 1 sui padroni di casa. I campani passano addirittura in vantaggio con un calcio di rigore realizzato da Baratto, in chiusura di primo tempo. La ripresa si apre con un altro penalty, stavolta fischiato in favore degli ionici per fallo di mano di Formisano. Sul punto di battuta si presenta D'Agostino che non sbaglia, e riporta il risultato in parità al 49'. Il risultato permane per quasi tutto il secondo tempo, ma gli ultimi minuti sono decisivi: all'82' un cross al bacio di Cacciola trova la testa di Diakitè, che indirizza bene e trafigge Giordano. Passano quattro minuti e il Taranto congela il match: ancora pericoloso D'Agostino che tenta la conclusione, Giordano para ma non blocca, e sulla respinta arriva il rapidissimo Favetta, per il più facile dei tap-in.