Emiliano Fraccica | |
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In occasione del match esterno contro il Gragnano di domenica prossima, noi di MRB.it abbiamo intervistato mister Rosario Campana, allenatore dei gialloblu. Il tecnico classe '60 è già alla sua quarta squadra, e si può dire che la sua carriera in panchina sia stata tutta… campana: Arzanese, Marcianise, Herculaneum, e ora Gragnano.
Che partita è stata quella contro il Picerno e come è arrivato questo pareggio?
"È stata una partita come le altre, abbiamo affrontato una squadra importante, con tanti calciatori di categoria superiore. La considero un’ottima prova, siamo stati pericolosi, abbiamo preso un palo con Sorriso, in alcune situazioni siamo stati bravi a difendere, sapevamo di non poter dormire sonni tranquilli contro il miglior attacco del campionato, Russo è stato bravissimo con le sue parate. Tutto sommato è stato un pari giusto".
La squadra è in forma, non perde addirittura da novembre, dove può arrivare questo Gragnano?
"Noi ragioniamo quarto d’ora per quarto d’ora, non ci poniamo obiettivi. L’unico, forse, è quello di fare un punto in più del nostro reale valore, siamo una squadra con un’età media di 19 anni, non possiamo e dobbiamo avere velleità di pensare a lungo termine, ma restare concentrati partita per partita".
Adesso la partita in casa contro il Taranto, di cosa avete bisogno per ottenere dei punti contro gli ionici?
"Credo che non ci siano partite facili in un girone come questo. La vera anomalia di questo girone è sicuramente il Taranto, squadra che, per bacino d’utenza e blasone, dovrebbe meritare altre categorie. Per i miei giocatori è sicuramente motivo di orgoglio giocare queste partite, giocheremo come sempre, sperando di mettere in difficoltà con un po’ di “incoscienza” una squadra attrezzata non solo per quanto riguarda i titolari, ma anche i possibili sostituti a partita in corso".
Chi sicuramente non sarà della partita, per infortunio o squalifica?
"Abbiamo una rosa abbastanza ristretta, un paio di giocatori sono influenzati, la speranza è quella di recuperarli. Gassama è ormai un giocatore del Potenza, lui che ormai ha dimenticato l’episodio di novembre scorso, attribuibile più a una forma di bullismo che al razzismo, per il resto mancherà qualcuno, ma la giovane età non è una discriminante, non ci sono titolari e riserve. Facendo gruppo si arriva al risultato, tutte le gare sono difficili, non c’è gara che possiamo sottovalutare da qui alla fine del campionato".