Roberto Orlando | |
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Caro Babbo Natale, anche quest’anno ce l’abbiamo fatta ad arrivare al 25 e, come ogni anno, ci voltiamo indietro per vedere cosa di buono e cattivo abbiamo fatto durante l’anno. Come sai, noi di MondoRossoBlù.it siamo dei romantici, che scriviamo a Babbo Natale non perché ci crediamo, ma perché crediamo in quello che vogliamo. E speriamo che ci credano tutti.
A cosa credere? Innanzitutto, che il prossimo anno ci porti questa tanto agognata promozione: l’ha detto e ripetuto più volte il Presidente, quest’anno si lotta per vincere. “Promozione o muerte!”, parafrasando Fidel Castro. Non ci sono alternative, anche se qualcuno ha già spolverato la parola “ripescaggio” e a me sta prendendo male il solo pensiero di tormentarmi l’estate con una chimera improponibile.
Credere, dal latino crèdere, prestar fede, tener per vero. Noi crediamo in quello che facciamo e speriamo sempre di essere riconosciuti imparziali ed intellettualmente onesti. Perché la nostra critica è un spunto di riflessione a fare sempre meglio, a destare l’attenzione verso tutto ciò che è intorno al Taranto. Dimenticare il passato significa commettere sempre gli stessi errori, non crescere mai; ed una comunità come la nostra ha bisogno di ricordare, di non sbagliare, di decidere il corso della storia. “Andiamo in B e poi vediamo” si diceva all’epoca D’Addario, “andiamo in C e poi vediamo” si inizia a sentire oggi. Non c’è strada migliore verso il baratro…
Caro Babbo Natale, non ti farò l’elenco dei desideri, tu non sei amazon.it e qui non siamo a fare la spesa. Viviamo momenti difficili e proprio in questi frangenti occorre fare la differenza. Dignità, responsabilità, coscienza nel proprio lavoro. Serietà e amore verso sé stessi e verso la nostra città. Solo così si vince tutti, davvero. Buone feste, Taranto.