Marcello Fumarola | |
|
Tempo di lettura: 4 minuti
Il Taranto continua la sua marcia e, come previsto, porta via i 3 punti contro il Granata con una "confortante" dimostrazione di superiorità.
La porta avversaria, è vero, si è schiusa da subito per un marchiano errore del portiere, ma la superiorità tecnica degli uomini di Panarelli è stata messa in bilico solo da uno svarione in uscita dalla difesa con la traversa che ha impedito il pareggio dei padroni di "campetto".
D'Agostino, però, ha "suonato" il meglio della sua playlist ad inizio delle due frazioni di gioco sanzionando la netta differenza tra le due squadre, anche in un campo "particolare" per le sue ridotte dimensioni; e quel raddoppio ad inizio ripresa è stato un toccasana perché, detto di un avversario parso decisamente poca cosa, (granata forse per colore ma non per esplosività), su un campo del genere una palla buttata nel mucchio o un tiro da fuori possono sempre diventare pericolosi.
Il doppio vantaggio consente invece a Panarelli di attuare un minimo turnover; il mister rossoblu, che ad inizio ripresa aveva proposto Guadagno in insolita posizione di esterno destro al posto di Pelliccia, fa giustamente rifiatare anche Favetta che si danna sempre l'anima su tutto il fronte d'attacco, con enormi vantaggi per i compagni di reparto (pregevole il toccoassist per Salatino) ma a volte non finalizza a dovere (clamoroso il gol fallito di testa). In tutto questo i tifosi rossoblu, presenti anche a Mugnano nel giorno dell'Immacolata, possono ringraziare la Madonna e scialarsi tra interminabili cori di festa e sventolio di bandiere.
Ora col Picerno ci sarà un palcoscenico diverso.
Indispensabile accordare tutti gli strumenti ed esprimersi in una bella "musica" nella quale si possa esaltare ancora il nostro "maestro dj".
Un giorno di riposo in più, i 3 punti in saccoccia ed un impegno sabatale effettivamente poco gravoso, speriamo possano rivelarsi fattori decisivi in uno scontro diretto così ravvicinato.
Guardando i "risultati delle altre", il Cerignola in quel di Nardò ambiva certamente alla vittoria ma alla fine raccoglie un punto prezioso perché ottenuto giocando oltre un tempo in inferiorità numerica. Una traversa per parte ed un rigore sbagliato dai neretini giustificano le dichiarazioni "alla Catalano" di mister Bitetto: "abbiamo rischiato di perdere... ma potevamo vincere".
Chiarissimo... mister.
Il Bitonto si dimostra solido, almeno nell'occasione, nonostante la partenza di Di Bari e vince in casa Gelbison con risultato all'Inglese, riaffiancandoci in classifica.
Il Picerno rifila la manita al Sorrento senza alcun patema e nonostante un rigore sbagliato ad inizio partita, mentre la Fidelis Andria perde ulteriore terreno dalle primissime posizioni facendosi fermare sullo 0-0 dal Nola.
Nel frattempo, dopo i primi immediati acquisti di Croce, Di Bari e Menna, il mercato rossoblu ha subito un deciso rallentamento. C'è stato l'ennesimo rifiuto di un attaccante per "problemi familiari"; cosa che porta a suggerire, per il futuro, trattative "allargate" che coinvolgano mogli, figli ed altri cari; si eviterebbero cosi, proprio sul più bello, sorprese e dietrofront che ormai, dopo questa estate, più che stupire... fanno amaramente sorridere.
Ora, a quanto pare, il mercato è bloccato sempre per colpa di un...A...dama. Sembrerebbe infatti che la volontà di permanenza di "papà Diakitè", blocchi eventuali altri ingressi nel settore offensivo. Servito su un piatto d'argento il triste paragone con il Balistreri di due "mercati fa"; corsi e ricorsi alla G.B. Vico all'insegna del minimalismo economico e degli errori di valutazione effettuati nella sessione estiva.
Eh si perché se le solite "voci di corridoio" corrispondono al vero, tanti soldi di ingaggio, per una sola "spaccata" sono decisamente troppi. A questo punto però se, come pare, Diakitè dovesse rimanere in rossoblu, dobbiamo solo sperare che possa darci finalmente un "saggio" delle sue qualità (che quello di danza, non ci è piaciuto).
Il reparto difensivo risulta sicuramente consolidato, sia numericamente che qualitativamente, con gli innesti di Di Bari e Menna a fronte delle partenze di due giocatori a "presenze 0" come D'Alterio ed Albanese (altri "colpi di calore" estivi); speriamo che ciò basti a dare maggior equilibrio ad una squadra che crea tantissimo ma troppo spesso subisce.
Come detto, però, i giudizi sul mercato potremo darli alla chiusura dello stesso; e saranno sempre fini a sé stessi... in attesa dell'unico ed incontestabile giudice: il campo.
E sul campo, ora... testa e cuore al Picerno, perché l'orchestra diretta dal dj D'Agostino possa scalare altre posizioni nella "Superclassifica... Sciò" (si...sciò, nel senso che, da questa categoria... n'amma scè...pefforze).