Roberto Orlando | |
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L'abbiamo sempre detto e continueremo a dirlo, il Taranto non è uno squadrone ma ha il pregio di fare di necessità virtù; non domina ogni domenica ma grazie a Panarelli, che sta dimostrando ottima lettura di gara, riesce ad esprimere il suo acume tattico in tutte le occasioni, in casa e fuori. Merito anche ai suoi giocatori, che lo seguono con disciplina tattica e sacrificio.
È accaduto anche ad Altamura, al cospetto di una formazione certamente di maggior spessore del Gravina, che ha impensierito con frequenza Cavalli nel primo tempo e che, nella ripresa, si è espressa meglio dei rossoblù. Panarelli per sua stessa ammissione in conferenza stampa ha capito che l’atteggiamento di maggior copertura della sua squadra dopo 5 minuti dall’inizio della ripresa ha portato il Taranto a schiacciarsi nella sua metà campo, ma d’altronde, in situazione di vantaggio, poteva essere la soluzione migliore, vista la pericolosità degli avversari in avanti. Resta il rammarico per essersi fatti recuperare il vantaggio due volte e per la clamorosa occasione sprecata da Massimo al 90’.
Aver evidenziato alcune lacune, soprattutto in fase difensiva è sicuramente un bene, ci sarà sicuramente maggiore attenzione nel lavoro settimanale di mister Panarelli soprattutto lì dove si sono palesati i limiti; diversamente, possiamo e dobbiamo far risaltare l’ottimo affiatamento dei quattro d’attacco, che sono andati in gol con facilità e si sono resi pericolosi in più di una occasione. Favetta si sta dimostrando sempre più uomo-gol mentre l’apporto degli esterni Oggiano e Di Senso è fondamentale e micidiale. I rossoblù hanno il secondo attacco del girone (18 reti) dopo la capolista Picerno (24 gol) e la coppia D’Agostino – Favetta ha raccolto 11 reti contro le 13 del tandem Santaniello – Esposito.
La società e Panarelli sanno sicuramente cosa serve a questo Taranto per completare l’organico ed aumentare la competitività dell’undici jonico, non siamo sicuramente noi i più adatti a fare la lista della spesa; si spera davvero che il mercato di riparazione possa rafforzare in modo determinante questa squadra per cambiare marcia ed arrivare a fine stagione davanti a tutti. Se è vero che il presidente jonico ha già bloccato alcune pedine importanti non vediamo l’ora di scoprirne i nomi ed apprezzarli sul campo. Domenica allo Iacovone è di scena il Gelbison: nell’ultima allo Iacovone fu decisivo Gabrielloni, adesso diventa indispensabile tornare a vincere e guardare agli ultimi impegni di novembre come lo sforzo decisivo per continuare a correre. Forza ragazzi!