IL DOPO FASANO-TARANTO

Ma che gracilini questi arbitri!

Riproposto il dibattito sulla necessità del quarto uomo in Serie D
   Roberto Orlando

05 Novembre 2018 - 10:09

Tempo di lettura: 3 minuti

La gara interrotta a causa dell’infortunio del Direttore di gara Ancora di Roma 1 e rinviata a data da destinarsi, per Taranto e Fasano, ha riproposto il dibattito sulla necessità del quarto uomo in serie D. Ciò che è successo rappresenta davvero una lacuna del sistema calcio che può portare ad irregolarità, oppure si è alzato un polverone mediatico inutile, piagnisteo di pancia dovuto solo dal fatto che i rossoblù stavano (sigh!) vincendo? E in caso contrario, ci si sarebbe scandalizzati altrettanto? Un po’ di onestà intellettuale non guasterebbe…

SEMPRE A NOI CAPITA! Dobbiamo dare piena ragione a chi dice che queste cose capitano sempre a noi. Come hanno ben ricordato in tanti è la quarta volta che una partita del Taranto viene interrotta ed annullata per infortunio del Direttore di gara. Quattro ripetizioni negli ultimi 20 anni, non proprio pochine. Facendo il calcolo, 4 gare in 772 partite di campionato giocate da quel Gela Juve Terranova – Taranto, 21ª di campionato della stagione 1996-1997 ad oggi, è avvenuta una sospensione ogni 193 gare. Poche? Molte? Vediamo le statistiche di categoria.

L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI IN QUARTA SERIE Prendiamo a riferimento la stagione 2017/2018 di serie D: si sono giocate 3280 partite di regular season e le partite sospese e rigiocate per infortunio del Direttore di gara, per quello che ci risulta, sono state tre: Trento – Crema (gir. B), Scandicci – Seravezza Pozzi (gir. E) e Latina – Rieti (gir. C); quindi una partita ripetuta ogni 1093 giocate. Sulla base di ciò, sicuri di non essere rigorosi in senso scientifico nei numeri, ma ragionando sommariamente, possiamo dire che il Taranto è sfortunato, non c’è ombra di dubbio; come se la squadra rossoblù fosse l’eccezione che conferma la regola.

QUANTO COSTEREBBE IL QUARTO UOMO? Le regole del gioco sono scritte e comuni per tutti: in caso di infortunio dell’arbitro la gara si rigioca dal primo minuto. Ciò che vale sono solo i cartellini (a Trani Prosperi venne espulso nella gara annullata e si beccò due giornate di squalifica), tutto il resto viene resettato. Giusto così? In caso di ripetizione occorre organizzare nuovamente la partita, l’eventuale viaggio della trasferta per i tifosi (anche se qui si parla della Valle D’Itria e non, magari, di Como…); non sarebbe meglio il quarto uomo anche in serie D? Viste le statistiche sembra davvero superfluo prevedere una “quaterna” a dirigere la partita: organizzare stagionalmente oltre 3000 viaggi per direttori che solo in casi eccezionali si ritroverebbero in campo, onestamente, non è una spesa che vale l’impresa per il CAN di Serie D. In fondo stiamo parlando di campionato dilettanti. Attualmente il CAN di Serie D conta 191 arbitri e 376 assistenti, che si dividono ogni domenica tra Serie D, Allievi Nazionali, Giovanissimi Nazionali, Serie A e B femminile; occorrerebbero quindi il doppio degli arbitri (con sicuro abbassamento della qualità dei direttori), con quarto uomo di stessa fascia dell’arbitro. Quindi non è solo una questione di opportunità economica: teniamoci il singolare primato di squadra più colpita da infortuni arbitrali e andiamo avanti. Non è una sospensione che potrà falsare un campionato.

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