TARANTO FC

Di Nardo a MRB.it, 'Spero che il Taranto vinca il campionato'

Con l'ex giocatore rossoblù si ripercorre un pò il passato e si parla del presente
   Angelica Grippa

01 Novembre 2018 - 11:03

Tempo di lettura: 4 minuti

Antonio Di Nardo, attaccante rossoblù, veloce e letale, ha disputato da protagonista la parte finale del campionato 2000/2001. L'ultima stagione che ha visto il Taranto vincitore del campionato. Tra gol decisivi e partite importanti, ripercorriamo una parte importante della memoria storica del club ionico.

Signor Di Nardo lei è entrato facilmente nel cuore dei tifosi del Taranto. Mi parli della sua esperienza indossando questa maglia, e i motivi di questo affetto particolare.
"E' passato tanto tempo, ma è stata una delle parentesi che mi porto dentro da sempre. Credo che la stima dei tarantini nei miei confronti sia dipesa dal mio attaccamento alla maglia, per la mia voglia di far bene in campo. Ho militato a Taranto in uno periodo bello, con una squadra fortissima, furono due anni indimenticabili. Vi era un grande entusiasmo, questo è il motivo fondamentale del loro affetto per me".

Lei non arrivò a Taranto per militare nella prima squadra, eppure una serie di eventi la portarono a diventare un uomo chiave per quella stagione. Perché?
"A quei tempi per i giovani era complesso giocare in squadre blasonate come il Taranto. Dovevi essere molto competitivo, con la mia volontà ho avuto la mia possibilità, sfruttandola al massimo".

Lei ha disputato una serie di gare importanti. Alcuni match sono entrati nella memoria dei tifosi per l'importanza dei suoi gol. Ne citiamo alcuni: il derby a Foggia con il suo gol di testa. Ricorda quell'episodio?
"Premetto che non ho fatto tanti gol, perché iniziai a giocare solo nel girone di ritorno. Ma ho fatto gol importanti in vista della volata finale. In quella fase del campionato sono decisivi, hanno un peso fondamentale. Poi quell'anno vincemmo anche il campionato, le lascio immaginare perché vengono ricordati".

Anche la partita a Sora, nello stadio laziale con i tifosi rossoblù, lei fece in gol in volata, scartando tutti da metà campo. Giusto?
"Stiamo tornando indietro di vent'anni. Feci gol all'inizio della partita sotto la curva dei pochi tifosi tarantini presenti. Fu una grande emozione, e quelle di quando hai 20 anni sono le più belle. Taranto mi è rimasta nel cuore e speravo di rindossare quella maglia".

Il momento più esaltante da calciatore del Taranto?
"In primis la vittoria del campionato nell'ultima giornata a Catanzaro con 25.000 spettatori, una bolgia. Poi la partita Taranto-Giulianova: 2-1, fui l'autore di una doppietta. Fu una partita particolare, ci fu l'infortunio del guardalinee, si fermò la partita. Momenti di tensioni che non si possono dimenticare, ogni tanto la riguardo".

Che qualità aveva da calciatore, e specificatamente da attaccante?
"Mi consideravo un attaccante completo, riuscivo a giocare come prima e seconda punta ma anche da esterno. Rapido, filtrante, e avevo la capacità nell'ultima fase di fare gol facilmente".

Segue ancora il Taranto?
"Si, con attenzione. Sta disputando un ottimo campionato con un allenatore bravo, senza dimenticare che è all'esordio. Panarelli lo conosco, mi fa un immenso piacere vederlo lì. Speriamo che vinca il campionato, anche se giocare fra i dilettanti è complesso. I presupposti ci sono tutti".

A proposito di Taranto e di campionato attuale, i rossoblù domenica affronteranno nel derby il Fasano. Altra squadra che ha subito un suo gol importante nella stagione 2000/01. Vincemmo grazie alla sua rete.
"Ricordo benissimo, il Fasano era una squadra di categoria. Oggi è cambiato tutto. Quella partita con tantissimi spettatori, che esperienza magnifica, spero finisca ancora una volta così. Non ci saranno tutti quei tifosi, si sono allontanati per le tante delusioni, ma ci vorrà poco per riaccendere quella passione".

Alcune indiscrezioni l'hanno vista anche in seguito vicino alla casacca rossoblù. C'è stato un momento in cui è stato davvero vicino al Taranto?
"No, sono tornato allo Iacovone solo da avversario, e ho fatto anche gol in una partita, militavo nel Benevento. Non c'è mai stata una reale possibilità di tornarci come calciatore. L'indiscrezione è nata per una chiacchierata ai tempi con il direttore sportivo Montervino, mi fece solo una telefonata. Non è mai iniziata una trattativa vera e propria, ero in Serie B, non mi pareva giusto scendere di due categorie".

Cosa fa attualmente?
"Ho smesso da due anni di giocare. Alleno il settore giovanile della Casertana, una bella avventura. Mi diverto e in più ho la mia scuola calcio. Tutto a Napoli, ma resto legato al calcio".

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