Nicola Ragno - foto Luca Barone
Nicola Ragno - foto Luca Barone
Angelica Grippa | |
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Domenica 29 aprile, il Taranto affronterà la capolista Potenza in trasferta e si prevede una partita importante. I rossoblù vogliono consolidare la loro posizione in classifica, mentre il Potenza vuole chiudere al più presto questo campionato e dar via alla grande festa in casa. Apprendiamo i punti di vista dell'allenatore Ragno, alla guida di quest'armata che ha espugnato la maggior parte dei campi calpestati.
La capolista indiscussa di questo campionato di Serie D è stata il Potenza, a sole due giornate dalla fine, stiliamo un resoconto della grande stagione di questa squadra.
"Direi che è stata una stagione positiva con dei numeri importanti che mi auguro di migliorare ancora nelle due prossime giornate. Numeri che nelle precedenti stagioni non si sono visti. Io l'anno scorso ho avuto la fortuna di vincere il campionato con il Bisceglie e ho chiuso a 74 punti, se si pensa che noi ne abbiamo 77 e mancano ancora delle giornate. Abbiamo fatto tanti goal, e subito pochissimo, miglior attacco e miglior difesa del campionato. Come media punti per le partite giocate, siamo ai primi posti in Italia, ritengo che questi numeri parlino per noi".
Per ciò che abbiamo visto in campo allora la classifica da ragione al Potenza?
"Dico sempre che la classifica rispecchia i valori del campo. Perché una squadra può anche partire in ritardo e riprendersi alla fine o viceversa, ma noi siamo stati continui, questo è stato il nostro merito. Dalla prima giornata ad oggi, tre sole sconfitte non possono macchiare un campionato di alto livello, ci può stare il calo noi l'abbiamo avuto a dicembre perdendo la vetta della classifica solo per un paio di giornate. Ma per trenta partite siamo sempre stati in testa, rispecchia alla grande quello che è stato fatto".
All'inizio di questo campionato quali erano le squadre più quotate per la volata finale. Ci sono state sorprese o delusioni?
"Per le potenzialità economiche consideravo il Cerignola la squadra da battere, accanto a questa squadra non andavano sottovalutate la Cavese, il Taranto, Il Gravina e l'Altamura. Noi abbiamo costruito una buona squadra ma a dir la verità non mi aspettavo questi numeri. Quando costruisci una squadra il valore reale non lo vedi subito, poi abbiamo fatto nelle prime sette partite 21 punti e quindi ho iniziato a pensare che potessimo fare grandi cose in questo campionato. Le squadre che hanno deluso per me sono il Francavilla che per l'organico mi aspettavo rientrasse nelle prime cinque, e il Picerno poteva fare qualcosa di più".
Quali sono state le avversarie più temute durante il percorso?
"Il Cerignola, il Taranto, la Cavese. Queste squadra le ho sempre tenute a distanza. Ma se devo essere sincero quello che temevo di più era la mia stessa squadra, perché quando fai tutto un girone di andata e nessuna squadra ti ha impensierito più di tanto, lì capisci che se mantieni quell'andamento anche nel girone di ritorno hai grosse possibilità di vincere il campionato. Noi a dicembre non ci siamo mossi per niente, solo un innesto, mentre le altre hanno fatto acquisti importanti. Abbiamo ritenuto che in un mosaico già ampiamente collaudato non andava cambiato, così è arrivato solo Coppola dalla Nocerina".
Come avete strutturato il Potenza dall'inizio?
"Io quando costruisco le squadre generalmente parto sempre dagli under, che devono essere sempre quattro e giocare obbligatoriamente, più altri sei in panchina. Gli under per me devono essere bravi e forti perché fanno la differenza, e curare le punte, perché nel calcio ritengo che tutte i ruoli si possano sostituire, ma la punta o fa goal o fai fatica. Noi in queste scelte non abbiamo sbagliato, prendendo anche trequartisti di spessore e di qualità che hanno fatto la differenza".
Tatticamente invece, quali moduli ha proposto per la maggiore?
"Il mio modulo preferito è il 4-2-4, però guardando l'organico di questa squadra e considerando che siamo partiti in ritardo mi sono dovuto adattare. Erano pochi i calciatori sul mercato che potevano sposare questo progetto. Abbiamo preso il meglio del Potenza della scorsa stagione e su questa base con innesti importanti abbiamo costruito una grande squadra".
Domenica affronterete invece il Taranto, esprime un pensiero sulla stagione di questa squadra.
"Il Taranto in questo momento è la squadra più in forma del campionato, come risultati e come numeri. Ritengo che se fosse partita prima con questo organico avrebbe avuto buone chance di fare di più. E' chiaro che i campionati non si vincono a dicembre, è risaputo che vince chi sbaglia meno. Il Taranto ha aggiustato in corsa con cambiamenti vari e innesti importanti, e da quel momento ha cambiato tutto, con delle vittorie che lo hanno portato a ridosso delle prime due in classifica. Una squadra collaudata con tanta qualità e ora sta ottenendo questi risultati".
Pensa mai all'ultima giornata di campionato? Alla grande festa per la vittoria del Campionato? Oppure preferisce rimanere concentrato sull'obiettivo?
"Non le nego che speriamo di fare questa festa quanto prima a partire da domenica prossima. Purtroppo nella scorsa giornata abbiamo perso con il Nardò, il nostro è stato un percorso comunque continuo. Quando stai a 8 punti a due giornate dalla fine, la mente è proiettata sul festeggiamento, anche se avevamo la Coppa Italia di mezzo. Dopo la sconfitta di Nardò gli obiettivi si sono risvegliati, vogliamo vincere il campionato, disputare le semifinali di Coppa Italia. Dobbiamo rimanere concentrati dosando le forze, e domenica metteremo in campo la migliore formazione possibile".
Ragno chiude l'intervista prevedendo una grande partita domenica fra due squadre tatticamente forti che hanno grandi obiettivi.