TARANTO-MANFREDONIA 8-1

Marsili, partita sublime. Grande gara anche per Diakitè ed Ancora

D'Angelo sostituisce bene Rosania. Pellegrino poco impegnato
   Emiliano Fraccica

22 Aprile 2018 - 18:29

Tempo di lettura: 3 minuti

Pellegrino, 6: nessuna parata di rilievo, sul gol colpa non sua.
Corbier, 6.5: tanta grinta e spirito di sacrificio, conditi da qualche errorino veniale (dal 40' s.t. Boccadamo, s.v.)
Marsili, 8: partita sublime per lui, non solo gioca splendidamente da difensore centrale e combatte su ogni pallone, firma anche 3 assist per i compagni. Dopo il traguardo raggiunto delle 100 presenze con la maglia rossoblu, l'impressione è che questo Taranto non possa fare a meno di lui.
D'Angelo, 7: non era facile sostituire Rosania ma si rivela attento e ordinato nelle retrovie. Firma il gol del vantaggio con una zuccata su calcio d'angolo.
Cacciola, 6.5: buona gara per lui, si preoccupa più di difendere che di offendere, ma quando hai Ancora sulla tua fascia di competenza te lo puoi permettere.
Capua, 6.5: prestazione sugli scudi per lui, recupera tanti palloni e aiuta in fase di impostazione.
Galdean, 7: ottimo match per il metronomo rossoblu, autore anche di uno splendido gol su palla inattiva.
Gori, 5.5: poco coinvolto nelle azioni, appare incerto quando deve prendersi la responsabilità della giocata (dal 12' s.t. Diakitè, 7.5: il suo ingresso è devastante, prima regala altruisticamente il gol ad Ancora, poi si mette in proprio, prima realizzando una rete spettacolare in semirovesciata, poi siglandone una facile facile a tempo quasi scaduto.
Giorgio, 5.5: troppo evanescente, non lascia una grande traccia nella partita, anche a causa dei numerosi errori (dal 12' s.t. Portoghese, 6.5: entra col piglio giusto e la fascia destra diventa sua).
Favetta, 7: qualche occasione sbagliata di troppo ma trova anche lui la via della rete, un siluro dai venticinque metri dritto dritto nel sette (dal 27' s.t. D'Agostino, 6.5: tocca pochissimi palloni ma ha tempo sufficiente per regalare una perla su punizione e trafiggere per la settima volta il Manfredonia).
Ancora, 7.5: altra partita sontuosa per il numero 10 ionico, domina la fascia sinistra e crea pericoli su pericoli alla retroguardia dauna. Sigla due gol e potrebbe segnarne un terzo se solo Grasso non lo travolgesse in uscita, costringendolo a lasciare il campo in barella.

Cazzarò, 8: otto come le reti segnate oggi dalla sua squadra, un notevole turnover dettato da infortuni e squalifiche non compromette la prestazione, una prestazione di spessore. Diakitè e Portoghese cambi azzeccatissimi per risollevare una squadra che aveva da poco subito il gol del pareggio, il mister si dimostra quindi abile nella lettura del match.

Manfredonia, 4: un primo tempo giocato a tratti bene, una ripresa iniziata col gol del pareggio, poi il black out. I dauni vanno in tilt e smettono di giocare dal 58' fino al fischio finale, regalando 7 gol al Taranto e salutando con poca dignità la Serie D.

Arbitro, 6: la signora Pirriatore di Bologna ha una direzione di gara molto permissiva, all'inglese se vogliamo, ma quando c'è da fischiare non esita. Qualche distrazione c'è, ma nulla di grave.

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