Marcello Fumarola | |
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Nella settimana degli sfoghi e delle lezioni sui regolamenti da parte di chi non ti aspetti (e di cui parleremo giovedì), Taranto-Francavilla assomiglia ad una di quelle ingannevoli formalità da espletare per dar seguito quantomeno all'obiettivo seconda piazza.
Tra gli ospiti l'ex Scoppetta, intervistato in settimana, non spazza via i dubbi sul suo addio alla maglia rossoblu. Dispensa elogi a tutti e parla di "clima di tensione quando c'era il duo"... eh già.
Sempre nel Francavilla, tra le riserve, c'è tale Aggiorni e Cazzarò forse prende spunto da lui per "aggiornare" la formazione; più a causa di acciacchi ed infortuni, però, che per scelte tecniche.
Miale ha infatti problemi fisici e gioca D'Angelo. Favetta (anch"egli non al meglio come dirà il mister rossoblu a fine gara) fa posto a Diakite; Portoghese ha invece una chance dal primo minuto.
Coreografie all'ingresso in campo delle squadre per festeggiare il cuore ultras dei BLUT di Lizzano, da 25 anni a sostegno del Taranto (complimenti ed auguri, ragazzi); coreografie accompagnate, finalmente, da quell'acre odore di fumogeni che tanto ci manca... Romanticismo Ultras!
"Salutiamo i Tarantini", cantano gli encomiabili "trasfertisti" giunti da Francavilla in Sinni.
Nascosti sotto quella coreografia, in molti si perdono il gol "alla Lothar Mattheus" realizzato da Marian Galdean; dalla bandierina Marsili la mette dolce per il compagno di reparto che, appostato fuori area, indovina la stoccata al volo di destro che sorprende il portiere ospite.
Tutto in discesa? Neanche a pensarlo, perché il quotato Volpicelli "abusa" di Cacciola ed entra di prepotenza in area, dove Rosania si oppone ma in modo falloso. Rigore che lo stesso nr. 7 realizza di assoluta precisione, con Pellegrino che indovina l'angolo ma non ci può proprio arrivare. Il portiere rossoblu deve poi compiere due autentici miracoli; il primo su colpo di testa ravvicinatissimo di Acosta (deviazione bassa sul palo), il secondo sul guizzante Marino che viene ipnotizzato dall'uscita "intelligente e provvidenziale" del numero uno (in tutti i sensi) rossoblu.
Ma i problemi nel contenere Volpicelli restano; la nostra fascia sinistra con Cacciola e Rosania in seconda battuta, è come la temperatura di Bolzano alle Previsioni del Tempo delle 19.45 su Rai Uno negli anni 80...Non pervenuta.
D'Agostino, nel primo tempo, sembra aver spento la consolle mentre Ancora soffre di "rimpallite acuta" e non riesce mai a saltare l'avversario.
Due lampi di Portoghese e dello stesso Ancora, prima della fine dei 45 minuti, non portano frutti e, più che il calo della temperatura, a raffreddare gli animi è la prestazione dei rossoblu.
La speranza è che, nel secondo tempo,..."segna sotto la Curva"!
E in tal senso l'inizio della ripresa è incoraggiante; per due volte Diakite non ci arriva di testa davvero per poco.
Il nr. 9 rossoblu ha evidentemente usato un gel troppo duro e, su corner di Marsili, la sua incornata è così "rigida" che quasi..."skatte ù pallone"!
Nell'altra area, dove non ci arriva Pellegrino ci pensa il palo, colpito con un colpo di testa da Volpicelli che poi cicca clamorosamente sulla respinta del montante; lo svantaggio avrebbe rappresentato un contraccolpo psicologico quasi letale. Si nota, però, un fisiolgico calo da parte di alcuni "giocatori chiave" tra i francavillesi, del quale si può e si deve approfittare. In questi casi, ormai lo abbiamo imparato bene, il sacrificato è Galdean; entra Favetta ed il suo apporto risulterà decisivo. In campo anche Lorefice che sostituisce Portoghese per il quale, quella odierna, rappresenta una occasione non sfruttata al meglio.
Ed il nuovo "format" ci porta ad essere subito pericolosi: palo clamoroso di Marsili e tiro di Lorefice che non trova una deviazione vincente sul tragitto.
Su calcio d'angolo, Rosania tenta poi una improbabile sforbiciata; sul risultato...Meglio darci un taglio!
Ma siamo decisamente più convinti e convincenti anche se il solito Volpicelli continua a imperversare con le sue convergenze da destra verso il centro dell'area; su un suo tiro Pellegrino, come direbbe Guido Meda,...c'è!
Favetta si gira in area "alla Rigano'" ma conclude male; sull'altro fronte Rosania in disimpegno regala un'altra perla che lancia a rete l'avversario; ma la gamba e la velocità dei Sinnici non sono quelle del primo tempo e l'azione, per nostra fortuna, sfuma.
"Scende la pioggia ma che fa", canta la Curva, "gioca il Taranto e son qua". La canzone piace tantissimo a D'Agostino che decide di mixarla; riaccende la consolle, "scratcha" il malcapitato difensore ed infila Alvigini per correre sotto la Curva ed ascoltare ancora meglio quel coro.
Il Francavilla perde la testa e Cimino torna...nel parco: intervento troppo impetuoso su Gori (subentrato ad un evanescente Diakite) ed espulsione diretta.
Favetta, scatenato, guadagna una punizione con ammonizione (quasi espulsione) dell'esperto Di Giorgio; pochi attimi dopo, sul tiro di Ancora, topica del portiere e D'Agostino ci suona anche il lato B; tap-in vincente e partita archiviata.
Il Francavilla già in 10, perde anche Zappacosta che rifila una ingenua "zappata" da dietro ad un rossoblu; rosso forse eccessivo soprattutto nel contesto di una partita ormai chiusa e quasi al termine.
Vittoria più larga di quanto meritato, sia detto per obiettivita'; Nel primo tempo un Francavilla ordinato e propositivo aveva sicuramente dato un'impressione molto più "da squadra" rispetto ad un impreciso Taranto e solo gli interventi del piccolo grande Pellegrino ci hanno tenuto a galla. Nel secondo tempo più intensità da parte degli uomini di Cazzaro' che però hanno rischiato ancora di capitolare prima che l'ingresso di Favetta e la doppietta imbracciata da D'Agostino risolvessero il match a nostro favore.
La prestazione non positiva di Portoghese va ad innestarsi in quella di tutta la squadra (sino a quel momento) ma è forse un preoccupante segnale di come, anche quest anno, gli under giunti a gennaio non siano in grado di fornire maggior apporto di quelli già in rosa.
Tre punti che consentono di portarsi a ridosso del terzo posto del Cerignola, fermato sul pari anche a Torre del Greco; continuano a correre le prime due ma ormai conta poco perché, come cantava la Curva a fine match, "voglio proprio vedere come va a finire"!