L'EDITORIALE

Ora Istituzioni e Politica diano risposte concrete e passino dalle parole ai fatti

Uno dei calciatori più rappresentativi del Taranto, D'Agostino...
   Maurizio Mazzarella

25 Febbraio 2018 - 17:58

Tempo di lettura: 2 minuti

Uno dei calciatori più rappresentativi del Taranto, D'Agostino, subito dopo il match vittorioso contro il Francavilla ha lanciato un grosso allarme. Il campo B dove la squadra si allena è un campo di patate. Questo lo diciamo noi e non il buon D'Agostino, che ha usato termini più raffinati. E' un problema con cui la squadra e la società del Taranto convive da anni ed a cui non è stata mai trovata soluzione. Probabilmente perché non si è voluta mai trovare una soluzione. Alcuni diranno che la città di Taranto ha problematica più serie della gestione di un impianto sportivo e non abbiamo nessun motivo per affermare il contrario. Però noi ci occupiamo di calcio e sport e valutiamo i fatti relativi a queste discipline. Possiamo ad ogni modo affermare che nel corso degli anni sono state spese sempre e costantemente parole, senza mai passare ad azioni concrete. E' arrivato in momento da parte delle Istituzioni di agire e quindi sistemare l'impianto dello Iacovone nella sua totalità. E bisogna farlo subito, senza aspettare quella data per quel determinato motivo.

Ci attendiamo, come comunità, che anche le forze di opposizione siano collaborative e vigilino costruttivamente per il bene dei colori rossoblu, senza pensare a prossime elezioni per attaccare l'avversario, ma solo nell'esclusivo intento di dare un contributo fattivo. Allenarsi male nel corso di una settimana, porta la squadra disputare un match pessimo la domenica, cosa che può nuocere a tutti gli sforzi che questa società ha profuso per raggiungere degli obiettivi. Ci aspettavamo dopo il cambio di giunta dei fatti concreti, ma quello che abbiamo registrato come cronisti nei confronti dello Iacovone è stata solo indifferenza. Ma anche le opposizioni, in alcuni casi da noi invitati a rilasciare delle dichiarazioni in merito, hanno sempre declinato questo invito. Comprendiamo quindi che se il campo B è un campo di patate, a sua volta lo Iacovone tutto è una patata bollente di difficile gestione. Se la struttura è di proprietà del Comune, intervenga, perché non può essere accollato sulle spalle della società Taranto.

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