Com’è scaturito il pesante ko contro il Nardò? Ci sono aspetti positivi da cui ripartire?
"Quando perdi 4 a 1 gli aspetti positivi sono sempre pochi, ma posso dire che nel primo tempo siamo stati superiori al Nardò, ci siamo disuniti solo dopo il 2 a 1. Risultato sicuramente non veritiero, sembra risultato pesante ma abbiamo preso gol all’88’ e al 91’. Risultato o non risultato abbiamo comunque perso, la volontà è quella di tenersi stretti il primo tempo e fare mea culpa per il secondo. Questo match ci ha fatto capire che il Nardò è squadra motivata pur senza grandi nomi, ci ha fatto vedere come si lotta con applicazione tattica, cattiveria, non a caso vengono da 12 risultati utili consecutivi. Bisogna imparare da loro in fatto di atteggiamento, e per questo vanno fatti i complimenti a Taurino, è una squadra umile e sa i propri limiti ma gioca col cuore".

Nelle prossime 5 gare ci saranno scontri con le big di categoria come Taranto, Cavese e Potenza, di cosa avete bisogno per affrontare al meglio queste sfide?
"Abbiamo bisogno proprio della mentalità del Nardò, da loro si impara molto, si vede come si lotta su ogni pallone, bisogna mettere il cuore, avere cattiveria, lottare su ogni pallone. Ma sarebbe stupido non pensare al Gragnano, la partita più importante è quella perché è uno scontro diretto, poi si penserà al resto".

Prossima partita appunto contro un Gragnano che sta facendo bene, quali armi sono le più pericolose a disposizione dei campani?
"È una squadra che si esprime bene fuori casa, sbaglia qualcosa in casa ma in trasferta fa sempre bene. Come squadra punta molto sull’organizzazione, non sui singoli giocatori. Squadra unita, buon gioco, aspetta e riparte, mi piace molto il centrocampista Franco, sono bravi e giovani, mi ha impressionato nel girone d’andata con un calcio ordinato e propositivo. Non abbiamo scelta, dobbiamo vincere, dobbiamo ributtare anche loro nella zona play out, è una partita che vale sei punti. la nostra stagione passa da qui".