VERSO SAN SEVERO-TARANTO

Bilotta, 'Vincere significherà dimostrare ancora una volta che siamo vivi'

'Tutto è cambiato dopo la sconfitta interna contro il Potenza' - ha aggiunto
   Maurizio Mazzarella

02 Febbraio 2018 - 12:35

Tempo di lettura: 3 minuti

Allora Andrea, hai iniziato un po' in sordina questa stagione. Nelle prime settimane del torneo ti abbiamo visto poco, ora invece sei diventato un punto fermo di questo Taranto. Confermi?
"Si, a dire la verità con mister Cozza non ero uno dei titolari e non avevo molto spazio. Poi con l'arrivo di Cazzarò mi è stata data più fiducia e mi sono conquistato il posto. Adesso credo con le mie prestazioni di essermelo meritato. Spero quindi di migliorarmi e confermarmi".

Tecnicamente giochi come esterno basso a destra, ma poi occupare anche altri ruoli?
"Io nasco come difensore centrale, però già dalla scorsa stagione a Cosenza ho iniziato a giocare come esterno di difesa. Ora a Taranto con la regola degli under il mister ha deciso di schierarmi in questo ruolo ed io per la squadra ho cercato di adattarmi subito. Credo che sia sempre più importante la squadra, è la cosa più importante. A seguire viene l'aspetto individuale".

Come ti sei ambientato a Taranto? Inizialmente hai sofferto il clima più ostile che c'era attorno alla società? Ora la situazione è migliorata?
"Si inizialmente c'era astio tra tifoseria e società che anche senza volerlo si andava a ripercuotere su noi calciatori. Noi abbiamo cercato di estraniarci da tutto ciò, ma purtroppo alla fine ci hanno coinvolto. Adesso con l'avvento del presidente Giove è cambiato tutto, c'è più serenità, stiamo tranquilli e stiamo bene. Credo che questo si veda anche dai risultati che stiamo ottenendo in campo".

Quando è scattala la molla che vi ha portato a diventare la squadra che siete adesso, non solo per i risultati importanti, ma in particolare per le ottime prestazioni?
"Io credo che tutto sia cambiato dopo la sconfitta interna contro il Potenza. Siamo rientrati negli spogliatoi e ci siamo guardati in faccia. Ci siamo detti di dare una svolta al campionato perché una squadra come quella del Taranto non può disputare un campionato anonimo. Ritengo quindi che tutto sia mutato dopo quella partita appunto più nelle prestazioni che nei risultati".

Essendo il più giovane sei tra quelli che ha maggiore fame. Ritieni che il primo posto ormai sia irraggiungibile o ci credi ancora?
"Essendo il più giovane ho voglia di arrivare e di dimostrare sempre qualcosa. Io credo che tutto sia ancora possibile. Sono rimaste tredici partite, undici punti sono tanti, ma tra scontri diretti e trasferte su campi difficile, fino a quando la matematica non ci condanna lotteremo fino all'ultimo respiro".

Cosa è cambiato da un punto di vista societario? Quali sono gli aspetti tangibili che vi fanno stare meglio?
"Sicuramente la presenza del presidente Giove ci ha dato serenità. Lui conosce la piazza e sa cosa vogliono i tifosi. Le iniziative come quelle contro il Cerignola ci hanno dato una carica in più, con la vendita dei biglietti e lo stadio pieno. Aspetti che ci hanno dato una grossa mano".

Quanto sarà importante battere il San Severo?
"Contro il San Severo ci aspetta una partita molto più difficile rispetto a quella contro il Cerignola. Affrontiamo una squadra in crescita che dopo il mercato di riparazione ha fatto ottimi acquisti di categoria. Affronteremo una squadra che avrà voglia di dimostrare, noi però ci faremo trovare pronti perché sappiamo che ambiente troveremo e cercheremo di fare una grande partita perché vincere significherà dimostrare ancora una volta che siamo vivi".

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