Emiliano Fraccica | |
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Pellegrino, 6: può poco sul gol di Longo, chiamato in causa raramente.
Bilotta, 5.5: un primo tempo di sostanza, poi qualche distrazione e l'incomprensione con Miale che concede a Longo di andare a segnare.
Miale, 6: partita ordinata, contribuisce al vantaggio ospite, per il resto qualche sbavatura non da lui.
Rosania, 6.5: buon match il suo, giocato ad alti livelli. Dopo un primo tempo anonimo la sua grinta esce fuori nella ripresa, e fioccano anticipi e chiusure perfetti.
Li Gotti, 6: svolge il compitino, non si arrischia più di tanto a salire, tiene la fase difensiva cercando di non fare danni.
Lorefice, 6.5: tanta vivacità in mezzo al campo, si spende per la causa correndo da una parte all'altra della mediana (dal 49' s.t. Portoghese, s.v).
Galdean, 6: poco tempo per mettersi in mostra, nella prima frazione detta i ritmi ma deve arrendersi per un problema fisico (dal 12' s.t. Diakitè, 7.5: il suo ingresso cambia la partita: pur non toccando troppi palloni prima smorza per la conclusione imprendibile di Favetta, poi gira di testa uno splendido assist di Ancora, completando la rimonta).
Marsili, 6.5: altra partita sugli scudi per il centrale laziale, sradica palloni per tutto il centrocampo e sfiora un gol da antologia.
D'Agostino, 7: si illumina a intermittenza, ma quando lo fa non ce n'è per nessuno: tante giocate preziose, uno smistamento eccezionale, visione di gioco sempre nitida (dal 42' s.t. Capua, s.v)
Ancora, 7: sulla fascia è l'incubo di ogni terzino destro, le sue finte e la sua fisicità gli permettono di vincere quasi sempre lo scontro col diretto avversario. Disegna un assist al bacio per Diakitè.
Favetta, 7: è un attaccante completo, capace di smarcarsi, fare sponda e segnare. Sa pazientare e aspettare la sua occasione, che arriva al 62', trovando un gol di rara bellezza. Esce con gli applausi scroscianti dei suoi tifosi (dal 31' s.t. Gori, s.v.).
Cazzarò, 7.5: partita perfetta che è tutta racchiusa nell'ingresso di Diakitè al posto di Galdean. Questo Taranto adesso ha un'identità e può dare del filo da torcere a qualunque squadra, e il merito è anche e soprattutto suo.
Cerignola, 6: il Cerignola arriva a Taranto per fare una buona gara e non delude le attese. Nel primo tempo due nitide occasioni in contropiede, all'alba della ripresa il gol, poi sale in cattedra il Taranto e scompare dai radar, per riapparire solo negli ultimi 5 minuti in un mini-assedio finale.
Arbitro, 5.5: il signor Pirrotta pare essersi scordato il fischietto negli spogliatoi, i falli sanzionati sono davvero pochi e pare di assistere in determinati frangenti a un incontro di rugby. Nonostante l'arbitraggio anglosassone, poche decisioni errate.