GIRO D'ITALIA 2017

Quintana domina il Blackaus. Il colombiano nuova maglia rosa

Nibali stacca a tre Km dall'arrivo e accusa 1' di ritardo
   Andrea Loiacono

14 Maggio 2017 - 20:41

Tempo di lettura: 5 minuti

Nairo Quintana corridore colombiano della Movistar ha vinto in solitaria la nona tappa del centesimo giro d'Italia. Il piccolo colombiano ha preso la salita della Majella davanti al gruppo maglia rosa andando a staccare Pinout Domoulin e lo stesso Vincenzo Nibali il quale si è ben disimpegnato sino a 3Km dal traguardo per poi arrendersi nel tratto più impegnativo. Gara condizionata soprattutto da una caduta che a meno 15 KM dal traguardo ha visti coinvolti i corridori del TeaM Sky a causa di una moto della polizia municipale ferma sul ciglio della strada.

Quella odierna era una tappa molto attesa, la seconda in salita dopo l'arrivo dell'Etna ma il percorso che presentava l'asperità più dura, quella del Blockaus, del comprensorio della Majella. Tappa di 149 Km con una salita dalle pendenze medie del 10%.

Poco prima del GPM di Chieti un gruppo di quattordici corridori ha anticipato la fuga. A Chieti il primo a transitare sul GPM è stato Omar Fraile. Gruppo maglia rosa a meno di 3' dai fuggitivi con la Movistar a tirare al massimo per il proprio capitano Nairo Quintana. A 40 Km dal traguardo il vantaggio dei battistrada scende sotto il 1' e 40''. Da segnalare come sino ad ora cinque volte al giro d'Italia si è giunti in cima al Blockous con una memorabile vittoria di Eddy Merckx al giro del 1967. A 26 km dal traguardo il vantaggio dei fuggitivi è risicato con soli 40'' di margine.

Ma è alla soglia degli ultimi 14 Km che succede l'irreparabile, proprio ai piedi del Blockaus. Una moto della polizia provinciale la quale sostava ai margini della carreggiata nei pressi del gruppo di testa, ostacola il gruppo dei corridori i quali non riescono ad evitare l'impatto finendo rovinosamente a terra, Tra questi quasi l'intera formazione del Team Sky e uno dei favoriti Tom Domoulin. Coinvolto nella caduta anche Adam Yates maglia bianca e terzo in classifica generale. A 9' Km dal traguardo si stacca dai migliori anche Bobb Jungels ex maglia rosa.

Una volta smaltita la caduta Thomas prova a spingere a tutta per tornare sul gruppo. Intanto il gruppo si riduce a 10 unità, con Nibali da solo ad affrontare il tratto più duro della salita. A 7 km dal traguardo iniziano i primi veri scatti di Quintana che prova a fare il vuoto su Pinout e Nibali. E' proprio il siciliano che orgogliosamente si riporta per tre volte a ruota del colombiano. Ma a 3 KM dall'arrivo il capitano della Merida è costretto ad alzare bandiera bianca per lui energie finite.

Alle loro spalle intanto Domoulin e Mollemar salendo con un'andatura regolare riescono ad accorciare e riportarsi sui fuggitivi. Vengono infatti ripresi sia Nibali che Pinot. L'ultimo chilometro è una passerella in pendenza per il colombiano Quintana che vince su Pinot, Mollemar e Domoulin. Guadagnando oltre t30'' sui primi e 59'' su Nibali il quale nonostante la fatica contiene i danni. Quintana nuova maglia rosa, Nibali in classifica generale è quinto a 1' e 10'' di distacco. Domani intanto ci sarà il secondo giorno di riposo. Martedì la corsa riprenderà con la cronometro da Foligno a Montefalco di 39 Km. Grande favorito sarà Tom Domoulin.

Sul traguardo Vincenzo Nibali è stanco ma moderatamente soddisfatto: “ Nel finale sono andato in crisi ma non si è trattato di una crisi di fame, mi sono alimentato bene per tutta la gara. Sin dalla prime battute della salita sono stato a ruota di Quintana rispondendo con lunghe progressioni efficaci. Poi ai 3km dall'arrivo la strada si è fatta quasi impossibile e sono venute meno le energie. Tuttavia credo che nella cronometro qualcosa si possa recuperare,complimenti comunque a Quintana ha meritato questa vittoria.”

La sua terza vittoria in carriera al giro d'Italia è condita inevitabilmente da parole di gioia. Nairo Quintana scalatore della Movistar non sta nella pelle: “Abbiamo corso dall'inizio di questo giro con questa tappa nel mirino. Devo ringraziare la mia squadra perché è stato fatto un lavoro straordinario. Oggi abbiamo dimostrato che la bicicletta è uno stile di vita oltre che un lavoro. Senza l'aiuto di tutti i tecnici i meccanici e i compagni non avrei potuto indossare questa maglia rosa. E' un'emozione unica avere addosso la maglia del primato. Vorrei dedicare questo successo alla memoria di Michele Scarponi, un grande corridore e una bravissima persona alla quale tutti volevamo molto bene. Il successo è per lui. Non so se io possa essere paragonato a Pantani, so che lui per l'Italia era un simbolo, un corridore che emozionava le masse. Penso che fosse il più grande scalatore della storia e spero di poter ripercorrere le sue orme.”

Thibaut Pinot corridore francese della Fdj secondo sul traguardo mastica amaro ma allo stesso tempo è realista: “Poco prima della salita c'è stata una caduta. Sono riuscito ad evitare il contatto con gli uomini SKY di un soffio, mi sarebbe piaciuto battere gli avversari in corsa e non vederli cadere. Queste cose non dovrebbero accadere. Per quanto riguarda la gara posso dire di aver provato a stare con Quintana ma lui aveva davvero una marcia in più. La strada comunque è ancora lunga e molte cose succederanno, speriamo di farci trovare pronti.”

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