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Episodi dubbi, il Taranto recrimina. Addario meritava il giallo

'Cartellino rosso...blu': l'analisi arbitrale del match Taranto-Akragas
   Franco Capriglione

13 Marzo 2017 - 13:43

Tempo di lettura: 1 minuto

La direzione del Sig. Aristide Capraro di Cassino in Taranto-Akragas presenta luci ed ombre. Ineccepibile la decisione sul rigore assegnato agli ospiti; sin troppo facile da sanzionare lo scomposto intervento di Pirrone. Nel cuore del primo tempo più di una protesta rossoblu per un intervento su De Giorgi prima e per un fallo di mani successivamente. In entrambi i casi il fischietto laziale, discretamente piazzato, non ritiene di dover assegnare il penalty ed ammonisce Maiorano reo di aver protestato eccessivamente. Le immagini non chiariscono, Capraro, come detto, è ben piazzato... fidiamoci.

Da rimarcare invece due particolari situazioni mal gestite dal direttore di gara, entrambi riguardanti l'estremo difensore ospite Addario. Più volte redarguito per perdita di tempo sui rinvii dal fondo che, tra l'altro, venivano effettuati con pallone posto oltre la linea dell'area piccola, l'ammonizione per il numero uno agrigentino era provvedimento dovuto. Inoltre, particolare sfuggito a molti ma non a tutti, "la tenuta" dello stesso portiere non era consona in quanto cromaticamente molto simile a quella della stessa terna arbitrale e quindi da cambiare.

Precisato che, anche stavolta, le decisioni arbitrali hanno comunque avuto ben poco peso sull'esito finale del match, chiudiamo con il consueto Forza Taranto... che è sempre "di rigore".

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