Massimo Buzzacchino | |
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Una partita e cento ricordi, Casertana-Taranto 20 anni dopo. Due squadre, due lunghe storie e passati calcistici che non si possono dimenticare. Come se non bastasse, nelle rose delle squadre, i nomi di tanti ex che furono rossoblù. Turno atipico infrasettimanale, sugli spalti solo 30 presenti ospiti e un tifo incessante locale. Il Taranto però incespica nella prima sconfitta stagionale a causa di un rigore inesistente a sfavore ed un contropiede rocambolesco.
Il primo tempo rimembra la trasferta di Cosenza, con gli ionici cinici e che nonostante il tifo avverso dagli spalti mettono quasi alle corde la Casertana. Nella ripresa è però tutta un’altra storia. I campani in 10 uomini, un rigore inesistente a smorzarci il morale e poi nella ripresa, sul più bello, mentre i rossoblù sono intenti ad attaccare all’unisono, su un calcio d’angolo nostro si ribalta l’azione. Velocità, contropiede fulminante e Giannone chiude i conti battendo l’incolpevole Mauroantonio.
Il Taranto paga dazio per una rosa non all’altezza dei titolari quando c’è da fare turnover. Una squadra che soffre la mancanza di gioco a centrocampo con poche palle alte in mezzo e poche idee per dare il via alle azioni offensive. Per Papagni è un compleanno amaro quello dei 60 anni o pronto magari a posticiparlo domenica prossima. Non è tempo di scoraggiarsi o mollare, servono punti per la salvezza e chissà, se nel primo derby pugliese contro l’Andria, non passano arrivare i primi tre punti casalinghi. La migliore risposta alla sconfitta di oggi sarà andare allo stadio domenica!