Corsa sul campo e speranza nel cuore e nella mente. Il Taranto targato 2016-2017 prosegue la preparazione nel ritiro precampionato di Camigliatello Silano al riparo da pressioni e voci ufficiose che darebbero la squadra dei Presidenti Zelatore-Bongiovanni tra le dodici squadre che andranno a comporre, per volere della Lega, la prossima Lega Pro con il nuovo format a sessanta squadre. Alle 19.00 di ieri è scaduto, infatti, il termine per la presentazione delle domande di ripescaggio. Il Taranto, secondo le prime indiscrezioni, occuperebbe la decima posizione in classifica e, in virtù di alcune rinunce da parte di altre società, allo stato attuale sarebbe in terza serie. A descrivere le sue sensazioni e quelle dell'intero gruppo dopo i primi quattro giorni di ritiro al fresco dei monti della Sila ci pensa Francesco Pambianchi, uno dei pochi reduci dalla passata stagione con un intento ben preciso.

Vogliamo ben figurare "In questi giorni ci stiamo allenando molto sotto l'aspetto fisico, la condizione atletica è un fattore importante; inoltre con il mister stiamo lavorando sugli aspetti tattici e sul modulo che andremo ad utilizzare. È chiaro che in questo momento la squadra è molto giovane, sicuramente nei giorni a venire verrà integrata per formare un gruppo competitivo che possa disimpegnarsi bene sia in serie D che, come tutti ci auguriamo, in Lega Pro".

A proposito dell'attesa del ripescaggio che in questo momento sta coinvolgendo l'intera cittadinanza sportiva, il difensore nativo di Urbino traccia le linee guida da seguire da parte di un gruppo che sogna il grande salto ma non deve deconcentrarsi.

Testa al campo e dita incrociate "Per quanto riguarda la possibilità di ripescaggio, l'esito si conoscerà solo il 4 agosto per cui attendiamo, ci alleniamo con impegno e incrociamo le dita con l'auspicio che si possa essere ripescati".

I valori tecnici ed umani espressi sul campo nelle passate stagioni gli sono valse la riconferma e l'apprezzamento da parte della tifoseria ionica, la quale lo vedrebbe volentieri come il prossimo capitano del Taranto dopo l'addio di Giuseppe Genchi.

Non penso alla fascia da capitano "Sono rimasto a Taranto volentieri; dopo l'ottima stagione che abbiamo disputato lo scorso anno sono stato riconfermato dalla società e di questo sono molto fiero. Credo nella possibilità di giocare in Lega Pro con la maglia rossoblù; per me si tratterebbe del coronamento di un sogno. Sinceramente alla fascia da capitano non ci penso, sarebbe un onore, ma la mia priorità è quella di far bene; sarà il mister a decidere chi sarà il capitano. Per quanto mi riguarda cercherò di meritare sul campo la fiducia dell'allenatore; per essere un calciatore del Taranto bisogna dare sempre il massimo non solo la domenica ma anche durante la settimana".

I concetti dell'importanza del gruppo e dell'aiuto reciproco, tanto cari a mister Papagni, sembrano già i capisaldi della nuova squadra che prende forma. Pambianchi dice la sua sul ruolo del tecnico biscegliese alla sua terza avventura come allenatore del Taranto.

Papagni tecnico preparato: "Conosco Papagni solo da una settimana; tuttavia abbiamo avuto modo di parlare e confrontarci e mi sembra un tecnico preparato sia sotto il profilo umano che professionale, sono convinto che la sua esperienza farà la differenza. Per quanto concerne il gioco che andremo a proporre, non essendo ancora al completo, non ci stiamo focalizzando su uno schieramento ben preciso. Sarà il mister a decidere se utilizzare il 3-4-3 o il 3-5-2 ma credo che ancora sia presto per parlare di numeri. Adesso il nostro unico scopo è quello di allenarci per farci trovare pronti ai nastri di partenza".