IL DOPO TARANTO-SERPENTARA 2-3

Il dado è tratto...

Sconfitti, beffati e umiliati dal Serpentara!
   Massimo Buzzacchino

18 Aprile 2016 - 13:29

Tempo di lettura: 2 minuti

Suicidio rossoblù! E’ una giornata da mille (pianti) e una notte, un match che fa da contorno ad un pomeriggio horror! E’ la cornice di una gara in cui il Taranto fa harakiri e getta al vento probabilmente un campionato. Non bastano quasi sei mila spettatori, il Serpentara pressa, lotta, perde tempo ed anche grazie al signor arbitro Turchet (prestazione indecorosa e sconcertante) per un giorno diventa la “squadra fenomeno”. Continuando a far sentire grandi le squadrette, cosìcchè questo Serpentara della città laziale di Bellegra, mai sentita sino ad ora, gioca la partita della vita. La sfida è la sintesi tra una squadra obbligata a vincere per la promozione ed una bisognosa di punti salvezza.

Nel secondo tempo si gioca pochissimo, pseudo feriti doloranti ed immobilizzati per terra ed un rigore assolutamente inesistente contro. E’ un pomeriggio dove va tutto male e nulla nel verso giusto, qualche sostituzione discutibile, un atteggiamento sicuramente da rivedere della squadra, pochissimo gioco, gravi disattenzioni difensive ed il primo gol del Serpentara sotto l’incrocio che riuscirebbe una volta dopo mille tiri! Si perdono oltre 10 minuti nel secondo tempo per interruzioni vari e quelli di recupero saranno appena 6. Insomma è un pomeriggio da incubo! Non ci sono però alibi, il Taranto è il primo indiziato reo di non aver messo in campo il cuore e l’orgoglio che gli avrebbe permesso di agganciare il primo posto in condivisione con la Virtus. Bisognava soltanto vincere. Sprofondiamo a meno tre punti ad appena 3 giornate rimanenti ed è solo la matematica a non condannarci momentaneamente. E’ un clima surreale al termine, visto e rivisto anni addietro. Una squadra più affamata di primato avrebbe messo in campo più attributi, più grinta e passione.

Dovevamo essere gladiatori in campo, ma il vero spartano sarà il silenzio, ce ne andiamo a testa bassa stanchi di soffrire. Le stagioni si vincono tra Novembre e Marzo senza rincorrere incessantemente. Il campionato è ancora aperto, ma lo dice solo la matematica, noi ci rassegneremo anche per quest’altro campionato a terminarlo dietro gli altri aspettando l’aritmetica che consacrerà il verdetto. Quel verdetto che dirà che il vento non cambia e che finisce sempre così...

Resta sempre aggiornato!

Invia un messaggio WhatsApp al 380 762 9286 con scritto "Iscrivimi"
Seguici sul nostro canale WhatsApp (Clicca qui)
Seguici su Telegram (https://t.me/MRB_it)


NETWORK

Scroll to Top