L’amore non ha pretese né dubbi e senza sé e senza ma ti fa trovare sempre lì sui gradoni anche e soprattutto nel giorno dell’amore. Perché se molti innamorati erano intenti tra un piatto particolare od un contorno squisito, noi oggi come non mai, due polpette e via. E subito allo stadio. Pochi, pochissimi spettatori sui gradoni, un clima apparentemente mite ma freddo. La curva c’è ma nel silenzio più totale. Non ci sono tamburi, ne’applausi, soltanto qualche coro qua e la sparso e controverso. Insomma tutt’altro che una giornata d’amore!

Il Taranto vince 2-1 in una gara accesa ma che non regala spettacolo, da segnalare la 15ima rete di Genchi, qualche cambio tattico nello scacchiere rossoblù e la porta di De Lucia che riprende gol dopo 180 minuti. C’è poco da commentare dagli spalti se non i cori di disapprovazione anche quando il Taranto segna. “Meritiamo di più” è il tifo che ne esce da una curva oggi ridotta e striminzita. Cori di contestazione che la tribuna non digerisce e ne escono mugugni e boati l’uno contro l’altro: curva contro tribuna. Sembra una guerra tra poveri in cui in campo si cerca di fare qualche passo avanti ma dagli spalti se ne fanno due indietro. Una piazza che rema senza segnaletica, divisa e che naviga nella più totale delusione.

Mille tifosi sui gradoni sono pochi nonostante il Taranto in 3 giornate abbia racimolato 4 punti alla capolista portandosi a meno sei. Troppo difficile pensare al primo posto ma bisogna giocare partita dopo partita. Per fortuna sugli spalti c’è ancora chi oggi come non mai, il 14 Febbraio, si trova sempre li per amore a sostenere col cuore anche quando la nord è in silenzio. Auguri mio grande magico Taranto!