IL PUNTO
La difficile settimana post Fondi si conclude con la indispensabile vittoria del Taranto opposto alla ringiovanita (ed indebolita) truppa biscegliese. Le scelte tecniche, dopo l'accantonamento di Ibojo ed il lento (forse sin troppo lento) recupero degli infortunati di lungo corso Ammirati e Pambianchi, contano ben poco in questo difficile momento, drasticamente sintetizzato dall'esplicito striscione esposto in Curva per "accogliere" giocatori e staff tecnico in campo. In ogni caso, esordio... "Felice" per Gaetano in mediana, dove invece non trova posto Ciarcia'. Le motivazioni della rinuncia al Siciliano le conoscerà certamente meglio il mister e non potranno limitarsi al clamoroso svarione di domenica scorsa; il campo continua a dirci, però, che tra Marsili e Mbida probabilmente ne basterebbe solo uno e in questo momento l'ex gallipolino (opinione personale) si fa decisamente preferire. Tra le polemiche ed i silenzi, è inoltre passato in secondo piano il discorso calcio mercato. L'esigenza di accaparrarsi un buon (molto buon) prospetto classe '97 su quella fascia sinistra, c'era e rimane impellente. Più che la tecnica e la tattica potrà però, in futuro, la compattezza ed il furore agonistico; latitante in quel di Fondi, fondamentale da qui a fine campionato ed in primis nella prossima, quanto mai decisiva, trasferta di Francavilla. Ad attenderci, una capolista che strappa un buon pari a Nardò, al termine di una partita da bollino, o meglio...da cartellino rosso, finita con due espulsioni per parte. Ai biancazzurri mancheranno, di conseguenza, un "Riccio" ed un "Pino" ma non sarà certo una..."scampagnata". La vittoria servirebbe non solo per la classifica (lapalissiano), ma soprattutto dal punto di vista psicologico, per tentare un'impresa che (sia ben chiaro) la pochezza della prestazione di Fondi rende al momento utopistica.

L'APPUNTO
I tre punti erano fondamentali per non rompere definitivamente il giocattolo (e forse non solo quello). Sono arrivati meritatamente, anche se contro un avversario apparso piuttosto fragile; ciò ci consente di dare un senso alla sfida contro il Francavilla. È questo l'unico dato positivo di una domenica ancora troppo vicina alla debacle laziale per portare altri sorrisi. Domenica sapremo se questo campionato potrà riaccendere entusiasmi giustamente sopiti o le nostre ambizioni si riveleranno, per l'ennesima volta, soltanto sterili "Picci...de suenne".

IL DISAPPUNTO
Scrivevamo, sin dalle prime giornate, di un campionato piuttosto mediocre e, giornata dopo giornata, le conferme continuano ad arrivare. Basti guardare proprio il Fondi di Pochesci che, dopo aver rischiato di pareggiare contro un Taranto ridotto in 10 uomini per circa mezz'ora, ha subito altre tre reti contro i corregionali del Serpentara. Come dire..."la serpe in seno". Lo stesso Francavilla leader del girone, ha spesso sofferto contro squadre di medio-bassa classifica avendo però la capacità (e la fortuna) di conquistare la vittoria proprio negli ultimi attimi di gara. Il disappunto sta nel fatto che il nostro Taranto si è ben presto adeguato a questa mediocrità, con responsabilità più volte sottolineate e che diventa superfluo ribadire in questa circostanza. Restano i limiti caratteriali e di intesa di una squadra stravolta a gennaio e in cui i leader di un anno fa arrancano in mediana oppure mancano di lucidita' dal dischetto. Restiamo in attesa di catturare un buon segnale che ci consenta di "connetterci" al campionato senza veder apparire (come accaduto sinora) quella snervante ed insopportabile scritta..."Attendere prego"...