Maurizio Mazzarella | |
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La sconfitta di Cava ha lasciato il segno. La società rossoblu ionica credeva nella vittoria e se la truppa di Cazzarò avesse vinto, avrebbe incassato anche un premio particolarmente sostanzioso messo in palio dal presidente Giove. Nonostante però l'annunciata conferma del tecnico Cazzarò, il primo tifoso rossoblu ha deciso di staccare la spina una settimana e meditare sul futuro del Taranto.
Prima di decidere il futuro di Cazzarò bisognerà comprendere se verrà inserito nell'organigramma un direttore sportivo. L'ipotesi Montervino sembra ormai da considerare tramontata. La società non sembra gradire ritorni dal passato e qualora si dovesse optare per un responsabile dell'area tecnica sarebbe comunque un volto nuovo. Da scartare anche la possibilità di arrivare a Fernandez. Le richieste dell'ex Matera sarebbero troppo esose. Più concreta la pista Sergio, che ha ben lavorato nel suo periodo alla Cavese. L'ex calciatore della Lazio è già un consulente di mercato del Taranto e la scelta potrebbe ricadere su di lui a prescindere dai buoni rapporti con il direttore generale Montella.
Capitolo allenatore. Perdere a Cava non è piaciuto. Non è piaciuto il risultato, non è piaciuta la prestazione. Bisognerà capire se è giusto proseguire con Cazzarò o cambiare. Se si deciderà di dare una svolta si dovrebbe puntare su un tecnico d'esperienza, con Morgia della Nocerina che potrebbe rappresentare un profilo gradito. Non è un mistero che sia stato osservato con attenzione anche Taurino del Nardò, tecnico di prospettiva, considerato ancora acerbo.
Massimo Giove al momento è fuori Taranto e medita. All'inizio della prossima settimana, potrebbero essere sciolti i primi nodi. Intanto si sta lavorando sodo per l'iscrizione al campionato e per la prossima stagione, con la sede del ritiro già individuata.
Per quanto riguarda il ripescaggio l'aver perso a Cava ha ridotto le possibilità di tornare in Serie C. Salvo stravolgimenti, s'intende.