VERSO GRAGNANO-TARANTO

Campana, 'Taranto e il suo pubblico non c'entrano niente con la D'

A MRB.it parla il tecnico del Gragnano, prossimo avversario dei rossoblù

Rosario Campana - foto Luca Barone

   Angelica Grippa

13 Aprile 2018 - 13:23

Tempo di lettura: 4 minuti

Il Taranto dopo aver battuto in casa la Cavese, seconda in classifica, domenica 15 aprile affronta in trasferta il Gragnano, avvicinandosi sempre di più alla parte conclusiva e calda del campionato. Ascoltiamo le parole del Mister del Gragnano Rosario Campana.

Nelle ultime due giornate di campionato il Gragnano ha ottenuto due pareggi, vincendo però la partita di recupero nel mezzo con il Picerno. Risultati giusti?
"Oggettivamente le direi di si, ma per la propositività e la grande voglia di vincere messa in campo meritavamo forse qualcosa in più. Col Picerno abbiamo dominato tutta la gara, creando tante occasioni abbiamo vinto meritatamente".

Arrivati a questo punto del campionato possiamo tracciare un bilancio del percorso del Gragnano. Il suo qual è?
"Io amo farlo alla fine, nell'ultima giornata. Il nostro obiettivo come quello di ogni squadra italiana dilettantistica, tenendo conto delle grandi difficoltà economiche della rosa a soprattutto dell'età media di questa squadra 19 anni, era la salvezza. Le dico che la maggior parte degli addetti ai lavori ci davano come una fra le squadre più quotate per la retrocessione diretta, adesso invece stiamo lottando per tirarci fuori dai play-out. Direi che ne sono tanto orgoglioso, un bilancio positivo, ma ancora non abbiamo conquistato nulla, ecco perché e dicevo che lo si può fare solo in chiusura. Il cammino è ancora lungo e abbiamo da affrontare squadre importanti".

Quindi avete superato ogni previsione dell'esordio?
"Si abbiamo superato le previsioni dei cosiddetti addetti ai lavori, ma in ogni caso il nostro obiettivo reale è salvarci e noi non ci siamo ancora salvati".

Tatticamente quale gioco ha proposto per lo più la sua squadra durante questo percorso?
"Per le doti dei calciatori che ho in rosa abbiamo sempre giocato con il 4-3-3, mentre qualche volta per esigenza abbiamo ottimizzato una situazione cambiando modulo, qualche volta per limitare i danni, altre volte per essere più offensivi".

I momenti chiave di questa stagione. Quali sono stati i più grandi errori commessi e il momento in assoluto più bello?
"Credo che gli errori ci siano stati, ma molti di questi sono da affibbiare alla giovane età della rosa e alla loro inesperienza. I giovani possono avere grande esaltazione e dare il meglio, ma anche ingenuamente commettere errori. Noi ne eravamo consapevoli quando abbiamo costruito una squadra così giovane sapevamo che avremo però dei punti per l'inesperienza. Il momento più bello spero di vederlo ancora arrivare, quando giungerà la salvezza".

La classifica rispecchia il Gragnano in campo?
"Per quanto riguarda la classifica le dico che tolte le prime quattro squadre di questo campionato, che non sfigurerebbero nemmeno in Lega pro, per le altre è davvero difficile parlare di classifica. Noi tecnici andiamo a vedere più quello che abbiamo lasciato per strada di tutto quello che abbiamo invece guadagnato. Anche questo verrà valutata a percorso finito, un grande obiettivo per la squadra è ottenere anche un solo punto in più rispetto al suo valore reale".

Domenica affronterete il Taranto che ha battuto la seconda classifica. Cosa pensa del percorso di questa squadra?
"Non è stata una sorpresa che il Taranto abbia battuto la Cavese. Questa squadra ha una rosa che non ha nulla in meno nemmeno dello stesso Potenza. Hanno iniziato non al meglio e questo è stato l'errore trascinato durante il campionato pur credendoci sino alla fine. Il Taranto per pubblico, rosa, città, staff tecnico, ha una squadra di primo livello, domenica li affronteremo consapevoli di avere delle defezioni. Abbiamo calciatori infortunati e ad oggi non so ancora quale formazione mettere in campo".

Una domanda da allenatore, cosa si dice ai ragazzi in queste partite? Per affrontare e battere una squadra come il Taranto?
"Penso che più che dire un allenatore debba lavorare sul campo e cercare di poter affrontare squadre così forti con determinazione. Ho una frase che mi accompagna ad ogni nuova sfida, che non si è dato nulla finché non si è dato tutto".

Il Potenza è stata davvero la squadra più forte del Campionato?
"Se la classifica dice che è prima con un distacco di ben otto punti dalla seconda allora è così. Sicuramente è stata la più continua e costante nei risultati. Alla fine credo che chi arriva prima vince meritatamente il campionato, nulla è a caso".

Cosa si augura di vedere domenica fra Gragnano e Taranto?
"In primis una bellissima giornata di sport, poiché il pubblico di Gragnano accoglie tutti gli ospiti con grande attenzione e signorilità. Per noi è un onore affrontare una squadra come Taranto, forse è la prima volta che viene a giocare qui. Spero che i miei ragazzi ce la mettano tutta e noi abbiamo bisogno di punti per salvarci pur consapevoli dei nostri limiti contro una squadra forte come il Taranto. Solo a gara conclusa potremo tirare le somme e dire quanto siamo stati bravi".

Rosario Campana chiude l'intervista esprimendo la sua grande ammirazione per Taranto affermando: "Questa città non ha nulla a che vedere con la Serie D, sono molo onorato di affrontarli, ne ho grande stima".

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