AZ PICERNO-TARANTO 0-0

Taranto, un passo indietro. Ma Pellegrino non delude mai

D'Agostino non illumina, Ancora sempre fuori dalla manovra
   Emiliano Fraccica

18 Febbraio 2018 - 17:46

Tempo di lettura: 1 minuto

Pellegrino, 7: tante parate, si fa sempre trovare pronto e nega il gol alla squadra lucana.
Bilotta, 6: l'unico a salvarsi in difesa, ordinato e pulito nelle chiusure e nelle giocate.
Miale, 5.5: partita tesa e nervosa, solito giallo evitabile.
Rosania, 5.5: stesso vizietto del compagno di reparto, oggi non in giornata.
Cacciola, 5.5: fa rimpiangere Li Gotti sulla sua fascia, troppi errori.
Galdean, 5: match da dimenticare per il regista rossoblu, passaggi sbagliati a ripetizione.
Marsili, 6: a centrocampo è il solo a meritarsi la sufficienza, mette sempre il cuore oltre l'ostacolo.
Lorefice, 5.5: va a intermittenza, alternando buone giocate a sbagli grossolani (dal 34' s.t. Portoghese, s.v.)
D'Agostino, 5.5: pressato ossessivamente non riesce a mettersi in luce.
Ancora, 5: quasi sempre escluso dalla manovra, tocca pochi palloni e non si rende pericoloso (dal 14' s.t. Diakitè, 5.5: entra col piglio giusto dando vivacità all'attacco, poi si spegne anche lui nel finale).
Favetta, 5.5: in attacco è il più intraprendente, non trova il gol nel primo tempo, nella ripresa invece lasciato solo.

Cazzarò, 5.5: la squadra mostra un attaccamento e una voglia di vincere pari a zero, e non è questione di uomini ma di una mentalità che adesso non si trova più.

Picerno, 6: i padroni di casa fanno sicuramente più del Taranto, andando a sbattere spesso contro l'attento Pellegrino.

Arbitro, 5.5: il sig. Centi inizia male, qualche giallo mancato e gli animi che iniziavano a surriscaldarsi, poi nella ripresa le tensioni si placano anche per la sua buona direzione.

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