EVENTI

'Giornate Elleniche di Taras': l'evento per la prima volta a Taranto

Il legame fra Italia e Grecia attraverso riflessioni ed arte, lezioni del passato e meditazioni sul presente
   Alessandra Carpino

29 Novembre 2017 - 13:11

Tempo di lettura: 15 minuti

Sintesi di un’atmosfera panellenica. Sviluppata attraverso riflessioni e convegni, testimonianze e studi, rigorosamente nel rispetto dell’eredità della Storia e della Cultura, e nell’approfondimento dell’Attualità, fra Crisi e Bellezza. Il tutto sotto l’egida di un rapporto che affonda le radici nell’antichità e che conosce un’evoluzione destinata all’eternità stessa: quello fra l’Italia e la Grecia.E’ stato illustrato ufficialmente a Taranto il programma delle “Giornate Elleniche”, manifestazione itinerante che debutta nel capoluogo ionico. L’unicità di un Evento: le “Giornate Elleniche di Taras” si svolgeranno dall’1 al 3 dicembre: artefice e promotore dell’iniziativa è il professor Marco Galdi, Presidente della Società Filellenica Italiana, il quale ha coordinato il confronto al tavolo dei lavori insieme con la professoressa Maria Koutra, Presidente della Comunità Ellenica di Taranto “Maria Callas”, entrambi coadiuvati dal professor Andreas Andreou, Segretario della Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia.

“Le Giornate Elleniche nascono come appuntamento annuale dei filelleni italiani e della diaspora greca in Italia- esordisceMarco Galdi- Il filellenismo in Italia è un movimento antico, caratterizzato da un substrato culturale particolarmente impegnativo, poiché attraverso l’opera dei licei classici si forgiamo appassionati della Grecia. Da anni mancava una realtà organizzata di filellenismo a livello nazionale che, dal 2014, esiste con la Società Filellenica Italiana. A Taranto, antesignani di questa esigenza sono stati gli amici del Dopolavoro Filellenico, associazione presieduta dal professor Giancarlo Antonucci”. Racconta la genesi della speciale manifestazione, il presidente della Società Filellenica italiana: “La prima iniziativa inerente le Giornate Elleniche è coincisa con una settimana di convegni ed esibizioni svoltisi nell’antica Elea, poi le stesse sono state strutturate in tre giorni: la nuova formula è stata adottata a Cuma nel 2015 e nell’antica Pithekoussai- Neapolis (Ischia Napoli) lo scorso anno”. La scelta del capoluogo ionico come sede dell’evento è stata ponderata saggiamente: “Taranto vanta un ruolo straordinario nella storia greca, talvolta un po’ disconosciuto per la sua diversità: si tratta dell’unica colonia fondata dagli Spartani. Continua a esaltare una realtà di filellenismo importante- spiega il professor Galdi- Determinante è stata la strettissima cooperazione con la neonata Comunità Ellenica “Maria Callas”, presieduta dalla professoressa Maria Koutra, la quale testimonia la presenza della diaspora greca sullo stesso territorio”.Il progetto consta di una sinergia precisa fra enti: “La manifestazione si svolge ogni anno in una città diversa- commenta il presidente originario di Cava dei Tirreni- Stabilmente, l’iniziativa è organizzata dalla Società Filellenica Italiana, che mi onoro di presiedere, e dalla Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia, rappresentata dal Segretario Generale professor Andreas Andreou. Simboleggia il momento d’incontro ufficiale di tutte le aggregazioni di matrice ed ispirazione greca, esistenti da Nord a Sud, isole comprese”. Preziosa si è rivelata la collaborazione con l’Istituto per la Storia e per l’Archeologia della Magna Grecia, coordinato dal professor Aldo Siciliano: “E’ una perla, organizza da oltre cinquant’anni un Convegno che equivale ad un punto di ricerca storica ed artistica di altissimo livello, anche di valore didascalico. Forse non è un caso che l’organo sia stato creato a Taranto”. La componente ellenica sul territorio italiano è massiccia ed appassionata, e Marco Galdi la loda, dati alla mano: “Alla triade di Giornate che ci apprestiamo a celebrare parteciperà anche la Società Filellenica Lombarda, costituita da un anno. In Italia vivono circa 45mila greci, ma il numero è superiore ed aumenta a ben 400mila, considerando che gli ellenici che non hanno acquisito la cittadinanza italiana non sono stimati dall’Istat. Tutti preservano con orgoglio una forte identità greca”. E quella della Società Filellenica Italiana appare come una genuina missione di confronto e legame, spirituale e pragmatico: “Il nostro compito, da statuto, è chiaro: migliorare la consapevolezza, soprattutto al cospetto delle giovani generazioni, del debito enorme che la civiltà occidentale ha nei confronti dell’Ellade- chiosa il presidente Galdi- Noi non parleremmo come parliamo, non ragioneremmo come ragioniamo, non saremmo ciò che siamo se non fossimo “figli della Grecia”. Vale per tutti gli italiani, a maggior ragione per coloro che abitano nella magnifica Taranto, città votata ad antichissime tradizioni nel settore”.

Preservare orgogliosamente l’identità ellenica da una parte, esaltare e riflettere sull’eclettica eredità mutuata dalla stessa civiltà occidentale, accrescendo la consapevolezza del messaggio che la Grecia attuale continua ad offrire all’Europa, dall’altra: il ricco cartellone consta di riflessioni su argomenti storico-culturali, glottologici, archeologici; di originali seminari circa il turismo e le questioni economiche sviluppate sull’asse attuale italo-ellenica; di esibizioni artistiche inerenti la lirica ed il teatro; sino alle visite a museo e monumenti incastonati nella Città dei Due Mari. E’ prevista la partecipazione di Esponenti provenienti direttamente dal mondo Istituzionale ellenico.

Ardente ed ispirato è il messaggio elargito dal professor Andreas Andreou, Segretario della Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia: “La Federazione unisce quindici comunità operative sparse in tutta Italia: l’ultima in tema di genesi, e ne siamo felici, è la neocostituita Comunità Ellenica di Taranto.Il progetto della manifestazione consta della cristallina grecità profusa da Marco Galdi: un vero filelleno, è stato tra i pochi italiani ad aver dedicato un intero suo stipendio alla Croce Rossa Greca, nel momento di esplosione della crisi nel mio Paese- rivela-Desidero sottolineare due aspetti dell’evento in programma: innanzitutto, le affinità culturali che creano simbiosi fra la Grecia e la Magna Grecia, tematica costantemente approfondita da autori, conoscitori ed appassionati delle nostre “amate pietre”, dei nostri monumenti”. Metafore ed emozioni ad intrepretare il connubio indissolubile con la madre patria spirituale ellenica: “Volevo esaltare l’intimità ininterrotta dei nostri popoli, inaugurata ventisei secoli fa e mai compromessa, nemmeno durante le parentesi belliche- confida il professor Andreou- La manifestazione è inoltre inscenata sul doppio binario del “viaggio”. Il primo è documentato dalle rotte e dalla fondazione delle colonie antiche, le quali sono state scelte come ubicazione dell’evento, a partire da Velia (Elea) sino a Taranto, passando per Cuma e Pithekoussai (Ischia). Il secondo percorso, definito “contemporaneo”, inizia dal Romanticismo filellenico dell’Ottocento, che ha coinvolto tutta la nostra area, sino al turismo di massa dei nostri giorni”. “Ilviaggio moderno regala un’occasione di scoperta e riscoperta delle nostre origini: l’auspicio è quello di innamorarsi della nostra cultura, ed è un messaggio rivolto alle generazioni del futuro- precisa il sociologo di origini cipriote-E’ stato ripetuto che non si vive di “cultura”, che non si può sopravvivere dedicandosi alle arti: sono sciocchezze, poiché il percorso è sì arduo, ma eterno, completo, istruttivo al cospetto di esigenze e metamorfosi cronologiche”. Prevista la partecipazione di Esponenti provenienti direttamente dal mondo Istituzionale greco: “Adillustrare simili prospettive interverranno sia EvridikiKourneta, Segretaria Generale del Ministero del Turismo della Repubblica Ellenica, che Alexandros Triantafyllidis, Presidente della Commissione del Parlamento Ellenico per i greci all’estero- annuncia Andreas Andreou- L’Onorevole ChrysoulaKatsavria ricorderà la caratura della data del 9 febbraio, designata quale Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Ellenica: sarà effettuato il tentativo di proporla come tema per l’Onu, anche se i tempi tecnici di valutazione potrebbero essere lunghi”.

Le “Giornate Elleniche di Taras” beneficiano del patrocinio garantito sia dalle Autorità elleniche (Ministero del Turismo Ellenico; Commissione Speciale Permanente per la Diaspora Greca del Parlamento Ellenico; Ambasciate di Grecia e di Cipro presso la Repubblica Italiana), sia dalle Istituzioni italiane (Comune di Taranto, Provincia di Taranto, Regione Puglia, Marina Militare Italiana, Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", Dipartimento Jonico "Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo" dell'Università di Bari, Museo Archeologico Nazionale di Taranto- MarTa, Licei classici di Taranto “Ferraris-Quinto Ennio”, “Aristosseno” e “Archita”). La sinergia d’intenti è completata dall’opera delle associazioni: l'Istituto per la Storia e l'Archeologia della Magna Grecia, il Dopolavoro Filellenico, il Club Unesco di Taranto, KerameionOnlus, Neopolites-Nereidi di Taras, Nobilissima Taranto, Cavalieri de li Terre Tarentine, Semele Project, I Sedili di Napoli.
Un appello intriso di orgoglio, emozione e soddisfazione, quello regalato dalla “padrona di casa”, dall’artefice dell’organizzazione dell’evento unico sulle sponde dello Ionio: Maria Koutra ha propiziato appena un anno fa la creazione della Comunità Ellenica di Taranto“Maria Callas”. “La nostra associazione, fondata nel 2016, fa parte integrante della Federazione delle Comunità Elleniche d’Italia e, pur essendo giovane, ha operato sin dagli esordi con grande serietà ed impegno, al fine di ottenere un’armoniosa integrazione ed una vera collaborazione fra cittadini, nati in Grecia ma residenti a Taranto, anche da generazioni- commenta la presidente- Taranto è un’autentica testimonianza ed una sintesi storico-culturale straordinaria del passaggio dei greci in Europa, un crocevia strategico per le popolazioni giunte nel corso dei secoli, da Creta, dalle isole del Mar Egeo, dal Peloponneso e da Bisanzio, le quali hanno lasciato tracce indelebili di civiltà comune non solo nelle impronte archeologiche, ma soprattutto nei costumi, nella lingua, nello stile di vita, nelle tradizioni, nei mestieri”. “L’etimologia ellenica è inequivocabile: “Megale Hellas”, “Magna Grecia”- dichiara la professoressa Maria Koutra-La curiosità nutrita dai tarantini nei confronti delle proprie radici deve essere stimolata attraverso manifestazioni e conoscenza dei patrimoni, ideati dalla comune identità.Il nostro scopo non è quello di sostituire iniziative che da anni si succedono nel capoluogo ionico, quanto di integrarle al fine di facilitare la comprensione, curando sempre un occhio particolare verso i giovani, i quali hanno dimostrato un’assetata curiosità, una commovente disponibilità ed impegno per far rivivere le origini e le basi della comunità, finora prerogativa accademica. Per tale motivo, abbiamo invitato all’evento le personalità della scuola di Taranto, le quali offriranno il prodotto della loro opera pedagogica”. Un’opportunità di crescita e di reciprocità di esperienze: “In ottica futura, la nostra Comunità intende elaborare un piano che riguarda un fattore essenziale, che si spinga oltre la cultura e la storia: la creazione di un ponte naturale fra Italia e Grecia anche sotto il profilo istituzionale- ammette con fierezza Maria Koutra-Importantissimo evento, quello delle Giornate Elleniche: la nostra Comunità garantisce un umile contributo, per il grande sogno di rinnovamento e sviluppo che vedrà la nostra città proiettata verso il futuro, sempre all’insegna della saggezza”.

Ad sostenere la pregevole iniziativa e ad inaugurare la tre giorni con un Convegno dedicato appunta ai rapporti dell’antica Taras con entroterra e coste di matrice ellenica, è preposto l’Istituto Italiano Magna Grecia, coordinato dal professor Aldo Siciliano. ““Ognuno custodisce orgogliosamente il mondo greco nel proprio cuore. Il gesto di grande umanità compiuto dal nostro professor Galdi non è casuale, poiché appartiene a chi ha una cultura classica ed un amore per il territorio- afferma il presidente in questione- Quando si va in Grecia, si chiede un bicchiere d’acqua e nessuno te lo vieta: si dall’antichità, gli uomini che vivono sul mare hanno avuto sempre uno spiccato “senso di ospitalità”. L’Italia è figlia della Grecia: ricordiamo che piccoli gruppi sono approdati nel Meridione ed in Sicilia alla fine dell’VIII sec. a.C. ed hanno fondato una serie di colonie. Essi non hanno qui trovato un luogo abbandonato, ma indigeni ben organizzati, gli Iapigi, che si vantavano della propria cultura e di personali radici elleniche. Lo ribadiranno in fasi successive, anche in costante situazione bellicosa coi Tarantini”. Immancabile l’excursus storico ed intellettuale: “Il concetto di “acculturazione” è incredibile: nello scambio fra le persone, esiste già un’integrazione, un reale arricchimento reciproco- spiega il docente dell’Università del Salento- La presenza della Comunità Ellenica, del Dopolavoro Filellenico e delle varie Associazioni testimonia una sincera adesione alla civiltà ellenica antica e moderna. Rappresentano un’iniezione di entusiasmo, anche attraverso l’apporto dei giovani: ci carichiamo, non siamo il passato ma il futuro. E dobbiamo seminare, esattamente su un territorio che possiede un’ottima base culturale”. “I momenti devono essere storicizzati: alla fine dell’VIII sec. a.C. Sparta era una realtà ben diversa da quella successiva, in contrasto quotidiano con gli indigeni dell’Italia Meridionale, ma ha saputo crescere ed assumere un ruolo- prosegue nella sua dottrina-Altro luogo comune: “Taranto capitale della Magna Grecia”. Storicamente si tratta di una definizione inesatta, poiché la Magna Grecia non era uno Stato, ma un insieme di Poleis accomunato da un’unica origine ed un’unica cultura. Ad aggiungere l’aggettivo “Megale” furono gli ellenici trasferitisi nelle nostre terre: un’autocoscienza del livello al quale erano pervenuti. Riuscivano a dominare lo Ionio, il Tirreno, ed erano convinti di essere una realtà talmente significativa da imporsi ovunque. A tal proposito, è stato già definito il tema del prossimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia, in programma per fine settembre 2018: “La Magna Grecia ed il mare”. Opera incessante da parte dell’Istituto, la quale necessita di fiducia costante: “L’ISAMG offre una collaborazione a questa città, cerchiamo di aiutarla a creare una “cultura”: la sede è a Taranto, ma il progetto coinvolge tutto il Meridione. Invece di “inseguire” noi gli amministratori di Taranto, sarebbe bello se una volta gli stessi si ricordassero che esistono qui importanti istituti culturali, i quali possono garantire professionisti e referenti al cospetto diprecise situazioni scientifiche- catechizza Aldo Siciliano- Alla richiesta degli amici ellenici ho aderito con entusiasmo, insieme con l’organismo storico-archeologico che presiedo: la cultura, l’umanità e l’accoglienza sono valori sacri per tutti noi. La mia chiosa coincide con un augurio ai ragazzi, i quali devono credere nei propri ideali ed obiettivi, devono essere coerenti, impegnandosi senza scaricare le responsabilità nella gestione della “polis”, della “città”, per un futuro migliore.”

Pioniere del sentimento pan-ellenico a Taranto, incastonato in un’Associazione specialistica, votata a coniugare la lezione tramandata dalla Grecia in tutti i settori della vita, con una visione più moderna, spensierata ed originale della stessa Ellade, attraverso la condivisione di valori, tradizioni e culture, il Dopolavoro Filellenicocontribuirà alla tematica esclusiva della Giornata d’epilogo. Giancarlo Antonucci, presidente dell’associazione e docente, loda l’operato del suo gruppo di studenti: “Sarebbe semplice dichiarare di essere orgoglioso, felice di essere stato coinvolto in questa manifestazione dalla Società Filellenica, dalla Federazione e dalla Comunità Ellenica “Maria Callas”- esordisce- In realtà, consentitemi di conservare il mio orgoglio per i ragazzi: in questi giorni mi hanno fatto spesso commuovere per la loro volontà di “approfondire”. Noi abbiamo proposto di leggere alcune poesie greche in italiano: loro mi hanno chiesto di recitarle, di traslitterarle in greco moderno e di poter imparare la pronuncia, con la promessa di studiare in seguito la lingua attuale”. Ispirazioni fresche, inclinazioni da incentivare: “I nostri studenti sono disponibili a provare nelle scuole, sono persino venuti a casa mia, per affrettare i tempi della scrittura dei testi. Come amici, siamo stati in salotto, abbiamo riletto i versi ed affinato la pronuncia- rivela il professor Antonucci-Con loro stiamo preparando una sorpresa, la quale sarà offerta nel giorno che concorderemo con iresponsabili. Devo anche ringraziare le docenti che hanno accompagnato questa meravigliosa delegazione, ed i dirigenti per la loro disponibilità, nonostante inevitabili contrattempi dettati dalle esigenze didattiche”. Omaggi ed auspici per una collaborazione destinata a rafforzarsi: “E’ necessario ribadire che, per un’Associazione piccola come la nostra, essere stati di recente affiancati a Taranto dalla nascita della Comunità, e successivamente anche nell’organizzazione di questo grandissimo evento, non può che rappresentare un motivo di orgoglio per me, per il mio direttivo, per tutti quanti i soci che sicuramente accorreranno alla tre giorni della manifestazione- dichiara il presidente del Dopolavoro Filellenico- Quello che a noi manca qui a Taranto, purtroppo, è l’aspetto accademico: non abbiamo una cattedra di lingua e letteratura neogreca. A noi dispiace non avere un contatto frequente con l’Università. Altrettanto sono sicuro che, insieme con gli amici della Comunità e della Società Filellenica, potremo inaugurare ulteriori e preziose collaborazioni”.

Come anticipato, il vasto programma delle “Giornate Elleniche di Taras” dispensa momenti ludici, musicali e scenici. La presidente della Comunità Ellenica di Taranto, Maria Koutra, ha annunciato l’esibizione di eccellenti professionisti della lirica in occasione del concerto che concluderà gli incontri di sabato 2 dicembre, nell’elegante Salone degli Specchi in Palazzo di Città. Una coincidenza emozionante, offerta dal calendario, poiché si tratta della stessa data di nascita dell’artista Maria Callas, avvenuta 94 anni fa. L’appuntamento, che equivale ad un autentico omaggio alla celebre soprano ed alla poliedricità del suo timbro vocale, è appunto intitolato “Le varie metamorfosi dell’Arte Lirica”.
La giornata inaugurale di venerdì 1° dicembre, invece, consterà di un corollario sul palcoscenico del Teatro Tatà. “E’ in programma un adattamento delle Baccanti di Euripide, tragediografo del V sec.a.C. a cura di Semele Project, un gruppo teatrale che comprende artisti esclusivamente della scena tarantina, diretto da me. Il gruppo è supportato dalla Comunità Ellenica “Maria Callas” che ringraziamo tantissimo- è l’invito formulato da Christiana Troussa, responsabile della performance- Presenta al pubblico una rivisitazione della celebre opera euripidea, incentrata sul culto di Dioniso, non soltanto dio del vino e dell’ebbrezza, ma soprattutto dell’equilibrio fra razionale ed irrazionale, focalizzando i legami fra le culture greca e magnogreca. L’antica Taras è stata un centro di devozione verso tale divinità, attraverso i riti misterici a lui consacrati: le caratteristiche edonistiche sono state mutuate dai balli tradizionali come la tarantella o la pizzica salentina.”

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