Affrontiamo subito il tema legato alla sua squadra, il Gragnano come è stata costruito l'organico, basandosi maggiormente sui giovani o sugli uomini d'esperienza?
"Quasi esclusivamente sui giovani, vi militano solo due uomini d'esperienza. Una squadra giovane con una mentalità giovane. La media è 19 anni, 19 e mezzo massimo".

Ma quali sono i reali obiettivi di questa squadra per la stagione?
"Ambiamo sicuramente alla salvezza. La mia squadra è stata completata nella struttura nell'ultimo giorno utile per l'iscrizione, poiché è stata costruita dalle ceneri della passata gestione. Vi sono state difficoltà per far fronte ai vari pagamenti e allora quest'anno la società gestita da uomini di Gragnano, sta pensando di saldare tutti i conti economici. Inoltre si è rivolta ad un panorama prettamente giovanile non solo per una motivazione di bilancio ma anche per far tesoro di quelle che possono essere le qualità di calciatori giovani. Bravi sì, ma con la loro inesperienza".

Il campionato di Serie D Girone H, uno sguardo d'insieme.
"Noi come tutte le squadre giovani in questo campionato abbiamo alternato prestazioni importanti con delle disattenzioni che ci sono costate davvero tanto, togliendoci svariati punti in classifica. Ma considerando il nostro organico siamo più che soddisfatti dei risultati raggiunti sino a questo momento. Dobbiamo essere consapevoli però del fatto che si può fare meglio e che abbiamo ampi margini di miglioramento".

La classifica secondo lei dà ragione al campo?
"Nel caso particolare del mio Gragnano dico che dando uno sguardo ai singoli episodi che ci hanno parecchio penalizzato meriteremmo qualche punto in più in classifica".

Il Potenza è davvero imprendibile come capolista? Le quattro che seguono possono ancora tentare di raggiungerla?
"Io credo che il Girone H di Serie D sia il più tosto della categoria senza ombra di dubbio, si viaggia su livelli professionistici. E' un panorama complesso dove le prime squadre, se militassero nella Serie C disputerebbero un campionato da protagoniste, quindi tutto è possibile. L'anno scorso nello stesso girone il Bisceglie inseguiva a + 11 la capolista e alla fine credendoci ha vinto il campionato. Credo che le prime 4 o 5 possano tutte ancora aspirare alla vittoria".

A quali cambiamenti assisteremo dopo il mercato invernale di dicembre?
"Secondo me ci saranno cambiamenti, anche per le squadre più forti e soddisftatte perchè magari vorranno colmare quelle lacune emerse durante il percorso, mentre quelle che si sentono in bilico vorranno rafforzare i settori deboli completandosi. Ovviamente in seguito è sempre il campo che decreterà la validità delle scelte intraprese".

Cosa pensa invece della squadra del Taranto, dove la vede?
"Quando immagino il Taranto io immagino sempre una squadra professionistica sotto tutti gli aspetti. Ho avuto modo di venire a disputare gare importanti a Taranto nella mia carriera, e mi ha sempre lasciato quella sensazione di stare in una città che ha una squadra che merita il livello professionistico. Per me il Taranto in serie D è come una balena in un acquario, basta guardare i nomi che vi militano, di primo livello in tutti i settori. Sono ben organizzati e hanno calciatori che hanno vinto vari campionati. Ovviamente il percorso può donare autostima o fare l'esattamente il contrario disputando le varie gare, si possono perdere delle certezze".

A cosa assisteremo domenica, che partita si aspetta fra queste due squadre?
"Quello che posso garantirle è che noi ci giocheremo la partita a viso aperto, è questo il nostro modo di giocare a calcio. E' chiaro che il Taranto da ottima squadra qual è potrebbe metterci in condizione di difenderci tutta la partita, noi saremo pronti a fare barriera e fare di tutto per portarci il risultato a casa".