LE VOCI DI MRB.IT

L'Allineamento dei pianeti

Mille voci, soprattutto nella giornata di martedì, in merito alla cessione...
   Marcello Fumarola

19 Ottobre 2017 - 13:02

Tempo di lettura: 4 minuti

Mille voci, soprattutto nella giornata di martedì, in merito alla cessione del Taranto. Qualcuno ha parlato e parla insistentemente di un nuovo... "allineamento dei pianeti", con Giove predominante sugli altri; ma si sa che, in questi casi, l'incidenza degli altri pianeti è minima rispetto a quella del sole e della luna che, al momento, non sembrano ancora voler seriamente tramontare o eclissarsi.
Notizia importante, in ogni caso, quella del bilancio "preliminarmente" approvato, seppure con i voti contrari della fondazione che però, essendo in minoranza anche nel cda, non ha inciso sull'esito finale; probabilmente l'attenzione era già rivolta alla stesura di un comunicato "vuoto a perdere" (e di eufemistico c'è ben poco), nel quale nulla emerge in merito alle cifre (a quanto pare bisognerà attendere l'approvazione dei soci) e tanto si insiste su intenzioni di vendita palesate dalla proprietà solo nelle segrete stanze e non ancora con un comunicato ufficiale. Ci sarebbe, quindi, (il condizionale è d'obbligo in assenza di comunicazioni circostanziate) un cosiddetto sbilancio che ammonterebbe, secondo alcune indiscrezioni dei media e pertanto assolutamente da verificare, a 400 mila euro (alla data del 30 giugno scorso?). Chi acquista dovrebbe "ereditare" questa situazione, senza considerare, altresi, l'attuale bilancio trimestrale di una stagione nella quale gli incassi stanno mancando e di contro ci sarebbero alcuni ingaggi decisamente "fuori range". Non è dato sapere, inoltre (sempre a chi vi scrive) se il famoso mutuo sia compreso nelle cifre enunciate (dai media, come già detto, non dai "protagonisti").
In prospettiva di una trattativa di cessione, quei eventuali crediti dovrebbero essere inevitabilmente messi nella disponibilità degli acquirenti... Sempre però, torno a ripetere, che si voglia davvero vendere, volontà non chiara in quanto non pubblicamente confermata, magari con uno di quei chilometrici comunicati.
Nel frattempo, alla faccia dell'auspicato "volemose bene", si continua su ogni fronte (soprattutto da parte del cosiddetto "fuoco amico", ovvero da altri tifosi, con la fattiva collaborazione di taluna stampa) a creare alibi all'attuale gestione e scaricare ogni responsabilità sull'ambiente, su una tifoseria ormai facile "capro espiatorio" per ogni evenienza, forse colpevole anche dell'acqua che manca alle papere della Villa Peripato...Se non addirittura del rapimento delle stesse anatre, dopo vile aggressione a volto coperto e a colpi di spranghe.
Perché, mi chiedo, solo a Taranto bisogna essere in diecimila allo stadio, altrimenti ti minacciano di non iscriverti al successivo campionato?
Perché solo a Taranto la dirigenza può inveire ed apostrofare addetti ai lavori o semplici tifosi (gufi idioti etc) ma il contrario non è consentito?
Perché solo a Taranto chi offre notizie non ovattate da microfoni e penne addestrate, diventa disfattista? Il buon operatore è colui che tiene i toni bassi, o colui che più semplicemente tace ed acconsente?
E a quanti ci rimproverano di essere ormai diventati "tifosi amministratori", quando invece dovremmo limitarci a tifare e sventolare bandiere, vorrei chiedere quali siano le basi, i principi e gli obiettivi sui quali è nata e sui quali dovrebbe operare la fondazione?
La preoccupazione per una situazione societaria che non accenna a sbloccarsi (mi riferisco ad un cambio al vertice) offusca inevitabilmente il discorso tecnico sul quale poco incide, ne abbiamo già parlato, il giocare o meno a porte chiuse, visti gli ultimi spettrali scenari offerti dallo Iacovone.

Piuttosto è triste il forte segnale di disamore che giunge, una emorragia da bloccare ma, sia chiaro, se anche ci fosse l'auspicato avvicendamento, da queste parti saremmo sempre attenti; come accadeva dieci anni fa durante la gestione Blasi quando, con un eloquente striscione, si chiedeva "Impegno chiarezza ed onestà, per una grande società".
Chiunque dovesse cimentarsi in questo arduo e delicato compito, che sia disposto a dare senza pretendere. Faccia le cose per bene, cercando professionalità indispensabili per ottenere successi... e attenda fiducioso.
Le risposte arriveranno perché "il bello tira il bello"; invece a Taranto siamo, da troppo tempo, volutamente imbruttiti e questo vale, purtroppo, anche per discorsi e situazioni che esulano dal calcio e che non ho la presunzione di trattare in mancanza di sufficienti competenze.
Il degrado si nota, in qualche modo, anche sugli spalti... è innegabile. A livello di compattezza ho vissuto sicuramente un'altra curva ma, mi sembra giusto ricordarlo, si galleggiava tra serie B, da conservare stringendo i denti e a volte facendo miracoli, ed una Serie C affrontata sempre "a vincere". Tutta un'altra storia, tutto un altro "sangue" che rende assolutamente impossibile un paragone con la situazione attuale.
Insomma dopo aver trasformato Taranto nella città dei "tre mari", laddove il terzo è quello "di chiacchiere" che si stanno facendo in merito ad una eventuale cessione della società, sarebbe bello se la "lieta novella" fosse annunciata a cose fatte, evitando lo stillicidio di nomi ed ipotesi che creano solo confusione e false aspettative.
Chiediamo cose semplici...mica di un altro pianeta!

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