Angelica Grippa | |
|
Tempo di lettura: 3 minuti
In vista della sfida di domenica prossima tra Taranto e Az Picerno, con MRB.it ha parlato il tecnico dei lucani Pasquale Arleo.
Parliamo del presente. Da allenatore, parliamo della situazione attuale del Picerno e del campionato che state disputando.
"Abbiamo avuto un inizio abbastanza positivo, direi che siamo soddisfatti e spero tanto di continuare su questa falsa riga. Ma da uomo di esperienza so benissimo che le difficoltà arriveranno e allora le affronteremo".
Come organizza tatticamente questa squadra e come affronta nell'insieme le singole partite?
"Mi riconosco da sempre una buona capacità d’adattamento all’avversario. Sempre con grande umiltà, di volta in volta miro all’annullamento dell’avversario e in seguito cerco di imporre il nostro gioco".
E’ soddisfatto del mercato, ci sono stati grandi colpi?
"Si, sono molto soddisfatto. Ho avuto la possibilità con le parti di scegliere, una cosa che non capita spesso, non è poi così scontata. Tutto sommato le dico che siamo parecchio contenti, ora aspettiamo che parli il campo".
Come è stato composto l’organico della squadra per affrontare la stagione?
"La priorità assoluta della società e di tutti noi è stata comporre un gruppo pieno di motivazione, dove predominano i giovani. Ma il nostro obiettivo è chiaro, vogliamo la salvezza".
Come gestisce gli Under?
"Ho dato sin’ora a tutti la possibilità a rotazione di esprimersi, adesso è il loro turno di dimostrare le capacità e la voglia che hanno di aderire al progetto, al nostro progetto. Posso dire che fino a questo momento si sono mostrati meritevoli".
Quali sono gli obiettivi in questa stagione del Picerno?
"Saremmo felici se ripetessimo l’ottimo campionato della stagione passata, poi se andassimo avanti e prendessimo qualcosa in più saremmo super arci contenti".
Salto nel passato, la sua importanza esperienza al Potenza.
"Innegabile la portata della stagione, vincere il campionato nella mia città, inestimabile. Il terzo campionato vinto, trionfammo ai play-off e arrivammo in C, qualcosa di davvero sensazionale. Ne sono tanto orgoglioso, ma da allenatore del Picerno devo comportarmi da professionista e quando affronteremo il Potenza farò la mia parte."
Le esperienza che l’hanno maggiormente segnato lunga la carriera?
"Sicuramente annovero la salvezza con il Pisticci ai play-out, in una situazione alquanto disperata siamo riusciti a raggiungere un grande obiettivo. Poi elenco il primo campionato vinto col Potenza all’ultima giornata".
Un suo parere, e uno sguardo generico sul campionato che si sta disputando. Le squadre più forti e quelle più deboli?
"Penso francamente che sarà uno scontro a due, Potenza-Cerignola sino alla fine. Queste sono le più forti, figurano anche alcune meteore come la Cavase e il Gravina. Sono ben organizzate ma un gradino sotto le teste di serie. Il Taranto ha un grande organico, direi un’ottima squadra sulla carta ma farà fatica per l’enorme scollatura fra tifoseria e dirigenza".
Ecco, parlando della situazione tragica del Taranto, per lei il problema è l’enorme disaccordo fra le parti?
"Mi sembra abbastanza chiaro che giocare in un clima così ostile non sia facile per nessuno. Poi se pensiamo che ci sono ragazzi davvero giovani che devono gestire una situazione non idilliaca. Il problema fondamentale sta nella gestione di un brutto clima che si è creato nella città di Taranto."
Come si batte il Taranto? Da allenatore come l’affronterà?
"Ci proveremo domenica. Ho molte idee ma sicuramente non le svelo. Stiamo lavorando bene per affrontare al meglio una partita importante perché le ripeto che il Taranto, tolto l’aspetto prettamente psicologico, è un’ottima squadra".
Teme qualcuno o qualcosa in particolare?
"No. Tutto l’organico. Le dico che il Taranto è a livello della teste di serie come calciatori e nom ha nulla in meno del Cerignola. Detto questo ho grande rispetto ma non lo temo. Ci giocheremo la nostra partita e vedremo".