Marcello Fumarola | |
|
Tempo di lettura: 3 minuti
Stiamo vivendo la "Settimana delle moltiplicazioni". Nulla di biblico, ci mancherebbe, ma... a parte i punti in classifica, nei giorni post Pomigliano abbiamo assistito alla riproduzione di cose e...persone; ne parleremo cammin durante.
Partiamo da un dato: le rassicurazioni fornite a mezzo comunicato dalla società, in merito allo stato patrimoniale della stessa e, di conseguenza, alla sua vendibilità, mettono un freno (quantomeno a parole) alle voci relative a presunte "moltiplicazioni dei debiti". È chiaro però che tutto potrà essere più nitido ed inconfutabile solo dopo la visualizzazione ed approvazione del bilancio i cui tempi sono ormai più ristretti di un buon caffè... sempre sperando non sia amaro.
Dubbi sorgono su quanto si afferma, nel comunicato, in merito alle figure di Roselli e Damaschi. Che l'imprenditore umbro non avesse alcun incarico in società, nonostante il suo spiccato presenzialismo, è cosa a cui si può anche credere; ma che l'uomo dei comunicati accusatori e del progetto "nuovo e condiviso", ovvero Roselli, non rivestisse l'incarico di direttore generale, veniamo a saperlo solo ora, con stupore.
Anche sulla ostentata tranquillità e determinazione della squadra e dello staff tecnico, i dubbi si moltiplicano. Se, infatti, Cazzarò giudica vergognosa la prestazione di domenica scorsa e in settimana rassegna le dimissioni; se Pera depone le armi in campo e fuori e, quasi di conseguenza, perde fascia di capitano e probabilmente anche il posto in squadra, è chiaro come si siano moltiplicati anche i malumori nello spogliatoio; è un dato di fatto non certo una supposizione. Nel comunicato si torna, poi, a far cenno ai debiti "ereditati" dalle precedenti gestioni; a noi risultava una cifra, precisa ed ufficiale, fornita dalla fondazione subito dopo il disimpegno di Campitiello; nel caso specifico non possiamo sapere se si è moltiplicata anche la massa debitoria poiché, a quanto si evince dal balletto di comunicati con la Fondazione, questo bilancio pare essere depositato in quel di Fatima.
Notizia positiva è che il famigerato "no stè nisciune", pare sia stato ufficialmente soppiantato e smentito dalla fila creatasi per acquistare la società. La moltiplicazione degli acquirenti, quindi, addirittura 5 (si legge sempre nel comunicato) le proposte ricevute dall'attuale proprietà. Quanta grazia... Sant Antonio!
Nel frattempo giunge anche la moltiplicazione delle multe, mentre l'unico segno meno riguarderà i paganti in occasione di Taranto-Picerno che si giocherà in campo neutro ed a porte chiuse per i "fatti" (meglio fattacci) accaduti a Volla.
Perché se non si fosse capito, il rapporto con la tifoseria (se non tutta...quasi) è irrimediabilmente ed innegabilmente compromesso.
In tema di moltiplicazioni succede poi che, come in Thriller di Michael Jackson, tanti "morti viventi" si risveglino dal sonno; abbandonando le viscere della terra nelle quali si erano nascosti si agitano scompostamente, scoprendo e denunciando situazioni di cui parliamo, ma che soprattutto subiamo, ormai da anni. La moltiplicazione dei "redenti"... insomma.
Una sorta di "Alligalli rossoblu" nel quale aumentano i ballerini, spesso fuori passo e ancor più "fuori tempo"; ma mentre tutti danzano, noi, per coerenza e convinzione continuiamo a cantare, con Massimo Ranieri, "Adesso andate via"!
Premi e riconoscimenti per la coerenza ed univocita' di pensiero dimostrata non sono richiesti; il premio speriamo arrivi per tutti, perché checché ne dicano i "moralisti per caso" in giro per i social, ce lo meritiamo!
Pertanto, senza (ulteriore) astio la speranza è che tra quei cinque pretendenti ne scaturisca almeno uno in grado di farci sognare (come spesso succede quando i numeri in questione sono il cinque e l'uno); perché a noi interessa che i conti...tornino...e loro se ne vadano.
Magari ballando l'Alligalli!