LE VOCI DI MRB.IT

Allo Iacovone: dalla tigre... al leone

Dopo aver provato ad analizzare il match giocato e vinto dal Taranto...
   Marcello Fumarola

07 Settembre 2017 - 11:59

Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo aver provato ad analizzare il match giocato e vinto dal Taranto domenica scorsa, come preannunciato parliamo del "contorno", ovvero di quegli aspetti che, secondo alcuni, non dovrebbero interessarci e che invece sono la causa del disamore, della rabbia e della mancata partecipazione, tangibile domenica sugli spalti nonostante continui il gioco delle bugie sui numeri. In settimana, a seguito della querelle accrediti negati, anche la fondazione abbandona le "mezze misure" e sintetizza il suo pensiero giusto appunto in un chiaro "la misura è colma" (per noi lo è già da tempo). Questo però avviene di pari passo con una campagna di "incentivazione a frequentare lo Iacovone" molto diffusa; anche nei vertici della stessa Fondazione che forse, come accadde ai tempi della sua genesi sui resti della presidenza D'Addario, è consapevole che mancati introiti al botteghino pregiudicherebbero irrimediabilmente la gestione economica di questa società.

E di tutto il resto... di conseguenza. E si perché una squadra costruita sulla carta (per ora solo su quella) per dominare il torneo non si "mantiene" con qualche centinaio di paganti (paganti, non figuranti)...vero Presidè? E allora si iniziano a cercare capri espiatori, "compartecipazioni" ad un possibile fallimento (calcistico o meno) accusando i tifosi assenti. Nel contempo, però, si gonfiano i numeri quindi, mi chiedo, dove risiede la verità? Sui gradoni dello stadio o nelle confuse comunicazioni dei protagonisti? Il numero dei presenti (ma soprattutto dei paganti con relativo incasso), sta diventando, già dallo scorso anno, il classico segreto di Pulcinella (ogni riferimento è puramente casuale).

Ricapitolando: il "cronista aziendalista" ne vede addirittura tremila! Sarà l'effetto tequila ?!? Lo preferivamo sicuramente quando, dal Dall'Ara di Bologna, inveiva "radiofonicamente" contro la giacchetta nera Brignoccoli. Molto più genuino e soprattutto "wireless". La società riporta il dato "ufficiale" di Booking show diffonde che, però (si legge) parla di "circa" 2500; inutile sottolineare che un numero ufficiale non può essere "approssimativo", ma per qualcuno va bene lo stesso. Infine, per la Questura erano 1500... per gli juventini ovviamente 1502. Battute (stantie) a parte, agli occhi esperti di chi lo Iacovone lo ha frequentato costantemente, probabilmente c'erano meno di 1500 presenti, tra i quali abbonati, giornalisti e addetti ai lavori accreditati. E proprio tra gli addetti ai lavori, alcuni confondono addirittura dei murales per striscioni in Curva Nord, enfatizzando concetti di amore/odio e di diserzione scongiurata basati su elementi palesemente sbagliati; della serie: cosa non si farebbe per "Spall...eggiare" il duo !?!

A fine partita, invece, Volume e Damaschi rimuginano e si rammaricano per gli spalti tristemente vuoti. Insomma, dai, ci sarebbe solo da mettere "in contatto" la gamba destra con quella sinistra. E a proposito di Damaschi (semplice sponsor come da resoconti dei Cda diffusi dalla Fondazione, durante i quali la Zelatore ha così "presentato ed inquadrato" la collaborazione dell'imprenditore umbro), la sua (onni) presenza indurrebbe a qualche riflessione. La sua richiesta di armistizio, così come il suo immediato intervento subito dopo la manifestata (ed ingannevole) intenzione di cedere la società da parte del duo, sembrerebbero sintomatici di un coinvolgimento un pò più importante rispetto ad una semplice sponsorizzazione. Altrimenti ci si potrebbe aspettare, in sala stampa, anche la presenza del media partner, che invece rimane distante di nome e... di fatto. Che sia, il buon Damaschi, preoccupato da altro?... Che le previsioni prospettategli fossero di una "pesca" ben più generosa? Le maschere si mettono a Carnevale, qui converrebbe invece guardare in faccia la realtà, per non rischiare di trovarsi, a Natale, con le palle in mano. E quando si parla di abbassare i toni, bisogna capire che la tensione si crea attraverso realtà mistificate e verita goffamente nascoste.

Si crea (anche) negando l'accredito ad un giornalista indicato come pericolo per l'ordine pubblico, che poi però accede allo stadio con regolare biglietto che, potere del soldo, fa diventare questi "soggetti pericolosi" delle mansuete pecorelle. Insomma, un'altra pagina della enciclopedia della vergogna che si sta scrivendo da qualche anno a questa parte....Treccani...ovviamente.

Il Taranto, quello che sul campo vince in 11 (secondo l'Aversa anche in 12) contro 9, va ad Altamura. Banco di prova non indifferente contro una squadra reduce da una promozione e da un esordio con vittoria in trasferta in quel di Gragnano in una gustosa sfida tra "pasta e pane"; curiosità nel verificare se, al momento, la squadra possa esprimersi meglio fuori casa che non tra le mura amiche.

Se non dovessero vietarla mi aspetto di vedere, in trasferta, tutti i cuori rossoblu che erano presenti domenica, soprattutto in tribuna. Male che vada, a fine partita, una bella "mattonella" di pane, magari un selfie con il "figo" mister avversario, (l'ex rossoblu e Tarantino Luigi Panarelli), e si torna a casa... comunque vincitori. Solo per la maglia... (ricevuta in regalo).

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