Marcello Fumarola | |
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Qualcuno l'ha definita calma apparente e noi gli vogliamo credere. Dopo l'overdose di interviste che hanno avuto il potere di aumentare dubbi sulle reali motivazioni che spingono Bongiovanni e Zelatore a rimanere in sella ad un recalcitrante cavallo ed alimentare ulteriormente la rabbia per l'ennesimo scarica barile (già avvenuto nel campionato precedente) verso giocatori, tecnici e tifosi che esclude inopinatamente l'ipotesi di un corroborante bagno di umiltà con tanto di scuse da parte della società (come invece avvenuto in molte altre piazze retrocesse in modo più dignitoso) che al contrario si impettisce ed ostenta ambizioni di un campionato di vertice. Un vertice indefinito poiché non si è capito quanto in alto sia posto. Ciò preoccupa e non poco, in considerazione che in serie D o sei primo o sei nulla... E purtroppo lo sappiamo per consolidata recente esperienza.
Il neo direttore sportivo Volume si dice entusiasta e già operativo. Non possiamo che attendere le sue prime scelte per capire se si tratterà di altre nozze con fichi secchi nelle quali gli unici a rimetterci sono gli invitati, chiamati ad acquistare un costoso regalo per godere di un insipido menù. Caro Volume, vorrei ricordarti di tale Montervino (da me sovente criticato) che il primo anno con Campitiello presidente e Favo mister (competenze tecniche ed economiche quindi) portò a Taranto over come Genchi, Marino e lo stesso Pambianchi; under come Mirarco, Porcino, Gabrielloni e Cicerelli. L'anno successivo, con Cazzarò in panca e l'attuale proprietà, abbiamo goduto degli Improta, Verdone, Guardiglio ed altri "scarti". Te lo dico perché dopo aver scelto Cozza (a proposito: la dottoressa dice che lo ha scelto lei... mettetevi d'accordo) dovrai lottare quotidianamente con "la testa del pesce". E poi ti prego, almeno tu, anche sottovoce, spiegaci questa "toccata e fuga" a 4 mani (strette solo per le esclusive fotografiche) di Damaschi/Zelatore. Amore finito ancor prima di nascere?
In ottica calciomercato, qua e là si leggono, come ogni anno, quasi sempre gli stessi nomi (alcuni anche preoccupanti in quanto usato anche di terza mano) che però spesso nascono semplicemente dalla irrefrenabile esigenza di qualche ormai noto "bombarolo da strapazzo" di attirare l'attenzione, anche con "editoriali a tempo" firmati da Harry Potter, che appaiono sul web per poi sparire misteriosamente.
Nel frattempo Cozza, annunciato ufficialmente, tace... Quindi potremmo dire che "acconsente" (ma anche no). Da quanto trapela, il mister vorrebbe ricostituire tutta "la zoca" della sua ex squadra. Anche qui staremo a vedere perché, situazione decisamente da scongiurare, "la cozza saltata in padella" a sto giro rimarrebbe davvero indigesta.
Anche per quanto concerne il settore giovanile non ci sono novità ufficiali da registrare. Personalmente (l'interessato spero non me ne vorrà) auspico una scelta in controtendenza con il passato: il nome (e la nomina) di Sergio Mezzina rappresenterebbe infatti un segnale fortissimo; volontà di imprimere un input diverso a tutto il settore (senza nulla togliere a chi ha ben lavorato sinora). Più impossibile che difficile rivedere l'ex responsabile del settore giovanile della Reggiana operare in Patria, lo so... ma a sperare non si paga nulla.
Ultimo argomento di cui si parla insistentemente in questi ultimi giorni è correlato al malcelato interesse da parte di Luigi Blasi di tornare a fare calcio, a "fare il Taranto" come s è detto in giro. Ebbene, qui non si tratta di sponsorizzare un passaggio di consegne "per partito preso"; più semplicemente vorremmo ritrovare il gusto di vincerla una partita ogni tanto... giusto per. Ben consapevoli delle "negligenze gestionali" palesate dallo stesso Blasi che può però mettere sul piatto della bilancia campionati di tutt' altro livello tecnico e soprattutto emozionale. Sappiamo bene quale sia il suo obiettivo primario (leggi gestione dello stadio) e pertanto, in ogni caso, sarà fondamentale il risultato delle urne per capire e valutare eventuali margini di manovra e dialogo.
In tal senso mi piace riportare "pari pari" le considerazioni di un amico fuorisede che, memore delle pretestuose ripicche del passato tra amministrazione e società (Blasi... nello specifico) mi ha scritto quanto segue: "Ci vogliono persone aperte ed intelligenti, che lascino stare invidie, gelosie, spocchiosità e quant'altro. Le soluzioni ci sono, bisogna solo avere la volontà di attuarle, di fronte alla utilità/ vantaggio dell'intera città, anche se il tuo interlocutore ce l'hai "sulle palle". E allora continuiamo ad attendere, sempre disturbati dai nostri dubbi sul perché nonostante critiche, presunti debiti ed offese ricevute; nonostante un ambiente ormai stressato ed ostile; nonostante le incompetenze tecniche e di gestione degli uomini palesate negli ultimi anni da questa dirigenza, anziché chiedere scusa ed ascoltare eventuali offerte (oltre Blasi, la soluzione non era poi così...Distante) si sceglie di non lasciare e, con ogni probabilità, men che meno di raddoppiare gli sforzi. Perché se è vero come è vero che "perseverare è diabolico" beh allora... Benvenuti all'inferno!