Roberto Orlando | |
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Il rapporto tra il primo cittadino di Taranto e la principale realtà sportiva cittadina è sempre stato "intenso"; il Sindaco ha dovuto ascoltare e farsi portavoce dei diversi interlocutori che ruotano intorno all'universo pallonaro, dai tifosi ai vertici societari, dal mondo imprenditoriale ai legittimi interessi cittadini. Dal Cito del "Castellaneta v'attocche" alla Di Bello e il suo ruolo di intermediario negli anni di Pieroni, a Stefàno e i difficili rapporti con Blasi a… Stefàno bis e i suoi ottimi rapporti con D'Addario, il feeling tra il primo cittadino di Taranto con i "padroni del pallone" ha vissuto di alti e bassi.
Mantenendo volutamente il discorso esclusivamente sul calcio a Taranto, abbiamo voluto porre un paio di domande ai candidati sindaci alle prossime amministrative di Giugno per conoscere, a grandi linee, quale sarà l'approccio del prossimo inquilino di Palazzo di Città e della sua giunta verso i colori rossoblu:
1. Negli ultimi venti anni abbiamo sentito parlare troppo spesso di “cittadelle dello sport” e progetti importanti per rilanciare non solo la prima squadra, ma anche le attività giovanili e collaterali a favore della comunità e della gestione imprenditoriale del calcio a Taranto: qual è il Suo programma per l'impiantistica legata allo stadio (campo B, ripristino e sfruttamento dedicato nei settori e negli spazi non agibili)?
2. Sulla scorta del cambiamento sociologico del ruolo degli stadi in Europa e in Italia, sarebbe favorevole a facilitare ed incentivare i progetti sportivi ed imprenditoriali nascenti dalla società del Taranto F.C., come, ad esempio, lo sfruttamento di alcuni spazi dello stadio per attività commerciali legate alla squadra o al tanto atteso museo del Taranto?
Contattati tutti i 10 candidati sindaco via email il 16 Maggio e ponendo come scadenza il 31 Maggio, il nostro ringraziamento va ai cinque candidati che ci hanno gentilmente risposto. In ordine alfabetico:
Massimo Brandimarte
Vincenzo Fornaro
Pino Lessa
Luigi Romandini
Franco Sebastio