Redazione MRB.it | |
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1. Negli ultimi venti anni abbiamo sentito parlare troppo spesso di “cittadelle dello sport” e progetti importanti per rilanciare non solo la prima squadra, ma anche le attività giovanili e collaterali a favore della comunità e della gestione imprenditoriale del calcio a Taranto: qual è il Suo programma per l'impiantistica legata allo stadio (campo B, ripristino e sfruttamento dedicato nei settori e negli spazi non agibili)?
"Taranto deve compiere un salto di qualità anche rispetto all'impiantistica sportiva, a cominciare dal calcio, ma non fermandosi a questo ambito. In premessa voglio sottolineare che se sarò eletto sindaco lavorerò, insieme alla mia squadra di governo, alla creazione di un'apposita Fondazione Sportiva Taras 2723 che sarà la cabina di regia dell'ente comunale, con tutte le associazioni presenti sul territorio, per dare vita ad una concreta progettualità ed al reperimento di fondi e di spazi in cui realizzare nuovi impianti.
Sul tema specifico del calcio, Taranto esce da cocenti delusioni. Anche in questo settore, bisogna avviare una nuova stagione. La questione legata all'agibilità dello stadio nella sua interezza non è affatto secondaria, anzi è sostanziale e fortemente simbolica e va affrontata e risolta con grande determinazione. A mio avviso, anche in questo ambito è necessario un approccio nuovo che apra al protagonismo delle società sportive. Il calcio è cambiato e Taranto sembra non essersene accorta. Gli enti pubblici non hanno più le risorse finanziarie di cui disponevano anni fa, per cui occorre pensare a progetti di finanza che vedano il concorso pubblico/privato, per restituire piena agibilità, decoro e una moderna funzionalità al glorioso Stadio Iacovone".
2. Sulla scorta del cambiamento sociologico del ruolo degli stadi in Europa e in Italia, sarebbe favorevole a facilitare e incentivare i progetti sportivi e imprenditoriali nascenti dalla società del Taranto F. C., come, ad esempio, lo sfruttamento di alcuni spazi dello stadio per attività commerciali legate alla squadra o al tanto atteso museo del Taranto?
"Ritengo che il calcio, oltre a turbare il sonno di noi tifosi dei colori rossoblu, sia un formidabile strumento per promuovere la città. Uno stadio moderno, funzionale, aperto, diventa motivo di attrattività turistica. Le grandi società calcistiche europee hanno fatto nei loro stadi musei, ristoranti, store per la vendita di merchandising, per cui sono molto favorevole a realizzare anche a Taranto attività di questo genere e penso che il Comune dovrebbe creare tutte le condizioni (nei limiti delle sue competenze) per agevolare questa positiva evoluzione degli stadi. Il Taranto calcio ha un passato glorioso che deve trovare una sede idonea per una narrazione che renda merito al blasone dei nostri colori sociali".