IN TIFO VERITAS

Casa... dolce casa

Galeotta fu la foto 'in eccezionale esclusiva' della stretta di mano...
   Marcello Fumarola

01 Giugno 2017 - 10:09

Tempo di lettura: 6 minuti

Galeotta fu la foto "in eccezionale esclusiva" della stretta di mano tra l'imprenditore umbro Damaschi e la dottoressa Zelatore. Accordo sancito? Ma anche no! Infatti, dopo le notizie (infondate) sparate come mortaretti su alcuni siti web, è bastata una intervista rilasciata dallo stesso presidente per tornare ancor più nella totale incertezza ed insoddisfazione generale. Il trucco c'è... e si vede pure. Sembrava decisamente strano che attraverso una "semplice" sponsorizzazione la new entry potesse ottenere la completa gestione dell'area tecnica. Come faceva simpaticamente notare qualcuno, sarebbe stato un pò come se la composizione della squadra e dello staff tecnico negli anni scorsi, fosse stata demandata alla... Birra Raffo (beh... quantomeno sarebbe stata una rosa spumeggiante).

Sorgono e permangono quindi un bel pò di dubbi, anche agli occhi dei meno attenti, sulle effettive modalità di intervento (tecnico ed economico) da parte di Damaschi. I dubbi sorgono anche sul reale ruolo che assumerà l'attuale proprietà. Siamo di fronte ad un malcelato bluff? Si tratterà forse di attendere tempi tecnici ed alcune scadenze prima di defilarsi completamente? Cosa potrebbe succedere quando due caratteri molto effervescenti come quelli del giovane Volume e del più esperto Bongiovanni, verranno a contatto? E infatti proprio in tal senso si vanno ad incastrare (smentendo clamorosamente i soliti ben informati) le dichiarazioni rilasciate dalla Zelatore che rivendica la scelta di Volume quale direttore sportivo (su questo potevamo quasi giurarci), nonché le successive decisioni sullo staff tecnico, sminuendo il ruolo di Damaschi a quello di una sua eventuale, futura sponsorizzazione. Una sorta di "vengo anch'io? No tu no" o, se preferite, il solito "Tutto cambia affinché nulla cambi".

Anche per chi scrive (e per molti altri, credetemi) cambierà in effetti ben poco: con questa guida societaria, l'assenza dai gradoni non è diserzione ma più semplicemente un atto dovuto. Come si fa infatti, a fine intervista a parlare di "chiavi di casa affidate a qualcuno che ha tradito !?!" Di quale casa parla, Presidente? Di quella che non avete saputo costruire ad agosto, ristrutturare a gennaio e che avete abbandonato alla sua fatiscenza ben prima della fine del campionato? Quella casa per accedere alla quale bisognava pagare un fitto salatissmo? Se il messaggio fosse ancora poco chiaro, sappiate che le vostre minacce sono più vergognose di qualsiasi photoshop. Con voi sull'uscio d'ingresso lo Iacovone, nonostante la legge Merlin, sarà per noi una "casa chiusa"... a oltranza. E poco conta se la vostra presunzione ci porterà a dormire sotto i ponti perché di questi tempi (Crotone docet) "il cielo è sempre più blu".

In questo contesto di ulteriore incertezza si inserisce l'intervista televisiva rilasciata (strategicamente?) da Gigi Blasi nella quale l'ex Presidente lascia intendere la palese volontà di rimettersi in ballo ma pone come condizione "in...Sindac...abile" che il prossimo primo cittadino lo vada a chiamare cantando: "Torna... sta casa aspett a te", consegnandogli le chiavi dello Iacovone. Ipotesi al momento ancora molto difficile, se non impossibile, da realizzare. Mi piace però riportare alcuni passaggi del suo intervento, in particolare quando ammette (lui si) di aver commesso degli errori o quando afferma che "a Taranto anche quando la situazione è difficile bisogna sentire... l'odore bello".
Per non parlare poi della "mise e della location" dell'intervista: con tutta la buona volontà difficilmente paragonabile alle serrande abbassate in un angusto sgabuzzino. Ché anche l'occhio vuole la sua parte! In ogni caso la "collaborazione" (?) con Damaschi dovrebbe (ma anche qui i dubbi restano) dare i suoi primi frutti (di mare per la precisone) con la scelta, possibile, non probabile e men che meno certa, di Francesco Cozza come allenatore.

Che non avrebbe ovviamente difficoltà di ambientamento nella nostra città dove la cozza è di casa e che sarebbe stato ottimo anche quale amo per il "ripescaggio", se non fosse che questa opportunità, stavolta, è destinata, in virtù delle nuove norme, a rimanere un sogno irrealizzabile (per la proprietà probabilmente avrebbe rappresentato un autentico incubo). Battute a parte, anche nel settore giovanile si propettano grosse novità. La Fondazione pare abbia confermato il proprio disimpegno, (giustificato da 12.000 plausibili motivazioni), ma non è detto che "la... troccola" del comando passi a chi è in ossequiosa e devota attesa...da tempo. Ci sarà da interrogarsi, in futuro, sul ruolo dell'Aps che dovrebbe ormai riguardare esclusivamente il "controllo" della gestione economica della società. Con gli attuali "vuoti di informazione" in merito a mutui, pagamento Iva e situazione finanziaria in generale, vi prego non mi chiedete le modalità e l'incisività con la quale viene esercitato questo controllo... Mi mettereste in palese difficoltà.

Resta, per molti, l'esigenza di un passaggio di consegne societario con definitiva uscita di scena da parte di chi ha mestamente e colpevolmente riportato la squadra in D e non gode della fiducia dell'ambiente. Ambiente che manifesta il suo disappunto anche se la contestazione messa in atto, come già detto, ha imboccato una strada sbagliata. Qualcuno voleva fare cose "da...maschi" ma ha finito invece col "mettere a nudo" soltanto le proprie incoerenze stagionali, preferendo striscioni ed adesivi non griffati ad un ben più efficace, esplicito comunicato ufficiale con il quale prendere reale posizione contro questa dirigenza (cosa avvenuta solo da parte di un gruppo della Nord). Un pò come quando la tua innamorata ti tradisce ma tu fai finta di non accorgertene per mesi e mesi. Arrivano in tanti a "violare la tua casa"...ma a te va bene lo stesso. Arrivi anche a "fare a botte" per lei...ma solo quando la trovi nel letto con l'amante, perdi la ragione ed inizi ad insultarla pesantemente; ma è clamorosamente troppo tardi perché... come si dice a Taranto, ormai sei "Curnute, mazziate...e cacciate de case".

Vi invito, infine, ad una riflessione: dalla presidenza D'Addario, a seguire, la costante è una sola: il fondamentale ruolo rivestito, nella scelta dei patron di turno, dai tifosi. E sono state stagioni di fallimenti... E allora sarebbe il caso di scendere da piedistalli sempre più traballanti e farci la classica domanda: Non è che, alla fine, stavamo decisamente meglio quando credevamo di stare decisamente peggio? Secondo me si... Pertanto non ne abbiate a male ma... Venavitascè... ognune alle case vuestre.

Resta sempre aggiornato!

Invia un messaggio WhatsApp al 380 762 9286 con scritto "Iscrivimi"
Seguici sul nostro canale WhatsApp (Clicca qui)
Seguici su Telegram (https://t.me/MRB_it)


NETWORK

Scroll to Top