L'ultima tappa per velocisti dell'edizione numero 100 del Giro d'Italia prima dell'ultima settimana ricca di grandi salite non poteva che vedere l'affermazione del mattatore incontrastato delle volate sino ad ora. Il colombiano Fernando Gaviria giovanissimo ventiduenne corridore della Quick Step si è reso protagonista di una volata cominciata nelle retrovie ma che agli ultimi centocinquanta metri ha fatto registrare un assolo incredibile dello stesso Gaviria il quale ha trionfato per la quarta volta in questo giro dopo i successi di Cagliari, Messina e quello di ieri sul traguardo di Reggio Emilia. Si tratta di uno dei più giovani corridori a vincere un così alto numero di tappe alla corsa rosa dopo Beppe Saronni e Damiano Cunego. Il corridore della Quick Step ha bruciato sul tempo Bennet e Stuyven.

La tappa ha preso il via questa mattina da Reggio Emilia con la notizia del ritiro di Geraint Thomas, uno dei corridori più forti in gruppo il quale ha alzato bandiera bianca a causa dei postumi della caduta patita sul Bloclaus. Dopo pochi chilometri è stata l'ennesima fuga a ravvivare la gara con l'azione di tre corridori: Matej Modroric ( UAE Emirates), Vincenzo Albanese ( Bardiani CSF) e Pavel Brutt ( Gazprom). I fuggitivi hanno raggiunto un vantaggio massimo di 2' e 30'' ma il gruppo capeggiato dalla maglia rosa Domoulin non ha mai mollato la presa in vista di una delle ultime occasioni pe i velocisti. A 20Km dalla fine il trio di battistrada è stato così raggiunto dal gruppo il quale ha dovuto fronteggiare anche oggi delle raffiche di vento. Si sono subito attivate le formazioni dei velocisti con la classica disposizione a ventaglio. Proprio in questi frangenti alcuni corridori sono rimasti attardati a causa dell'andatura.

Ma nei pressi del traguardo tutte le formazioni dei favoriti hanno risposto all'appello con Richeze, compagno di Gaviria il quale è entrato a stretto contatto prima con Ewan e poi con Bennet nella lotta per una posizione migliore.

A Centocinquanta metri dal traguardo il corridore colombiano aveva uno svantaggio di qualche metro rispetto agli agguerriti avversari ma con uno sprint da cannibale ha messo tutti in fila conquistando il suo quarto successo di tappa e mantenendo la maglia ciclamino.

Grande soddisfazione del corridore Quick-Step: “ Quando si vince contro questi grandi corridori la soddisfazione non può che essere enorme. Oggi il mio ringraziamento ancora unnto ancora una volta va alla mia squadra per il lavoro che ha fatto. MI ha concesso di stare davanti nel momento opportuno. All'ultima curva in effetti ero in difficoltà ma poi sono stato bravo nello sprint a recuperare sfruttando il grande lavoro di Richeze.”

Umori contrapposti invece tra i suoi avversari, come trapela dalle dichiarazioni di Bennet:e Modolo: “Fernando in questo momento è il più forte e lo sta dimostrando. Gaviria è difficile da battere ma io non voglio ritirarmi anzi sfrutterò le ultime tappe per crescere. “ Deluso anche Modolo: “ Se gli italiani non riescono a vincere un motivo ci sarà. Oggi quando siamo arrivati nei pressi della volata la mia posizione era buona; a quel punto però quando Gaviria è partito io sono rimasto piantato. La mia condizione non è buona, p un peccato perché avei potuto fare sicuramente di più.”

Domani la corsa rosa affronterà finalmente una delle tappe più attese di questo giro. La partenza è infatti fissata a Castellania, piccolissimo centro cittadino che ha dato i natali al grande Fausto Coppi e terminerà dopo il circuito di Oropa, cima intitolata alla memoria dell'indimenticato pirata Marco Pantani che nel 1999 si rese protagonista proprio su questa salita di una grande rimonta vincendo dopo uno stop per un problema meccanico. Grande attesa per i favoriti Quintana Nibali e Pinot ma non sono da sottovalutare anche le possibilità per la maglia rosa Tom Dumoulin di conservare il simbolo del primato.