Redazione MRB.it | |
|
Tempo di lettura: 3 minuti
Era il raggruppamento più affascinante, temuto ed al contempo seguito. Il fatidico Girone C, quello che vedeva in scena grandissime piazze che avevano fatto la storia recente della Serie A italiana, dai bacini d’utenza enormi, capaci di fare invidia alla massima categoria del Belpaese ed anche di top campionati europei. Impianti e città enormi come Foggia e Lecce, non a caso prime due classificate, nobili decadute quali Reggina, Messina e Catania. Per altre ancora resta l’ultima ancora di salvezza rappresentata dai playout, come per il Catanzaro, per altre ancora invece il calcio professionistico è già un ricordo.
Parliamo del Taranto, che ha scritto la pagina più nera di questo campionato, soprattutto a causa di episodi extra calcistici. L’aggressione ai giocatori della città dei due mari ha rappresentato il punto di rottura fra squadra ed ambiente, influendo pesantemente sui risultati degli ionici. Da quel momento il Taranto non solo ha smesso di vincere, ma non ha nemmeno raccolto più un punto, chiudendo da ultimi in classifica con l’impressionante striscia di cinque sconfitte consecutive. Appena 30 punti per un campionato che invece aveva visto i rossoblù galleggiare nella parte medio-bassa della classifica, con velleità di salvezza anche senza passare dall’incubo dei playout. Un vero peccato, l’ennesimo, per una piazza di 200 mila persone, uno stadio da oltre ventimila posti e che in passato ha anche ospitato una finale degli Europei Under 21, che vide l’Italia vincere ai supplementari sulla Francia con punizione di Pirlo. Tempi che sembrano lontanissimi per una piazza che ha raccolto troppe delusioni nel nuovo millennio, centrando spessissimo i playoff, mancando però sempre l’accesso alla B: in alcuni casi anche con ombre piuttosto dense sull’esito dei risultati.
IL QUADRO DEI PLAYOUT - Ai playout, in partenza dal 21 maggio, ci andranno quattro squadre con i seguenti accoppiamenti: Melfi-Akragas e Catanzaro-Vibonese. Il ritorno sarà giocato esattamente una settimana dopo, tutti gli incontri previsti alle 15 della domenica. Il punto di penalizzazione inflitto ai lucani dalla Federazione non ha in alcun modo influito sulla classifica finale.
Partono favoriti i siciliani grazie alla sedicesima posizione conquistata finendo a pari punti con la Vibonese, a quota 39, ma in virtù del miglior computo negli scontri diretti. Una base fondamentale da cui partire: in caso di pareggio infatti la squadra di Agrigento sarebbe sempre qualificata in virtù del miglior posizionamento in graduatoria. Dovrà però prestare grande attenzione ad un Melfi capace di raccogliere sette punti nelle ultime quattro uscite, a differenza degli appena quattro raccolti dai siciliani, un trend positivo sostenuto anche dalle quote elaborate da Bwin per il match di andata. I punti di differenza in classifica sono stati 4, escluso quello di penalità comminato ai lucani.
Più equilibrata la sfida tra Catanzaro e Vibonese, le due squadre hanno terminato il girone con appena un punto di differenza, quello conquistato nell’ultima giornata dalla squadra di Vibo Valentia e che ha reso possibile il sorpasso sui giallorossi. Un derby che si preannuncia incandescente, con la Vibo che è reduce da un periodo molto positivo grazie ai 9 punti raccolti nelle ultime 5 giornate, da cui è sempre uscita imbattuta. Per il Catanzaro due vittorie nelle ultime cinque ed una piazza che nella gara casalinga proverà a trascinare i suoi verso una vittoria fondamentale ai fini della qualificazione e del ritorno, considerando il vantaggio in caso di parità dei gol fatti di cui godranno i rivali.