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D padre in figlio

'Scusa... che ha fatto il Taranto?', rubrica di Marcello Fumarola
   Marcello Fumarola

01 Maggio 2017 - 12:17

Tempo di lettura: 4 minuti

Pochi intimi ad assistere all'ultimo atto. Forse un altro record negativo battuto. Questione di materie scolastiche: le poche centinaia di presenti sono consapevoli che nel momento in cui ti abbandonerà "la matematica", avrai messo fine a questa terribile "storia". Le foto degli spalti ad inizio stagione, confrontate con quelle dello Iacovone vuoto di ieri, spopolano tristemente ovunque. Testimonianza tangibile di una passione stuprata da uno stuolo di personaggi inadeguati e mai innamorati di questi colori.

La Curva espone il suo striscione fuori dallo stadio e poi va via (quasi tutta), forse anche stavolta per "coerenza"(?) Forse per non "disturbare troppo" una proprietà che, strategicamente, non ha proposto prezzi da fine stagione ed indetto la giornata Pro Taranto, proprio per evitare scomode presenze sui gradoni ed ulteriori multe. Pieni di risorse! Sul rettangolo di gioco la pratica viene sistemata già nel primo tempo. I traslochi e le vacanze, d'altronde, incombono; e se il mai domo cuore rossoblu ora tira i piedi al Messina, lo staff tecnico ma soprattutto i nostri amatoriali giocatori, fanno gli scongiuri affinché nessuno strappi dalle loro mani quel fanalino di coda che tanto hanno lottato per accaparrarsi. (Balzano lo ha cercato addirittura a due mani). Ma nella situazione attuale, pur volendo invocare San Fidejussione, quali potrebbero mai essere le reali prospettive?

Attendiamo tante verità nel prossimo simbolico mese di maggio; chissà che, come più volte detto, la Madonna non "se la dichiari" svelando finalmente il nome di costui che sFoggia gli orecchini del peccato. Da queste parti chiederemo sempre (ed a chiunque) impegno, chiarezza ed onestà; come fatto in passato e come abbiamo fatto per tutto questo campionato. Non voglio minimamente strumentalizzare la foto diffusa già ieri durante la partita, che ritrae un bimbo allo stadio, vestito dei colori più belli del mondo, che piange tra le braccia del papà; ma è comunque un'immagine simbolica di cosa si sta distruggendo (e non da ora) nel calcio, a Taranto, di generazione in generazione. Di sicuro ora abbiamo raggiunto il punto più basso; non parlo di statistiche, parlo di dignità e passione.

Il dopo gara è all'insegna degli "outing": Campilongo svuota il suo armadio da scomodi scheletri e rivela di essere stato addirittura minacciato (ohibò) di non tornare a Taranto (da qui il poco professionale certificato medico). A ruota Ciullo che, visibilmente tirato in volto, ha la dignità di chiedere scusa e di assumersi le proprie responsabilità; poi lancia una domanda alla quale vorrebbe che qualcuno desse una risposta, recriminando sull'aggressione che lo ha privato di tre giocatori con i quali aveva conseguito risultati molto importanti. Auspica una risposta, il mister, ma anche quando incalzato, non dice apertamente... da chi. Gli interventi dei due tecnici, polemici ed accusatori, hanno però una significativa linea di congiunzione: il destinatario! Il dg Roselli, unico rappresentante della società presente in zona, annuncia una conferenza a fine campionato; nella quale si parlerà di cosa, esimio direttore... del futuro? Trattasi forse di "impressionismo" o di "astrattismo? Purtroppo temo di sapere cosa accadrà a breve; un film prevedibile che potrei raccontarvi in seguito, magari solo per esorcizzarne ogni ipotesi di realizzazione.

Per ora lasciatemi leccare in silenzio le ferite; l'unica cosa che mi riesca di leccare, a differenza di quanti, in serie D, si ritroveranno nel proprio habitat naturale. Poi con calma parleremo di quanto potrà accadere; dalla ricerca di una eventuale nuova proprietà, alla eventuale ricerca di una rivendita di frutta ben fornita di arance, che la vitamina C... fa sempre bene; al momento non possiamo saperlo; al momento l'unica certezza è la retrocessione: forse colpa di 30 incappucciati, forse colpa di 30 (e più) incapaci!... Tra società, portaborse, squadra e staff tecnico, una scarsezza tecnica, umana e manageriale mai vista, della quale sembriamo vergognarci solo noi... tifosi paganti... da sempre.

30 aprile 2017, raggiunto un altro "storico traguardo": il quinto anno nei Dilettanti sui 6 di vita del Taranto Fc 1927. Più uno in Lega Pro, conseguita giammai sul campo bensì grazie ad una serie di rinunce e di situazioni favorevoli che hanno reso possibile il ripescaggio attraverso il fondo perduto. Quel fondo, ora, lo abbiamo "ritrovato", raggiunto e raschiato. Oltre, potrebbe esserci ancora qualcosa ma... fate attenzione... Il colore è lo stesso, ma non è cioccolata!

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