TARANTO FC

Luigi Blasi in pole position per rilevare il Taranto

Nonostante le smentite, l'imprenditore di Manduria è pronto

Luigi Blasi - foto Luca Barone

   Redazione MRB.it

23 Aprile 2017 - 10:26

Tempo di lettura: 2 minuti

Le continue smentite da parte dell'attuale società del Taranto e dello stesso Luigi Blasi, non fanno altro che confermare che tra le parti una trattativa di cessione esiste, ma è in fase di transizione. Si sta giocando a quanto pare una partita a scacchi, soprattutto perché in mezzo ci sono delle transazioni di denaro.

Luigi Blasi negli ultimi tempi ha seguito molto da vicino il Taranto, muovendosi in ogni circostanza con i propri uomini di fiducia. E quando Blasi si muove con i propri uomini di fiducia vuol dire che bolle più di qualcosa in pentola.

Voci di corridoio parlano di due offerte messe sul banco dell'attuale società, una di 500 mila euro e l'altra di 700 mila euro, entrambe rifiutate dalla proprietà, che in più circostanze non solo ha smentito la trattativa, ma ha anche rilanciato dicendo che al momento non è intenzionata a cedere.

Una buona fetta di tifosi però, dopo una stagione disastrosa, vuole un cambio di rotta in sella alla società ed è stato individuato nell'imprenditore di Manduria l'uomo adatto per la riscossa del calcio ionico.

Negli scorsi giorni Blasi avrebbe dovuto presenziare in una trasmissione web, poi rinviata. Probabile che al momento l'ex numero uno rossoblu non voglia svelare le proprie carte, anche perché in caso di retrocessione e di un possibile ripescaggio, al momento improbabile, i costi sul quale imbastire la trattativa potrebbero essere completamente differenti.

Si parla anche di altri imprenditori interessati al Taranto, come Distante, Lombardi, Damaschi ed anche un imprenditore campano vicino all'ex diesse Montervino, ma hanno tutta l'aria di essere voci atte per depistare la pista Blasi.

Logico però che Blasi per tornare alla guida del Taranto detterà alcune condizioni. Bisognerà capire infatti il futuro della Fondazione Taras, che comunque non dovrebbe rappresentare uno scoglio insormontabile e se il sindaco che scaturirà dalle nuove elezioni supporterà quella che sarà la nuova società che andrà a nascere, soprattutto per quanto riguarda la gestione dello stadio Iacovone.

Cosa certa è che al momento sembra necessario un cambiamento. Il Taranto, visti anche gli ultimi episodi come il comunicato del dopo Messina, non sembra godere più della giusta stima da parte dei piani alti della Federazione. Gli ultimi arbitraggi poco idilliaci non solo lo dimostrano, ma lo confermano.

Ora scaturiranno smentite e interviste fatte dai soliti noti che magari si divertono anche a copiare. Ma è un film già visto e rivisto. Noi restiamo alla finestra a guardare.

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