LE VOCI DI MRB.IT

Ok, il prezzo è giusto (?)

Eccoci quindi alla prima partita realisticamente da 'dentro o fuori'...
   Marcello Fumarola

13 Aprile 2017 - 13:21

Tempo di lettura: 4 minuti

Eccoci quindi alla prima partita realisticamente da "dentro o fuori" (i playout). L'ultimo derby della stagione, contro il Monopoli, diventa davvero un "gioco pericoloso" per il Taranto di Ciullo, alla ricerca di un successo che possa corroborare i sogni di una salvezza diretta, ancora possibile in caso di doppio successo casalingo contro i biancoverdi prima e contro la Paganese dell'ex Bollino nel recupero di giorno 19. La squadra barese, tornata sotto la guida di Zanin dopo l'esonero di Bucaro che, contro il Cosenza, aveva trasformato il Veneziani in Wimbledon, è l'unica a non aver ottenuto successi nel 2017. Ripensando alla Reggina (unica squadra mai corsara, prima della trasferta sullo Jonio) scongiuri e accorgimenti vari sono assolutamente opportuni. Richiami a partecipare e ad unirsi per non sciupare una stagione iniziata con ben altro entusiasmo, arrivano da ogni parte. Giusto... sacrosanto.

Lo spauracchio di passare da Gravina al Gravina, spaventa tutti o quantomeno... quasi tutti. Richiamo alla partecipazione non agevolato però dalla politica dei prezzi scelta dalla società, che non conferma le riduzioni nel costo dei tagliandi adottate contro la Reggina; ma visto che il Giudice sportivo ora sembra molto più attento a quanto accade nello Iacovone rispetto alle prime giornate e le multe fioccano, probabilmente bisognerà raccogliere il necessario per pagarle e allora, come dicono alcuni amici, si adotta la politica del: "ce vo ccu avene... avene!". Oltre all'intransigenza del "giudice infrasettimanale", anche l'atteggiamento domenicale degli arbitri (come già accennato nel commento post Lecce) sembrerebbe un implicito segnale di una certa intolleranza, dopo il botta e risposta tra Lega e Società su quel comunicato post Messina il cui contenuto pare essere passato in secondo piano nei pensieri di molti, quale causa (non unica è chiaro) della difficile situazione venutasi a creare, rispetto ad altre accadute ormai mesi fa (come ad esempio l'esonero di Papagni).

Ognuno osserva e valuta dal proprio punto di vista; giusto anche questo, senza mai però perdere di vista la realtà che un domani, chissà, potrebbe rivelarsi davvero dura da accettare per i difensori dell'indifendibile. La preparazione alla partita è passata in secondo piano in questo inizio settimana, facendo spazio alle voci sulla trattativa (a quanto pare in piedi, nonostante le smentite) per la cessione della società da parte degli attuali proprietari all'ex Presidente Luigi Blasi. Ci sarà tempo e modo per capire se il prezzo sarà quello giusto". Ora non è né il caso, né il momento di fare valutazioni. Dico solo che, un paio di lunedi fa, vedendo in tv il derby toscano tra Arezzo e Pistoiese, ho ascoltato l'intervista al ds aretino che ringraziava a più riprese il Comune. E si perché ad Arezzo amministrazione e società calcistica hanno stipulato un accordo per l'utilizzo, ad uso commerciale da parte di quest'ultima, degli spazi interni allo stadio; cose di cui a Taranto si parlava oltre dieci anni fa, proprio durante la gestione Blasi, ovviamente senza risposte positive da parte della politica locale.

La speranza, per chi ci crede, è che il Sabato Santo sia ben più vicino alla Domenica di Resurrezione che non al Venerdi di Passione.
La mancata vittoria significherebbe condanna ai playout (nella migliore delle ipotesi). Le risposte della squadra, anche a Lecce, è vero, non sono state positive. I giocatori sembrano impotenti di fronte a questa situazione, incapaci di reagire alle difficoltà che sovente si creano da soli, ben più di quanto osino le avversarie. Le prestazioni contro Reggina e Lecce hanno lasciato segnali negativi più da un punto di vista psicologico che sotto l'aspetto meramente tecnico (ben noto e fortemente condizionato dalle assenze). Il compito di mister Ciullo è più quindi quello di far capire ai suoi ragazzi l'importanza di raggiungere l'obiettivo della permanenza, sia per chi (nonostante tutto) vive e soffre per questi colori, ma anche se non soprattutto per il loro stesso futuro di carriera.

Ma è pur vero che a Francavilla la reazione c'era stata e che, una volta evitato l'ultimo posto, ai playout tutto diventa possibile, come dimostrato lo scorso anno dal Martina che, dopo aver racimolato pochissimi punti in campionato, sufficienti solo ad evitare la retrocessione diretta, beffò, nella doppia decisiva sfida, il Melfi (che aveva invece sfiorato la salvezza diretta). Tra una settimana sapremo quindi se "chi visse sperando..."; per ora dobbiamo affrontare queste partite con la certezza (per certi versi la speranza) di dover soffrire, ma con la consapevolezza che "i biglietti si strappano alla fine"... sperando di non "pagarla cara"... come quando si va allo Iacovone. E allora, approfittando delle festività pasquali che richiameranno in città numerosi fuorisede, proviamo a dare noi la scossa, difendiamo questo grande regalo (?) chiamato Lega Pro. Buona Pasqua a tutti... le uova, perdonatemi, ma... si sono rotte da tempo.

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