QUERO CHILOIRO

La Quero Chiloiro Taranto lancia Francesco Magrì

Il sogno è Tokyo 2020, l'obiettivo vicino è l'Europeo Under 22
   Alessandro Salvatore

03 Febbraio 2017 - 13:18

Tempo di lettura: 2 minuti

Il sogno delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e l’obiettivo vicino degli Europei under 22. La Quero-Chiloiro Taranto scommette sul suo talento Francesco Magrì. Diciannove anni, da sette innamorato del pugilato, disciplina di formazione per la vita, “battendo la strada per diventare uomo” sentenzia il maestro benemerito della palestra di via Emilia a Taranto, Vincenzo Quero. La cintura tricolore dei “Leggieri” del 1975, dall’alto dei suoi vicini 70 anni, la maggioranza dei quali tra guantoni, corde ed angolo, sentenzia sul pupillo del vivaio di casa rossoblù. Numeri interessanti per un agonista sotto i vent’anni ora approdato all’arcipelago della categoria olimpica “Elite”, il top del dilettantismo pugilistico: 57 vittorie, 8 pareggi e 13 sconfitte su 78 incontri disputati.

LA CHANCE DELLA NAZIONALE Ancora profumo di azzurro per Francesco Magrì chiamato “pallina” dagli amici. Il belloccio di Lido Azzurro, quartiere marinaro all’ingresso di Taranto, è appena ritornato dal training camp dell’Italia Boxing Team Under 22 che si è svolto a Santa Maria degli Angeli, quartier generale della Nazionale italiana guidata dall’head coach Emanuele Renzini coadiuvato dalle vecchie “stelle” del quadrato Gianfranco Rosi (doppio mondiale Superwelter tra gli anni Ottanta e Novanta) e Maurizio Stecca (mondiale, europeo ed olimpionico gallo a Los Angeles). Si è trattato del secondo raduno federale che è servito come preparazione all’Europeo under 22 di Braila (Romania) del 13-22 marzo. Sulla strada che porta alla manifestazione internazionale ci sono due Tornei preparatori, ai quali, almeno uno, Magrì è in procinto di partecipare. Questi gli appuntamenti in agenda: il 61° “Istvàn” di Debrecen (Ungheria, 7-12 febbraio) ed il 68° “Strandja” di Sofia (Bulgaria, 20-27 febbraio), con questa competizione tra le più prestigiose al mondo per la categoria “Elite”.

Cataldo Quero, ex canotta azzurra, ora allenatore-manager della Quero-Chiloiro e responsabile tecnico della Federboxe di Puglia-Basilicata, segue a vista Francesco Magrì. Dettami tecnici e consigli umani illuminanti, tra il ring e la strada. “Francesco è un prodotto sostanzioso del nostro settore giovanile – commenta Quero, emblema di una tradizione di famiglia dell’arte nobile – che ha un valore intenso a livello tecnico e caratteriale. Lo seguiamo su ogni passo affinché possa crescere per cercare di elevarsi come uomo ed atleta. Gli Europei sono un obiettivo sotto tiro che, se centrati con la partecipazione, possono testarne il valore di crescita guardando alla possibile prospettiva olimpica”.

LA BIOGRAFIA DI FRANCESCO MAGRI’ Aveva 13 anni Francesco Magrì quando è entrato nel “mondo” della Quero-Chiloiro: pane e pugni, sudore, tecnica e passione. Da subito ha fatto vedere il “fanciullo” di saperci fare coi guantoni, sbarcando da impavido sul lido selettivo della gioventù sportiva. Nel 2010 Magrì conquista l’argento della Coppa Italia “Allievi” in coppia con il cugino Angelo Magrì. Nel 2011 debutta nell’agonismo, arpionando l’argento Esordienti Centro-Sud School Boys a Mattinata. Nello stesso anno è bronzo ai Campionati italiani School Boys a Verbania. Nel 2012 il boxeur talentuoso conquista un nuovo argento: lo fa al Torneo nazionale azzurrini Junior a Corato. Stesso anno e stessa medaglia ai Campionati italiani Junior di Rimini. Segue la prima avventura azzurra con la presenza nel dual match Italia-Romania Junior. Nella stessa categoria, nel 2013, conquista l’oro al Torneo nazionale azzurrini di Andria, per poi imporsi nel confronto Italia-Ungheria Junior ad Ugento.
Nel 2014 arriva la categoria Youth, che Magrì battezza con il successo al Torneo nazionale Azzurrini di Mondovì. Segue il bis ai Campionati italiani di Trevi. Vittorie che sono un’eco che arriva all’entourage della nazionale, riuscendo a guadagnarsi il posto da titolare, vincente, nel 2015, del confronto Italia-Romania di Braila. Segue nello stesso anno il colpo ad Hincesti a favore dell’Italia contro la Moldavia. L’anno seguente, il 2016, dona a Magrì il passaggio al top del dilettantismo, la categoria Elite. La partecipazione al Guanto d’Oro e la presenza come figura più giovane dei campionati italiani assoluti sono i suoi primi risultati, seguiti dal successo casalingo all’interregionale “Città di Taranto”.
“Francesco ha un carattere estroverso, spesso va tenuto a bada. Noi lo seguiamo con la giusta distanza, per offrirgli la libertà di esprimersi al massimo. Con la boxe. Il futuro è nelle sue mani” dichiara il maestro benemerito Vincenzo Quero. Sotto i suoi occhi la lampada dell’esperienza.

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