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Penso positivo

'Scusa... che ha fatto il Taranto?', rubrica di Marcello Fumarola
   Marcello Fumarola

19 Dicembre 2016 - 13:17

Tempo di lettura: 4 minuti

Più tonificante di una vittoria, per il morale della squadra e per l'entusiasmo dei tifosi, la prestazione del Taranto contro la fortissima Juve Stabia, messa in soggezione per tutta la durata del match dalla capacità degli uomini della "strana coppia "De Gennaro/Prosperi di occupare con intensità ogni zona del campo e rendersi pericolosi con trame efficaci e quanto mai fluide; purtroppo per noi, è vero, quasi mai finalizzate con tiri nello specchio, ad eccezione della spettacolare sforbiciata di Viola sulla quale l'estremo difensore stabiese, Russo di nome ma di fosforescente arancio vestito, si è esibito in un buon intervento.

E' stato senza dubbio alcuno il miglior Taranto della stagione. Si, anche più bello di quello che, in quattro circostanze, ha vinto. Tanto "cazzimmoso" da coinvolgere il pubblico (ben presente nonostante l'orario "commercialmente" scomodo) e riscaldarne i cuori a dispetto del freddo, pungente anche più dei nostri giocatori.

Una bellissima sensazione, per tutti, quella di poter finalmente ammirare una "squadra", attenta sì a difendere, ma con più di qualche idea e risorsa per offendere. Tatticamente, il passaggio alla difesa a 4 (era indispensabile già subito dopo Foggia) ed un centrocampo in cui i due mediani ed il "finto trequartista" si suddividono i compiti anche in fase di impostazione, hanno regalato una solidità già apprezzabile nei due derby persi immeritatamente contro Lecce e Monopoli.

Certo, manca un "terzino sinistro" puro; Pambianchi si adatta; Balzano ancor più del capitano, essendo destrorso; Garcia ha deluso le aspettative (in primis di chi lo ha fortemente voluto quest'estate); il mercato invernale porterà sicuramente novità in quella zona di campo; in tal senso, è possibile che società e staff tecnico tirino presto le...Som. Del recupero fisico (e forse non solo) di un uomo come Stendardo (anche sabato autentica calamita di ogni pallone spiovente nella nostra area) abbiamo già sottolineato l'estrema importanza e le tre partite consecutive nelle quali Maurantonio ha conservato la cosiddetta "clean sheet", lo dimostrano ulteriormente.

Anche atleticamente la squadra sembra in evidente crescita. 90 minuti giocati a ritmi elevatissimi (sia in fase di possesso che in quella di pressing) dagli stessi undici che hanno iniziato il match. E qui, anche a causa degli infortuni che ci hanno privato di elementi importanti come Bollino, Nigro, Potenza e, appunto, capitan Pambianchi, possiamo sicuramente analizzare l'unico aspetto negativo (sul campo) del match contro le Vespe; in panca, infatti, oltre ai promettenti juniores, sedevano giocatori come Pirrone o lo stesso Garcia ormai evidentemente ai margini della squadra, quasi certi di lasciare lo Jonio ad inizio 2017 e quindi non ritenuti idonei (direi anche giustamente) nemmeno a far rifiatare i generosissimi protagonisti in campo.

Anche per questo l'opera del ds De Poli, che ci sembra avere un quadro della situazione molto più chiaro di chi questa squadra l'ha costruita e seguita da inizio stagione, sarà quanto mai preziosa ed opportuna. Non ci servirà Pindaro con i suoi "voli poetici" per un girone di ritorno che ci porti a raggiungere l'unico obiettivo stagionale che, è bene ricordarlo, è quello di una tranquilla salvezza; ma, più realisti del re, affermiamo che un mercato "chirurgico", capace di curare ferite ormai note e infondere qualità all'attuale rosa, potrebbe addirittura farci tornare a cullare quel piccolo sogno di giocarci (cosi...giusto per partecipare) i playoff.

La classifica avrebbe ovviamente avuto un volto migliore con i tre punti (Lapalisse uno di noi) ma credetemi, la positività scaturita dalla prestazione dei rossoblu contro la seconda forza del campionato, si avvertiva e si leggeva nei volti soddisfatti dei tifosi, durante e a fine partita, come mai accaduto in questa stagione. Perché se le vittorie contro Melfi e Vibonese lasciavano l'incognita del valore dell'avversario, il punto conquistato ieri ha certificato, la crescita esponenziale della condizione psicofisica generale dei rossoblu.

Gli ultimi posti della classifica sono occupati da Catanzaro, Vibonese e Reggina; come direbbe un mio caro amico: "Gli Emirati Calabri Uniti"... in fondo alla graduatoria. Giovedi si va a Matera per una partita che sulla carta sembrerebbe chiusa; cosi come nel titolo, dovremmo rifarci al miglior Jovanotti per non tornare a casa con "le tasche piene di sassi" ma, chissà,... magari al contrario, ce lo togliamo sto sassolino dalla scarpa!

In chiusura, colto dal nostalgico richiamo dello spazio riservato al "disappunto" in una nostra precedente rubrica, vi racconto (perché me lo hanno raccontato) di come anche sabato, a fine partita, si sia assistito all'ulteriore quanto mai evitabile performance di colui che, evidentemente, ogni qualvolta si trova nei pressi di "Fontana" (che sia quella di Piazza Ebalia o quello seduto in qualità di mister sulla panca stabiese), si lascia andare a non irreprensibili e puntualmente inopportune esternazioni che, ahinoi, mortificano l'immagine "esterna" della stessa società.
Ecco perchè vi chiedo di aiutarmi a scrivere, nella sua e nostra graditissima ed utilizzatissima "lingua vernacolare", la seguente frase: "Se fosse migliore... non sarebbe mica nostro". Grazie per la collaborazione, attendiamo le vostre risposte e... Forza Taranto.

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