LE VOCI DI MRB.IT

Cambiare sempre titolari non paga. Ci vuole un allenatore di categoria

L'analisi tecnico-tattica di Francesco Latartara, dopo Taranto-Lecce
   Francesco Latartara

29 Novembre 2016 - 20:50

Tempo di lettura: 2 minuti

Parto dal 44' minuto del secondo tempo: sostituire Magnaghi (attaccante) con Balzano (difensore/centrocampista) e avanzare in attacco Stendardo (difensore) è stata una scelta scellerata e senza senso visto che in panchina c'erano Balistrieri e Ranieri, due attaccanti che potevano far comodo nelle battute finali.

Analizzando la formazione iniziale, come al solito vedo 4/5 cambiamenti rispetto alla partita precedente, modifiche che non fanno bene ai calciatori. Penso che una squadra debba giocare per 6/7 settimane consecutive con gli stessi giocatori, salvo infortuni o squalifiche, per avere una fisionomia e conoscersi sempre meglio. Cambiare uomini ogni domenica significa fare esperimenti e non conoscere abbastanza gli stessi calciatori li induce a non avere fiducia nei propri compagni.

In questo momento serve far giocare coloro che possono dare un contributo sostanziale alla causa e portare più punti possibili fino a gennaio, dove poi si potrà operare senza errori in sede di calciomercato.

Parlando della partita e delle scelte, ho visto un primo tempo del Taranto brutto con alcuni calciatori che non giocavano da tanto tempo come Magnaghi, Sampietro, Bobb, messi dall'inizio anche se indietro di condizione atletica. Abbiamo un calciatore che imposta il gioco ma tenuto in panchina (Pirrone) che si dice non in perfette condizioni atletiche. Ma se il ragazzo non gioca come fa a prendere la giusta autonomia fisica?

In Coppa Italia giocano dei ragazzini come Russo, De Salve, Boccadamo che meriterebbero una chance in campionato per quello che hanno dimostrato nelle precedenti partite. Ma soprattutto non capisco ancora l'arretramento in difesa di Nigro, l'unico che pressa in modo adeguato, si muove con intelligenza, sa stare al posto giusto e ha carisma in mezzo al campo.

Nel secondo tempo si è visto qualcosa in più. L'arbitro non ha dato una rete regolare al Taranto ma c'era sempre la percezione che il Lecce quando attaccava potesse far male in qualsiasi momento.

Purtroppo bisogna dirlo ma la scelta di Prosperi allenatore non ha prodotto nessun risultato, anzi. Dai play-off con Papagni si è scesi addirittura alla penultima posizione di classifica.

La società ha confermato Prosperi ma penso che ci voglia a questo punto un'allenatore esperto che conosca la categoria e sappia cementare il gruppo nei momenti di difficoltà come MEREU, PETRONE, PILLON, soltanto per fare qualche nome.

Il Taranto si salverà e ne sono certo se tutte le componenti remeranno nella stessa direzione perché mantenere la categoria e il professionismo significherebbe tanto per la città di Taranto e per tutti quei tifosi che la domenica tifano per i colori rossoblù.

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