IN TIFO VERITAS

Programmare per sognare

Le giornate di altalenante ottimismo che la tifoseria rossoblù...
   Marcello Fumarola

24 Giugno 2016 - 13:02

Tempo di lettura: 3 minuti

Le giornate di altalenante ottimismo che la tifoseria rossoblù sta vivendo in ottica ripescaggio e che caratterizzeranno con ogni probabilità tutto il mese di luglio (e speriamo solo quello), non possono distrarci dal fare una valutazione che prescinda dalla "febbre da serie C" e che pertanto sottolinei alcuni importanti aspetti ed assetti dell'attuale società e staff tecnico.

Da diversi anni ormai, ad ogni fine campionato, abbiamo vanamente auspicato un'estate di serenità, durante la quale gli aspetti tecnici, le notizie di mercato e la programmazione trovassero spazio al posto delle questioni burocratico-amministrative e delle iscrizioni last minute on the road. Tutto ciò sta avvenendo in questa estate che potrebbe rivelarsi quasi una composizione di Franz Listz, ovvero "il Preludio" ad un campionato magari non di vertice (troppa grazia Sant Antò) ma senza dubbio di enorme e rinnovato interesse per i tifosi rossoblu' che, qualsiasi possa essere il criterio di suddivisione dei gironi, riassaporerebbero il gusto di antiche e, ahinoi, D...menticate sfide.

Primo passo nella normalità è stata la scelta di Aldo Papagni quale tecnico, personaggio che rappresenta "erga omnes" garanzia di serietà ed attaccamento. Stesse caratteristiche in dote a Franco Dellisanti, meno fortunato del professore nelle sue esperienze sulla panca rossoblù, ma sicuramente motivato a far bene nell'incarico per lui inedito di direttore dell'area tecnica. A loro il compito di costruire l'organico per il prossimo campionato; una squadra che possa stravincere in serie D ma che sia facilmente "puntellabile" per una tranquilla "terza serie". La "coccorrenza"... pardon... la concorrenza pare come ogni anno agguerrita, ma la speranza è che i nostri due, senza dimenticare quello che potrà essere il contributo di Prosperi quale secondo di Papagni, sappiano sbaragliarla.

Stabilite inoltre la sede e le date del ritiro. Anche qui seguendo il filone di "A volte ritornano", la location è la stessa del 2013, ovvero Camigliatello Silano. E in attesa delle ufficialità, la solita ridda di voci di mercato sui probabili arrivi, sulle conferme, su alcuni possibili traumatici divorzi (stile "pensavo fosse amore invece era un calesse"), sulla necessaria (speriamo solo per ora) scelta degli under. L'auspicio (è una frase fatta ma tocca scriverla) è che la scelta cada prima sugli uomini e quindi sugli atleti e giocatori. Per un Taranto (e magari una Taranto) vogliosa di rialzare la testa, ci vogliono giocatori con i cosiddetti attributi; gente affamata e grintosa. Vogliamo dire Spartana?... Ecco... lo abbiamo detto.

Perché, sinceramente, ho provato invidia ma anche commozione ed ammirazione nel vedere, ad esempio, il Pisa del condottiero Gattuso lottare nell'intimidatorio (perdonate l'eufemismo) ambiente foggiano senza timore e senza indietreggiare di un solo passo, conquistando, in territorio nemico, l'ambito successo e consentendo al dito medio di Iemmello di trovare finalmente la giusta collocazione (Il tempo, si sa, è galantuomo). È questo lo spirito che dovrà animare la nuova truppa rossoblù e non solo. Anche sugli spalti si dovrà respirare la voglia di lottare e tifare a difesa del proprio fortino. Per ora tocca attendere che si scriva il nostro destino sperando che L'uomo del Monte (che sia pure quello dei Paschi di Siena) dica si, costringendoci a riorganizzare (spesso e volentieri) i nostri sabato sera.

Ci vorrà tempo e pazienza ma, come disse il filosofo e rammentò la pubblicità: "l'attesa del piacere è essa stessa il piacere".

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